XXI EMILIA ROMAGNA FESTIVAL – Premio alla Carriera ERF a Daniela Pini (mezzosoprano)
Giovedì 5 agosto (ore 21) lo storico Palazzo Fantini di Tredozio, abitato da un’unica famiglia da quasi tre secoli, ospita la consueta cerimonia di consegna del premio alla carriera di Emilia Romagna Festival a Daniela Pini e alle sue straordinarie doti vocali che le hanno permesso di girare il mondo e lavorare con grandi registi e direttori d’orchestra.
Il premio, giunto quest’anno alla XII edizione, sarà consegnato dal direttore artistico di Emilia Romagna Festival Massimo Mercelli che dopo la consegna, dialogherà con la cantante romagnola di fama internazionale, ripercorrendone la biografia e le tappe più significative della carriera. A seguire un concerto di Daniela Pini accompagnata al pianoforte di Davide Cavalli.
Un premio, dunque, festeggiato in grande stile, con un programma complesso, personale ed intimo, che ne cristallizza sia la carriera sia il suo amore per il pubblico. Con la passione e la perizia che da sempre la contraddistinguono, la Pini metterà a disposizione la sua estensione da mezzosoprano per La Cenerentola di Rossini, La favorita di Donizetti e Les chemins de l’amour di Poulenc, ma anche per autori napoletani del Novecento. Un connubio che ripercorre la carriera della cantante capace negli anni di lavorare con i migliori direttori e le più prestigiose orchestre del mondo, senza mai abbandonare il desiderio di aprirsi ad un repertorio che proponesse sempre nuovi stimoli al suo pubblico, primeggiando quindi e divulgando allo stesso tempo. È in questo suo intento che inserisce il suo amore per l’autore napoletano di musica da camera Francesco Paolo Tosti in particolare per il suo classico ‘A vucchella con testo di Gabriele D’Annunzio, così come per la celebre I’ te vurria vasà di Eduardo Di Capua, resa immortale dall’interpretazione televisiva di Tito Schipa negli anni Cinquanta. Autori che la Pini interpreta mettendo a nudo le radici di certe sonorità. La tradizione per Pini non è infatti non solo maniera, ma è soprattutto un’emozione da tenere vivida, senza che la patina del tempo ne offuschi i motivi che l’hanno resa degna di essere ricordata. Da segnalare la presenza di due arie particolarmente delicate del grande autore spagnolo Xavier Montsalvatge, tratte dal suo lavoro più rinomato Cinco canciones negras. Grandi ed estese melodie, arie in cui la voce può espandersi orizzontalmente colorandosi senza cedere al virtuosismo forzato.
Dotata di una grandissima duttilità vocale da consentirle di spaziare indifferentemente dalla musica Barocca a quella contemporanea, Daniela Pini vanta un repertorio di oltre 60 titoli. Si è esibita nelle maggiori sedi concertistiche, lavorando con direttori come R. Abbado e Y. Temirkanov, e con registi come Gabriele Lavia, Dario Fo, Lina Wertmuller e Ettore Scola. Recentemente ha calcato i palcoscenici del Teatro Costanzi di Roma, del Bayerische Staatsoper di Monaco e ha rappresentato l’Italia nel concerto di apertura del 18° Festival delle arti presso il National Centre For the Performing Arts di Pechino. Si è esibita, riscuotendo grande successo, al Musikverein di Vienna e al Bunka Kaikan di Tokyo diretta dal Maestro Riccardo Muti.