Valerio Binasco porta in scena “DULAN LA SPOSA” di Melania Mazzucco Valerio Binasco porta in scena “DULAN LA SPOSA” di Melania Mazzucco
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Valerio Binasco porta in scena “DULAN LA SPOSA” di Melania Mazzucco

Valerio Binasco porta in scena “DULAN LA SPOSA” di Melania Mazzucco Valerio Binasco porta in scena  “DULAN LA SPOSA” di Melania Mazzucco Martedì 11 ottobre 2022, alle ore 19.30, debutta in prima assoluta al Teatro Gobetti DULAN LA SPOSA di Melania Mazzucco, per la regia di Valerio Binasco e l’interpretazione dello stesso Binasco con Mariangela Granelli e Cristina Parku. Le scene sono di Maria Spazzi, i costumi di Katarina Vukcevic, le luci di Alessandro Verazzi e il suono di Filippo Conti. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale sarà replicato al Gobetti fino al 30 ottobre e successivamente andrà in tournée in Italia fino a dicembre.

La serata riservata alla Critica è programmata giovedì 13 ottobre, ore 19.30.

Scritto per la radio nel 2001 da Melania Mazzucco e premiato al 53° Prix Italia come miglior radiodramma dell’anno, questo testo dalle forti tinte noir arriva sul palcoscenico diretto e interpretato da Valerio Binasco, insieme a Mariangela Granelli e Cristina Parku. La storia è quella di una coppia sposata, tormentata dal fantasma di una ragazza annegata nella piscina del loro condominio. Dialogo dopo dialogo, una spessa spirale di domande prende corpo e si fanno strada dei terribili sospetti: qual è la vera indole dell’uomo? E chi era davvero quella ragazza, tradita dai propri sogni e piena di disincanti?

Melania Mazzucco nelle sue note al testo racconta del suo incontro fortuito con due giovani donne straniere (conosciute la prima durante un viaggio in Asia centrale e la seconda in Italia) e scrive: «La loro determinazione – disperata e invincibile – a rivendicare per sé un’altra vita, e a mettere noi di fronte alle nostre scelte e ai nostri comportamenti, ha segretamente lavorato nei miei pensieri, fino a prendere la forma di un breve racconto, Seval, che nel 1991 fu pubblicato su Nuovi Argomenti.

Forse parlava di immigrazione, forse d’amore, di responsabilità, dominio e sottomissione, o del conflitto fra opportunità e visioni della vita di genti nate in zone diverse del mondo.

Da allora, la storia della “straniera” non ha mai smesso di risuonare in me, e stimolare riscritture, varianti e sperimentazioni in altri generi e linguaggi. Nel 2001 è diventata un radiodramma prodotto da RAI Radio 3: con la regia di Wilma Labate, e l’interpretazione di Valerio Binasco e della giornalista bangladese Neeman Siobhan, vinse l’ambito premio internazionale Prix Italia, e fu trasmesso in numerosi Paesi europei, dalla Germania fino all’Irlanda. Provammo a trasformarla in film, sia con Wilma Labate sia con Taru Mäkelä, la regista dell’edizione finlandese. Per una ragione o per l’altra, le sceneggiature sono rimaste sulla carta. Ma forse questa storia scarna, essenziale e feroce, è più adatta alla scena che al cinema. In fondo è un kammerspiel claustrofobico, ambientato in una casa – che non è solo lo spazio dell’azione, ma anche il suo fine: perché la dimora, per chi non ne ha una, neanche in senso metaforico di anima integra, è già tutto.

Sono passati ventun anni: migliaia di ragazze come la protagonista sono arrivate in Italia, a volte inseguendo un fantasma, spesso una promessa, sempre un sogno. Alcune delle questioni affrontate da Dulan sono diventate urgenti e ineludibili. Etiche, ma anche politiche. Valerio Binasco fu un magnifico Lui (il protagonista maschile, senza nome). Lo sarà ancora, con la maturità ulteriore delle esperienze affrontate. Ma è anche il regista ideale per ridare vita a questa storia – rimasta inalterata nella sostanza, ma con alcuni cambiamenti resi necessari dal teatro e dal passaggio non indolore nel nuovo secolo. Dulan è una storia insieme senza tempo e al tempo presente uncinata, capace di materializzare le nostre paure e graffiare le nostre certezze. E far chiedere a ogni spettatore se sta con Lui, con la ragazza o con la sposa. La risposta non è scontata».

Valerio Binasco, Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino dal 2018, è considerato tra i più autorevoli esponenti della scena teatrale italiana, come testimoniano anche i numerosi premi ricevuti (cinque premi Ubu, due premi dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, due premi Le Maschere del Teatro Italiano, un premio ETI Gli Olimpici del Teatro, un premio Linea d’ombra e un premio Flaiano). Nel corso della sua carriera, dedicata soprattutto alla prosa, ma anche al cinema e all’opera, ha saputo coniugare ricerca e rigore estetico con uno stile registico sempre capace di entrare in relazione con il pubblico: si è distinto, infatti, sia per la rilettura innovativa e originale dei grandi titoli del repertorio, sia per l’attenzione alla drammaturgia contemporanea (di riferimento sono le sue regie di testi di Fosse, Pinter, Ginzburg, McDonagh, Paravidino, McPherson), sia per la formazione dei giovani talenti, oggi focalizzata nella direzione della Scuola per Attori dello Stabile di Torino. Tra le sue regie per il Teatro Stabile di Torino figurano: Don Giovanni, Amleto, Arlecchino servitore di due padroni, Rumori fuori scena, Il piacere dell’onestà, Le sedie, Sogno di una notte di mezza estate, Ifigenia e Oreste.

Recentemente Valerio Binasco ha ottenuto il premio per la Miglior regia per Le sedie di Eugène Ionesco, produzione Teatro Stabile di Torino ai Premi LE MASCHERE DEL TEATRO ITALIANO 2022. Per lo stesso allestimento Nicolas Bovey ha ottenuto il riconoscimento per la Miglior scenografia. Inoltre Arianna Scommegna e Jurij Ferrini sono stati insigniti del premio come Miglior attrice e Miglior attore non protagonista per il dittico tragico Ifigenia / Oreste di Euripide, prodotto dal TST e diretto da Valerio Binasco. Inoltre, Le sedie con la regia di Valerio Binasco ha ottenuto il Premio Hystrio-Twister al PREMIO HYSTRIO 2022.

TORINO, TEATRO GOBETTI – DALL’11 AL 30 OTTOBRE 2022 – PRIMA ASSOLUTA

DULAN LA SPOSA

di Melania G. Mazzucco

regia Valerio Binasco

con Valerio Binasco, Mariangela Granelli, Cristina Parku

scene Maria Spazzi

costumi Katarina Vukcevic

luci Alessandro Verazzi

suono Filippo Conti

assistente regia Carla Carucci

assistente scene Chiara Modolo

Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

RETROSCENA

Progetto realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con

l’Università degli Studi di Torino / DAMS – Università degli Studi di Torino / CRAD

CAFFETTERIA LAVAZZA DEL TEATRO CARIGNANO

Mercoledì 19 ottobre 2022, ore 17.30

Valerio Binasco e gli attori della Compagnia

dialogano con Mariapaola Pierini (DAMS/ Università di Torino)

su DULAN LA SPOSA di Melania Mazzucco

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Prenotazione obbligatoria su teatrostabiletorino.it/retroscena/

DULAN LA SPOSA: DATE DI PROGRAMMAZIONE A TORINO E IN TOURNÉE:

Torino – Teatro Gobetti, dall’11al 30 ottobre 2022

Terni – Teatro Sergio Secci, 1 – 3 novembre 2022

Perugia – Teatro Morlacchi, 5 – 6 novembre 2022

Genova – Teatro Gustavo Modena, 9 – 13 novembre 2022

Brescia – Teatro Sociale, 16 – 20 novembre 2022

Bolzano – Teatro Comunale, 24 – 27 novembre 2022

Lodi – Teatro alle Vigne, 30 novembre 2022

Pistoia – Teatro Manzoni, 3 – 4 dicembre 2022

Vignola – Teatro Ermanno Fabbri, 6 dicembre 2022

Mezzolombardo – Teatro San Pietro, 7 dicembre 2022

Bagnacavallo – Teatro Goldoni, 9 – 10 dicembre 2022

BIGLIETTERIA DEL TEATRO STABILE DI TORINO

Telefono 011 5169555 / Numero verde 800 235 333

Teatro Carignano, Piazza Carignano 6 – Torino

Orari dal martedì al sabato dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00; lunedì riposo.

Teatro: Gobetti, Via Rossini 8 – Torino

Orari degli spettacoli dall’11 al 30 ottobre: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.45; domenica ore 15.30. Lunedì riposo.

Prezzo dei biglietti: Intero € 28,00 – Ridotto € 25,000

L’acquisto dei biglietti in prevendita prevede un costo di € 1 a biglietto

Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it

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