Vai in TV grande appuntamento con "Il vegetariano"
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Vai in TV grande appuntamento con “Il vegetariano”

Un immigrato indiano tra due culture

Vai in TV grande appuntamento con "Il vegetariano"

Krishna, figlio di un bramino, vive mungendo mucche nella campagna emiliana bagnata dal Po. Ciò lo riporta alla sua infanzia in India, segnata da un grande rispetto per la natura. Quando una mucca improduttiva viene destinata al macello dovrà scegliere cosa fare: accettare la cultura in cui vive o seguire la sua coscienza? È il film “Il vegetariano”, per la regia di Roberto San Pietro, in onda lunedì 8 luglio alle 21.15 su Rai 5. Nel cast, Marta Tananyan, Sukhpal Singh, Mudassar Ashraf, Luigi Monfredini.
Le prime testimonianze attendibili di una pratica vegetariana risalgono all’incirca al VI secolo a.C. e sono associate alla nascita dei primi grandi movimenti religiosi: l’Induismo, in cui si trovano molti argomenti e pratiche a favore del vegetarianismo; lo Zoroastrismo, sorto nell’antica Persia (attuale Iran) e poi diffusosi e affermatosi in tutta l’Asia centrale e  basato sugli insegnamenti del profeta Zoroastro (o Zarathustra), vegetariano e contrario a ogni genere di azione violenta; il Giainismo, sorto in India e basato sugli insegnamenti di Mahavira, che proponeva ai fedeli un’alimentazione strettamente vegetariana; il Buddismo, nato anch’esso in India sotto la guida di Buddha, che esortava al rispetto per tutti gli esseri senzienti e la difesa della vita; il Taoismo, sviluppatosi in Cina grazie all’opera di Laozi, che considerava la natura come sacra, una concezione che favorì il diffondersi di abitudini vegetariane presso molti suoi seguaci.
Nell’antica Grecia il consumo della carne era limitato in genere tra uno a due chilogrammi a persona all’anno, la quale veniva obbligatoriamente macellata secondo precisi riti sacrificali, senza i quali si correva il rischio di cadere nella «animalità». Per contro, il consumo dei latticini e del pesce era notevole. Nei banchetti omerici si usava mangiare agnello o bue allo spiedo. La carne meno costosa era quella di maiale.
Appuntamento imperdibile.

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