Un’opera di Sebastião Salgado all’asta per sostenere la campagna di Save the Children contro la malnutrizione
Il pianeta sta affrontando la più grave emergenza alimentare del 21° secolo. La combinazione letale di Covid-19, conflitti e cambiamenti climatici ha portato le aree del mondo in “emergenza fame” a diffondersi sempre di più e la malnutrizione a colpire centinaia di milioni di bambini. Nel mondo, oltre 40 milioni di persone sono a livelli di insicurezza alimentare di “crisi” o di “emergenza”. Sono circa 5,7 milioni i bambini sotto i cinque anni che sono sull’orlo della fame, oltre il 50% in più rispetto al 2019. Oltre 2 milioni di bambini muoiono ogni anno anche a causa della malnutrizione, 1 ogni 15 secondi. Il Covid-19, sebbene non sia ancora possibile calcolare il suo effettivo impatto in termini numerici, aggraverà ulteriormente questo drammatico bilancio.
Questa la drammatica denuncia di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, per la nuova campagna di comunicazione e raccolta fondi “Emergenza fame”, un appello urgente per contribuire ad evitare che centinaia di migliaia di bambini muoiano di fame.
A sostegno della campagna dell’Organizzazione, dal 17 al 24 novembre la casa d’aste Sotheby’s, grazie alla collaborazione con Contrasto, metterà all’incanto l’opera “NENETS NOMADS GROUP”, una fotografia dell’artista di fama mondiale Sebastião Salgado, che ritrae i Nenets appunto, una popolazione indigena di circa 42.000 abitanti che vive nel distretto autonomo di Yamalo-Nenets nella regione siberiana settentrionale della Russia. La loro cultura e stile di vita sono definiti dalla renna (Rangifer tarandus sibiricus). Purtroppo, i Nenets non sono stati protetti dai cambiamenti politici e ambientali. Come parte del suo programma di collettivizzazione nazionale, il governo sovietico ha infatti cercato di costringere questa popolazione nomade a diventare sedentaria. Oggi affrontano una minaccia diversa. In alcune aree, come la penisola di Yamal, lo sviluppo di giacimenti di petrolio e gas sta danneggiando i pascoli delle renne. Il cambiamento climatico sta colpendo anche i Nenets poiché possono attraversare solo alcune aree del Circolo Polare Artico quando sono congelati e lo scioglimento del ghiaccio sta riducendo la durata effettiva dell’inverno.
La donazione da parte di Salgado avviene in occasione della mostra Amazônia di Sebastião Salgado, prodotta dal MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo in collaborazione con Contrasto e curata da Lélia Wanick-Salgado, presentata in anteprima italiana al MAXXI di Roma dal primo ottobre 2021 al 13 febbraio 2022.
Per partecipare all’asta, basterà collegarsi al link e registrarsi presso Sotheby’s per poter fare la propria offerta. I fondi raccolti verranno interamente destinati alla campagna “Emergenza Fame” di Save the Children.
Biografia dell’autore: Sebastião Ribeiro Salgado nasce l’8 febbraio 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, in Brasile. A 16 anni si trasferisce nella vicina Vitoria, dove finisce le scuole superiori e intraprende gli studi universitari. Nel 1967 sposa Lélia Deluiz Wanick. Dopo ulteriori studi a San Paolo, i due si trasferiscono prima a Parigi e quindi a Londra, dove Sebastião lavora come economista per l’Organizzazione Internazionale per il Caffè. Nel 1973 torna insieme alla moglie a Parigi per intraprendere la carriera di fotografo. Lavorando prima come freelance e poi per le agenzie fotografiche Sygma, Gamma e Magnum, per creare poi insieme a Lèlia l’agenzia Amazonas Images, Sebastião viaggia molto, occupandosi prima degli indios e dei contadini dell’America Latina, quindi della carestia in Africa verso la metà degli anni Ottanta. Tra il 1986 e il 2001 si dedica principalmente a due progetti. Nel 2003 inizia il progetto di Genesi: un viaggio fotografico nei cinque continenti che documenta il mondo come era e come è, che celebra la terra come risorsa da conoscere e amare. Dopo nove anni di lavoro, anche Genesi è stato presentato in un libro e grandi mostre. L’ultimo grande lavoro del fotografo è quello di Amazzonia: un progetto durato sei anni, durante i quali Salgado ha fotografato la foresta amazzonica, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano, registrando l’immensa potenza della natura di quei luoghi e cogliendone, allo stesso tempo, la fragilità. L’esclusiva tappa italiana di Amazzonia è stata presentata al MAXXI- Museo delle Arti del XXI secolo e sarà in mostra fino al 13 febbraio 2022.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 06-48070023/63/81/82
[email protected]
www.savethechildren.it