Zelbio Cult: PIETRO DEL RE, "MILLE AFRICHE: dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Da un inviato speciale "Un po' più a Sud" Zelbio Cult: PIETRO DEL RE, "MILLE AFRICHE: dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Da un inviato speciale "Un po' più a Sud"
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Zelbio Cult: PIETRO DEL RE, “MILLE AFRICHE: dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Da un inviato speciale “Un po’ più a Sud”

Zelbio Cult: PIETRO DEL RE, "MILLE AFRICHE: dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Da un inviato speciale "Un po' più a Sud" Zelbio Cult: PIETRO DEL RE, "MILLE AFRICHE: dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Da un inviato speciale "Un po' più a Sud"L’ultimo appuntamento di Zelbio Cult per venerdì 19 agosto è dedicata alle “Mille Afriche” di Pietro Del Re, giornalista e inviato per gli esteri del quotidiano “La Repubblica” dove ha raccontato le più importanti guerre del nostro pianeta, dall’ex Jugoslavia all’Afghanistan, dall’Iraq alla Libia. Negli ultimi venticinque anni ha seguito i maggiori eventi internazionali, portando sempre con sé la sua Leica. Sul palco in dialogo con Armando Besio presenta la sua esperienza di vita e “Un po’ più a Sud – Racconti africani” (Iod editore), un volume che contiene quaranta fotografie a colori scattate negli ultimi dieci anni in Africa, accompagnate da brevi testi che raccontate le guerre e le carestie che funestano questo continente. Gli “appunti fotografici” narrano anche i coraggiosi tentativi di rinascita e sviluppo del popolo africano, e insieme la sua straordinaria capacità di rispondere alle avversità. Non solo, quindi, la feroce deforestazione, il dramma delle migrazioni interne e gli orrori compiuti dai soldati e dai ribelli di ogni bandiera verso i regimi dittatoriali, ma anche le storie dei contadini che piantano acacie per fermare la paurosa avanzata del deserto nel Sahel o del bibliotecario di Timbuctù che osserva fiero i manoscritti salvati dalla furia dei jihadisti. Le foto e i racconti, insieme, costituiscono istantanee mai banali che fermano con l’immagine una storia.

Pietro Del Re ha pubblicato anche svariati libri, tra cui “Dalla parte giusta. Donne e uomini che salvano il mondo” (Baldini + Castoldi, 2020) e “Cose viste. Storie di uomini e altri animali” (Laterza, 2016) dove racconta una “presa diretta” degli incredibili orrori visti con i propri occhi e in cui traspare non solo il suo interesse per le persone, ma anche per il mondo animale: dai cani randagi soppressi brutalmente in Romania al massacro degli elefanti in Africa. Nel 2016 ha vinto il premio Lucchetta per il miglio articolo della stampa italiana. Le sue foto sono state esposte nel 2014 all’Istituto di Cultura italiana ad Amsterdam, nel 2015 al Centro san Fedele di Milano, del 2016 all’Institut Francais di Roma, nel 2017 al Castello di Postignano e nel 2018 nella Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli.

Zelbio – un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como – si conferma un luogo di incontri con il calendario di Zelbio CULT che, con cadenza settimanale – vede alternarsi sul palcoscenico protagonisti della letteratura, dell’arte, del giornalismo.

Ideatore e curatore di questa rassegna, alla sua XV edizione, è Armando Besio: con gli amici del Comitato cultura di Zelbio e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, ha costruito un ricco calendario nel teatro comunale, sempre a ingresso libero.

Il curatore della manifestazione Armando Besio:

Genovese di nascita, giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica.

Collabora con Il Venerdì di Repubblica, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi e il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Ha ideato e dirige i festival “Zelbio Cult – incontri d’autore su quell’altro ramo del lago di Como” e “Il bello dell’Orrido. Spavento, stupore e meraviglia” a Bellano.

Informazioni generali:

– non è più necessaria la prenotazione

– orari incontri ore 21.00

– ingresso libero

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