VIS-À-VIS: a Ottobre proseguono i discorsi sull'Europa contemporanea al Circolo dei lettori di Torino con Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio Ferraris VIS-À-VIS: a Ottobre proseguono i discorsi sull'Europa contemporanea al Circolo dei lettori di Torino con Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio Ferraris
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VIS-À-VIS: a Ottobre proseguono i discorsi sull’Europa contemporanea al Circolo dei lettori di Torino con Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio Ferraris

VIS-À-VIS: a Ottobre proseguono i discorsi sull'Europa contemporanea al Circolo dei lettori di Torino con Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio Ferraris VIS-À-VIS: a Ottobre proseguono i discorsi sull'Europa contemporanea al Circolo dei lettori di Torino con Emanuele Trevi, Paolo Rumiz, Valerio Magrelli, Martin Rueff, Maurizio FerrarisSoyez Humains, c’est votre premier devoir – Siate umani, è il vostro primo dovereil pensiero di Jean-Jacques Rousseau innesca una riflessione sull’Europa nella prima edizione di Vis-à-Visprogetto che unisce Chambéry e la residenza del filosofo alle Charmettes con Torino e il Circolo dei lettori. Ideato da Fondazione Circolo dei lettori e Musei Civici di Chambéry, con il sostegno del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg-Alcotra, Vis-à-Vis è un festival internazionale per riflettere sul senso dell’Europa contemporanea, indagare la sua dimensione culturale, osservarne frontiere e valori.

Dopo gli incontri di settembre, con Jacques Rupnik e Olivier Guez, a ottobre alcuni scrittori e pensatori riflettono sull’Europa. lasciandosi ispirare da alcuni grandi temi del pensiero rousseauiano: l’uomo come essere naturale, in rapporto con la cultura e la società, l’auto indagine e la scrittura di sè, l’identità e l’apparenza.

A TORINO | il Circolo dei lettori 

giovedì 13 ottobre h 18.30

EMANUELE TREVI
La rappresentazione del sé secondo Rousseau

L’opera di Rousseau denuncia e condanna l’apparenza menzognera della società  moderna: gli uomini si credono liberi, ma sono schiavi dell’opinione e del bisogno di mostrare un’immagine di sé diversa da quella autentica. Jean Starobinski in La trasparenza e l’ostacolo (il Mulino) insegue questa ricerca di trasparenza nell’opera e nella vita di JJ, viste come un tutto inscindibile. Partendo da questo saggio, Emanuele Trevi guida un ragionamento che dal tema delle diseguaglianze arriva ad analizzare le dicotomie di menzogna e verità, libertà e schiavitù, in primis nella rappresentazione del sé.
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mercoledì 19 ottobre h 18.30
PAOLO RUMIZ
Europa. L’emozione perduta
Perché l’Europa non emoziona più? Perché non fa sognare? L’Unione sembra sparita dal teatro politico, proprio ora che due grandi potenze hanno scelto il suo spazio geografico per combattersi. Secondo Paolo Rumiz l’Europa manca di narrazione, un vuoto che è possibile riempire solo viaggiando tra la gente, ascoltando la voce dei popoli, descrivendo città e paesi, fiumi e montagne. Rifacendosi alla storia e, dietro alla storia, al mito.
In collaborazione con Ufficio Pastorale Migranti – Festival dell’Accoglienza
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giovedì 20 ottobre h 18.30
VALERIO MAGRELLI E MARTIN RUEFF
Il nostro Rousseau
Le grandi menti che fanno la differenza nella storia dell’umanità sono quelle che rimangono punti di riferimento e confronto nel corso del tempo, in maniera così forte da ispirare chi viene dopo. È capitato con Rousseau a due importanti voci della letteratura contemporanea: Valerio Magrelli e Martin Rueff.  Intellettuali capaci di usare con maestria parole e ragionamenti, si confrontano in un dialogo aperto su JJ e l’influenza che il francese ha avuto nelle loro opere e idee.
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giovedì 27 ottobre h 18.30
MAURIZIO FERRARIS
Camminare a quattro zampe: Voltaire e Rousseau
Cosa scriveva Voltaire a Rousseau? «Ho ricevuto il vostro nuovo libro contro la razza umana, e ve ne ringrazio. Non fu mai impiegata tanta intelligenza allo scopo di definirci tutti stupidi. Vien voglia, leggendo il vostro libro, di camminare a quattro zampe.» Il libro era il Discorso sull’origine della disuguaglianza tra gli uomini, e vale la pena di rileggerlo col senno di poi, per capire chi aveva ragione.
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