"Vienna Classica", Haydn e Mozart Con Luca Stocco e Patrick Fournillier "Vienna Classica", Haydn e Mozart Con Luca Stocco e Patrick Fournillier
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“Vienna Classica”, Haydn e Mozart Con Luca Stocco e Patrick Fournillier

"Vienna Classica", Haydn e Mozart Con Luca Stocco e Patrick Fournillier "Vienna Classica", Haydn e Mozart Con Luca Stocco e Patrick FournillierUn’accoppiata targata laVerdi: Luca Stocco, Primo Oboe dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, e il suo Direttore Principale Ospite, Patrick Fournillier, sono i protagonisti dei concerti di giovedì 16 gennaio (ore 20.30), venerdì 17 gennaio (ore 20.00) e domenica 19 gennaio (ore 16.00).

Un programma che vede in primo piano un’altra accoppiata vincente: Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn, i due Classici per eccellenza, il Settecento maturo in musica.

L’Auditorium di Largo Mahler risuona così di tre gemme del repertorio settecentesco: la Sinfonia n.49 in Fa minore di Franz Joseph Haydn, padre del classicismo musicale, e due perle mozartiane: il Concerto per oboe in Do maggiore K 314 e la Sinfonia n.38 in Re maggiore K 504, chiamata “Praga” poiché eseguita per la prima volta nella capitale boema, al Teatro Nazionale Nostitz, il 19 Gennaio 1787, esattamente 232 anni fa.

La parte solistica del Concerto per Oboe di Mozart è affidata a Luca Stocco, prima parte dell’Orchestra e ben conosciuto dal pubblico dell’Auditorium, replicando così la volontà del compositore, che, nel 1777, volle dedicare l’opera al primo oboe dell’orchestra di Salisburgo, da lui diretta.

A dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano torna il Maestro francese Patrick Fournillier, da sempre abilissimo a confrontarsi con la trasparenza e l’equilibrio formale di questo repertorio, protagonista di quattro appuntamenti nel corso della stagione 2019/2020 dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e sempre acclamato dal pubblico de laVerdi.

Conferenza

Il concerto di giovedì 16 gennaio sarà preceduto alle ore 18.00 dalla conferenza introduttiva “Il continente Sinfonia. 2 – La Vienna di Haydn e Mozart”, in collaborazione conconl’Università Cattolica del Sacro Cuore. Relatore Martino Tosi. Foyer della balconata dell’Auditorium. Ingresso libero.

Biglietti: euro 15.00/36.00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari d’apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2.

on line: www.laverdi.org / www.vivaticket.it .

Programma

La sinfonia n.49 “La Passione” fa parte del gruppo di lavori orchestrali cui Haydn lavorò tra 1768 e il 1780. Come spesso accade, plurime sono le possibili ragioni di tale appellativo: è possibile che derivi dal fatto che essa sia l’ultima delle sinfonie di Haydn che adottano la forma della “sonata da chiesa”, con un movimento lento in apertura. Ma è anche possibile che questo nome derivi dall’intensa emotività che questa composizione evoca in chi ascolta, quasi presagendo la cifra espressiva dello Sturm und Drang, movimento estetico e letterario certo ancora in nuce in quegli anni, ma in qualche modo già presente. Il titolo, come nel caso delle altre sinfonie che ne portano uno, non proviene da Haydn. È attestato da un’unica fonte musicale, utilizzata per un’esecuzione che si tenne, nel corso della Settimana Santa del 1790, nella città tedesca di Schwerin (dalla quale era bandita, in quell’occasione, ogni musica profana).

In ogni caso, il clima che si respira in questa sinfonia è serioso, a tratti drammatico, come attestano le cupe tonalità minori e le condotte armoniche ricche di tensioni e di accordi dissonanti.

Va detto che“La Passione”, in questo programma, va a costituire un eccellente pendant con la sinfonia n.38 in Re maggiore K 504, conosciuta come “Praga” di Mozart, anch’essa connotata da un atteggiamento patetico, che, per dirla con Hermann Abert,uno dei principali biografi di Mozart, è lampante sintomo che «La sua concezione del mondo si allontanò poco a poco da quanto lo circondava e la sua arte divenne sempre più soggettiva; il lato passionale, “demoniaco” della sua natura prese il sopravvento, come dimostra peraltro l’arricchimento armonico e contrappuntistico della sua scrittura».

Datata 1786, del resto, la Sinfonia porta questo titolo per via del grande successo che riscosse nella capitale ceca, dove aveva trovato quel favore del pubblico che non riusciva a ottenere a Vienna, dove il suo sostentamento continuava a basarsi essenzialmente sulle lezioni private.

A completare questo dittico dalle tinte forti, un lavoro mozartiano datato 1777, il Concerto per oboe in Do Maggiore, che il compositore dedicò all’oboista bergamasco Giuseppe Ferlendis, membro dell’orchestra imperiale di Salisburgo, di cui Mozart fu direttore musicale. Un lavoro nel pieno stile della musica da intrattenimento,dotato di una freschezza e una spigliatezza melodica assolutamente unichee le cui cadenze possono essere erette a modello di questa forma musicale.

Biografie

Luca Stocco Oboe

Luca Stocco inizia gli studi nel 94 con il Maestro Giovanni Brianti al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano diplomandosi con il massimodei voti. Successivamente frequenta il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano (CH) con il professore Hans Elhorst diplomandosi con lode nel 2007. Dal ’99 al 2003 frequenta vari corsi e master con il maestro Luca Vignali (primo oboe del teatro dell’Opera di Roma). Dal 2004 ha collaborato nei ruoli di primo/secondo oboe e corno inglese nelle seguenti orchestre: Orchestra “Guido Cantelli” di Milano, Orchestra dell’Università degli Studi di Milano, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra del Teatro di Alessandria, Orchestra Internazionale d’Italia, Orchestra Sinfonica di San Remo, Orchestra Sinfonica di Roma,

Orchestra “Cherubini”, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Sinfonica”Giuseppe Verdi” di Milano, Orchestra da Camera Salzburg Chamber Solist. Nel 2008 vince il concorso per co-principal nell’Orchestra Nazionale Estone a Tallinn, ruolo che ricoprirà per la stagione 2008-2009. Con queste orchestre é stato diretto da direttori come Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Paavo Jarvii, Donato Renzetti, Neville Marriner, Helmuth Rilling, Gustav Kuhn, Milan Turkovic, Karl Martin, John Axelrod, Xian

Zhang, Enrico Dindo, Salvatore Accardo e Fabio Luisi. Nel 2014 ha tenuto come docente una Masterclass di oboe al Festival Fiati del Conservatorio “G.Cantelli” di Novara e nell’estate del 2015 una Masterclass ad Alghero. Ha registrato CD per varie etichette tra cui Naxos e Decca. Con quest’ultima è uscita L’Elegia per oboe e pianoforte di Nino Rota. Attualmente svolge il ruolo di primo oboe nell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.

Patrick FournillierDirettore

Direttore assistente dell’Orchestre National de Lille, diventa successivamente direttore musicale della Sinfonietta de Picardie. Dal 1988 è stato direttore musicale dell’Opéra di Saint-Étienne e dal 1990 cofondatore della Biennale Massenet, di cui è stato direttore musicale fino al 2006, contribuendo alla riscoperta di numerose opere del compositore, tra cui Amadis (cd), Esclarmonde (cd), Thérèse, Cléopâtre (cd), Grisélidis (cd), Panurge, Roma, Hérodiade (dvd), Thaïs, Cendrillon, il balletto La cigale e l’oratorio La Vierge (cd). All’Opéra di Saint-Etienne ha diretto opere del grande repertorio italiano e francese come Un ballo in maschera, Otello, Rigoletto, La Traviata, Il barbiere di Siviglia, Norma, Carmen, LesDialoguesdesCarmélites. Dal 1996 al 2001 è stato direttore musicale dell’Orchestra sinfonica Arturo Toscanini di Parma, con cui ha diretto tutto il grande repertorio sinfonico. Ha partecipato alla creazione del Festival Verdi per il Centenario della morte del compositore (2001). È regolarmente invitato a dirigere le più importanti orchestre internazionali e quelle dei Teatri più prestigiosi, quali l’OrchestrePhilharmonique de Radio France, la Deutsche Oper di Berlino, la Bayerische Staatsoper, l’Orchestre national de Belgique, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra dell’Opera di Los Angeles, il Concertgebouw di Amsterdam, il Metropolitan di New York, laVerdi di Milano. Nel 1989 viene scelto per dirigere il concerto di gala per la riapertura dell’Opéra Comique di Parigi con l’Orchestra dell’Opera Nazionale parigina. Nel 1991, Riccardo Muti lo invita a dirigere La Muette de Portici di Auber al Festival di Ravenna. Dirigerà poi Manon alla Staatsoper di Berlino e all’Opéra di Nizza, Medea al Festival di Martina Franca, Lakmé al Concertgebouw di Amsterdam, La Sonnambula e La Bohème all’Opera di Roma, l’Orchestra Nazionale cinese a Pechino. Nel 2009 dirige Cyrano de Bergerac a Valencia (dvd) e al ThéâtreduChâtelet con Plácido Domingo; seguono Carmen all’Arena di Verona, Tosca al Teatro La Fenice, e nel 2010 Le Nozze di Figaro e Hamlet all’Opera di Washington, LesContes d’Hoffmann al Metropolitan New York e all’Opera di San Francisco. Nel 2011 dirige Carmen con laVerdi di Milano per la stagione inaugurale della nuova Royal Opera di Muscat in Oman, nel 2014 L’Étoile di Chabrier all’Opera Nazionale olandese ad Amsterdam. E poi Don Giovanni, La Damnation de Faust e Carmen alla SemperOper di Dresda; Iphigénie en Tauride, Turandot e Thaïs a Valencia; Hamlet e Louise all’Opera duRhin a Strasburgo; La Traviata a Ravenna; Lucia di Lammermoor e Carmen a Stoccarda; Rigoletto al Teatro Regio di Torino; Rigoletto, La Traviata, Don Quichotte e Carmen al Teatro Regio di Torino; Thaïs all’Opera di Los Angeles di nuovo con P. Domingo (DVD), Manon Lescaut a Varsavia e a Dresda; Aida ad Amsterdam e Mannheim; Carmen, Werther e Don Pasquale all’Opera di Oslo… Molto interessato alle creazioni di autori contemporanei, ha diretto opere di André Jolivet, Henri Dutilleux, François-Bernard Mâche, Luciano Berio, Quatre-Vingt-Treize di Antoine Duhamel per il bicentenario della Rivoluzione francese. Debutta alla Scala nel 1994 con il balletto L’Histoire de Manon. Successivamente dirige Il rosso e il nero con le musiche di Berlioz (1995), Faust di Gounod (1997), Ondine di Hans-WernerHenze (2000), Cyrano di Bergerac di Alfano (2008) e Giselle nella tournée scaligera a Parigi nel gennaio-febbraio 2015 e poi in Scala. Nel 2016, dirige Concerti con la Filarmonica di Bogotà, con l’Orchestra del San Carlo di Napoli, con la Filarmonica di Varsavia, con laVerdi di Milano; a registrato un cd di Musica Francese con L’Orchestra National di Russia a Moscova; ha diretto Thaïs al Festival di Salisburgo con Placido Domingo ed a Helsinki, Rigoletto a Bogotà, prima di tornare alla Scala per Giselle e Romeo & Giulietta. Tra i suoi prossimi progetti: Carmen a Helsinki ed Hamburgo, Thaïs al Gran TeatreidelLiceu a Barcellona; Concerti con la London Symphony, il Concertgebouw d’Amsterdam, la StaatsKapelle di Dresden, la Philadelphia, laVerdi di Milano; Manon a San Francisco e a Bilbao, Pelleas&Mélisande a Varsavia, Il Trovatore ad Helsinki.

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