Volge al termine la rassegna VISIONNAIRE22 con omaggi a Paolo Conte, Pasolini e Marina Confalone
Visionnaire22 ha inaugurato la seconda edizione con la preview di fine luglio del film “Aznavour By Charles / Le Regard de Charles” del regista Marc De Domenico. Dalla terza settimana di agosto la rassegna è iniziata ufficialmente con la masterclass del M° Aurelio Canonici dedicata alle musiche di Ennio Morricone e la proiezione del docu-film ENNIO del regista Giuseppe Tornatore. Visioni e talk sono proseguiti con le proiezioni di “DeAndrè #DeAndrè Storia di un impiegato” della regista Roberta Lena, “La Nuova Scuola Genovese” di Yvan Dellacasa e Paolo Fossati, Giovanna, “Storie di una voce” della regista Chiara Ronchini e “Senza fine” doc su Ornella Vanoni della regista di Elisa Fuksas. Nel mentre musica dal vivo con Simona Boo, Solista Brass Evolution e Littleitaly duo. Tra i relatori per i talk si sono avvicendati Lello Savonardo, Erminia Pellecchia, Peppe D’Antonio, Gino Aveta, l’attrice Susy Del Giudice, Stefano Valanzuolo e Alfonso Amendola.
Visionnaire22, una rassegna dell’audiovisivo nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) diretto da Massimo Bignardi, e l’associazione Tutti Suonati, con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi con la direzione artistica di Andrea Avagliano e la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese; volge al termine e lo fa in grande stile.
Gli ultimi appuntamenti avranno un importante prologo: Giovedì 15 settembre ci sarà la proiezione di “Via con Me” docu-film sull’incredibile storia del cantautore Paolo Conte. Ospite il regista Giorgio Verdelli con Pasquale Scialò che presenta i libri “Paolo Conte” (Sperling & Kupfer) e “Storia della canzone napoletana vol.II” (Neri pozza). A moderare l’incontro ci sarà il giornalista e autore televisivo Gino Aveta. Al termine ospite live Roberto Colella del gruppo La Maschera.
Paolo Conte, Via con me, film diretto da Giorgio Verdelli, è un documentario su uno dei più grandi cantautori della musica italiana, raccontato da uno dei cineasti più esperti in questo campo. Un ritratto eclettico di un grande esponente della musica, ma anche un fautore di jazz, amante della pittura e del cinema e con alle spalle un passato da avvocato. È di Luca Zingaretti la voce che racconta il personaggio versatile che è Paolo Conte, mediante materiali tratti direttamente dall’archivio personale del cantante, come interviste e riprese durante i tour. Un viaggio tra le canzoni, i concerti, le parole dell’artista e i racconti degli amici, come Roberto Benigni, Vinicio Capossella, Francesco De Gregori, Jovanotti e moltissimi altri. È anche lo stesso Conte a raccontarsi in un’intervista a Verdelli, non solo come cantautore, ma anche come paroliere, che ha scritto testi per i tanti interpreti a lui legati, fino a spingersi nella sfera più intima e privata.
Visionnaire22 continuerà Venerdì 16 settembre (ore 20, ingresso libero) con un sentito Omaggio a Pier Paolo Pasolini con una lettura in musica de “La Giaguara – inseguendo Laura Betti e Pasolini” di e con Elena Bucci (produzione Le belle bandiere) la quale sarà premiata con l’opera del maestro ceramista Marco Fusco. Alle ore 19 Francesco Della Calce modererà l’incontro con lo scrittore Renzo Paris che presenterà il libro “Pasolini Moravia” (Einaudi).
“Mi ha sempre incuriosito Laura Betti, con la sua aria da bimba tremenda, ma da quando ho cominciato a studiarla davvero me ne sono invaghita: ho scoperto una figura poliedrica, cangiante, libera, vasta, piena di contraddizioni” racconta Elena Bucci. “Ho accumulato qualsiasi materiale video, audio, cartaceo, fotografico mi passasse accanto, le sue sorprendenti canzoni estorte ad illustri autori, registrazioni di interviste e spettacoli, spezzoni di film. Ho saccheggiato la sua onirica autobiografia tanto voluta da Pasolini, quella che porta come titolo Teta Veleta, due parole inventate proprio da lui bambino per significare “il senso dell’irraggiungibile, del carnale (…) qualcosa come un solletico, una seduzione, un’umiliazione.” Scovo per caso, tra le bancarelle bolognesi di una fiera, il libraio antiquario che l’aiutò a ricostruire il tesoro di prime edizioni donate al Fondo Pasolini da lei creato. Lui ricorda che non aveva una sedia abbastanza grande per lei. Incontro il nipote. La inseguo a Bologna, a Roma. Leggo i suoi scritti e quelli di chi l’ha conosciuta. Leggo e rileggo Pasolini, stupita ogni volta dalle sue profezie e dalle sue limpide visioni. Non si fatica a capire come potesse essere per lei, da lui chiamata Bimba, un amore e una ragione di vita, un punto fermo, un eterno viscerale confronto. Tengo un diario e intono un dialogo immaginario, provo a conoscerla, a riconoscerla, la trovo, la perdo e la cerco ancora, pur sapendo che non la troverò mai. Perché mai dunque tanta entusiasmante fatica? Attraverso di lei studio la libertà e tutti i suoi rischi, cerco la lingua del teatro e dell’arte di un’epoca esplosiva, ricca di genialità, visioni e contrasti. Pur essendo ieri, pare lontanissima. Voglio ricordarla e desiderarla, nel grigio spaventato del presente.”
Domenica 18 settembre Visionnaire22 conclude il suo ricco programma con il premio alla carriera ad un grande attrice italiana. Dopo il premio andato, nella prima edizione, a Renato Carpentieri quest’anno la direzione artistica ha scelto di premiare Marina Confalone con l’opera del maestro scultore Luigi Vollaro. Attrice, regista e autrice con una personalità poliedrica che ha attraversato la scena cinematografica e teatrale, regalandoci interpretazione indimenticabili.
Per l’occasione – dalle ore 20 ad ingresso libero – verrà proiettato il film “Il silenzio grande” (2021) diretto da Alessandro Gassmann. Il film è tratto dall’omonimo romanzo teatrale di Maurizio De Giovanni e vede, appunto, attrice non protagonista Marina Confalone già vincitrice di sei David di Donatello, due Nastri d’Argento e del recente Premio Ciak d’oro.