UNA FESTIVAL a Ostana nel Parco del Monviso con Brunori Sas, Franco Arminio, Elisa Palazzi UNA FESTIVAL a Ostana nel Parco del Monviso con Brunori Sas, Franco Arminio, Elisa Palazzi
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UNA FESTIVAL a Ostana nel Parco del Monviso con Brunori Sas, Franco Arminio, Elisa Palazzi

UNA FESTIVAL a Ostana nel Parco del Monviso con Brunori Sas, Franco Arminio, Elisa Palazzi UNA FESTIVAL  a Ostana nel Parco del Monviso con Brunori Sas, Franco Arminio, Elisa PalazziUomo, Natura e Arte: è da questo acronimo che nasce UNA Festival, ideato da un artista, un comunicatore e una biologa proprio nel difficilissimo periodo del lockdown legato alla pandemia da Covid-19. Un progetto ambizioso che prenderà il via il prossimo 27 agosto (in caso di maltempo rinviato al giorno successivo) da Ostana, nel cuore del Parco del Monviso, la più giovane delle tre aree protette protagoniste di questo nuovo festival che mette in relazione il Parco Nazionale della Val Grande, il Parco del Monviso e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

A salire sul palco naturale del Cuneese saranno il cantautore Brunori Sas, il poeta “paesologo” Franco Arminio e la ricercatrice del CNR Elisa Palazzi. Musica d’autore, poesia, paesi e ambiente – tre tasselli fondamentali di UNA Festival – si uniscono per questo primo appuntamento da non perdere.

Dopo mesi di difficoltà ed emergenze sanitarie e sociali, quest’ultime ancora oggi difficili da superare, l’Italia intera ha un forte bisogno di rigenerarsi, di identificarsi in valori da riscoprire, valori comuni da condividere. UNA Festival vuole interpretare questi bisogni, partendo proprio dalle aree protette, in quanto luoghi privilegiati dove perseguire il benessere e ritrovare un equilibrio nel rapporto tra uomo e natura.

Il manifesto di UNA Festival – Il respiro dei Parchi

Dalla nascita il respiro scandisce ogni nostro attimo di vita. Inspirando diamo ossigeno al corpo, sull’onda dei bisogni fisici e delle scosse emotive. Portando aria all’interno, incontriamo il mondo.
Espirando diamo voce ai nostri pensieri, in relazione agli altri esseri umani e all’ambiente. Portando aria all’esterno, ci uniamo al mondo.
Nei nostri polmoni esterno e interno continuamente dialogano. Così, il respiro contiene il mondo intero, il respiro crea la qualità delle nostre vite quotidiane.
I Parchi Nazionali, polmoni dell’Italia intera, sentono la responsabilità di nutrire il desiderio, nonché il bisogno di rinascita del Paese. Una rinascita consapevole e, dunque, responsabile. Fondata sull’ecosostenibilità, sull’armonia fra il sentire individuale e collettivo, sul rallentamento dello stile di vita – a prescindere dall’attuale emergenza – e sul valore della felicità come frutto di comportamenti solidali e sinergici.
Il territorio dei Parchi, con i suoi paesaggi, i suoi costumi e prodotti genuini offre, nell’abbraccio del calore estivo, proposte di carattere artistico, ricreativo e motorio, un mix di ingredienti inseriti nella sicurezza dei grandi spazi, ideali per ritrovare esperienze e attività all’aria aperta. Un ampio progetto di rinascita collaborativa, dove Uomo, Arte e Natura si incontrano, per indicare una grande opportunità: tornare tutti a respirare, sentendoci parte di UNA sola grande famiglia che chiama Terra la sua casa.
La lezione del passato è la conquista del futuro. Come nel semplice respiro.

Le anticipazioni di UNA Festival

UNA Festival è un’iniziativa simbolica di carattere artistico, che vuole lanciare un messaggio comune: valorizzare una rinascita consapevole e trasmettere una grande opportunità per il futuro, tornando a celebrare vita umana e ambiente quali parti di un processo unico e armonioso. E partire dai parchi, dalle aree naturali protette da quello stesso uomo complice anche di distruzioni e irrimediabili danni ambientali, rappresenta una scelta simbolica di grande valore.
L’evento del 27 agosto, in programma dalle ore 12.30 a Pian del Serre (CN), prevede l’esibizione in un coinvolgente live acustico del cantautore e musicista Brunori Sas, un intervento del poeta e paesologo Franco Arminio e una lectio magistralis della ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche Elisa Palazzi, dal titolo “Riscaldamento globale ed effetti sugli ecosistemi montani”.

Pian del Serre è raggiungibile con una camminata di circa un’ora, partendo da Ostana. Previsto anche un servizio navetta da Ostana, su prenotazione e a pagamento. Sono vivamente consigliati abbigliamento da montagna e carpooling.

L’appuntamento ospitato nel Parco del Monviso potrà contare anche su una diffusione online e per l’edizione zero di UNA Festival sarà realizzato un docufilm che ne racconterà highlights, dietro le quinte e interviste ai protagonisti e agli ideatori. A seguire i tre Parchi Nazionali, due in Piemonte e uno in Veneto, ospiteranno una serie di eventi outdoor a basso impatto ambientale in luoghi simbolici, particolarmente suggestivi e rappresentativi di ogni realtà territoriale. Saranno eventi necessariamente esclusivi (a causa delle restrizioni e delle disposizioni sanitarie), esperienze emozionali che parleranno al cuore di tutti, per ritrovare un nuovo equilibrio tra uomo e natura attraverso le vie dell’arte.
Musica, narrazione, poesia, informazione ambientale, attività multisensoriali legate al benessere e all’alimentazione corretta, saranno questi i temi toccati dal calendario di UNA Festival.

Tutti i dettagli sul sito ufficiale di UNA Festival all’indirizzo www.unafestival.it e sui canali social, www.facebook.com/unafestivalitalia – www.instagram.com/unafestivalitalia.
Biglietti euro 25 più diritti di prevendita disponibili sul circuito TicketOne.

UNA Festival è solo una delle molte iniziative che il Parco Nazionale della Val Grande, il Parco del Monviso e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi hanno messo in campo in questa estate così speciale: piccoli eventi di (ri)scoperta delle loro aree protette, fruibili in piena sicurezza con le guide ufficiali e con nuovi spunti utili a conoscere tradizioni e unicità di questi scrigni di biodiversità.

UNA Festival è organizzato e sostenuto da Parco Nazionale della Val Grande, Parco del Monviso e Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dall’agenzia Ponderosa Music&Art.

Partner istituzionali: Club Alpino Italiano, Federparchi, UNCEM, Fondazione Montagne Italia, Scuola APM Saluzzo. Main sponsor: Sammontana. Media partner: Montagna TV e Discovery Alps.

I protagonisti dell’evento zero del 27 agosto

Dario Brunori, in arte Brunori Sas, è un cantautore originario della provincia di Cosenza. Nel 2009 esordisce nel mercato musicale con l’album “Vol. 1”: un vero e proprio canzoniere italiano con il quale si aggiudica il Premio Ciampi e, l’anno successivo, la Targa Tenco. Nel 2011 esce “Vol. 2: Poveri cristi”, seguito nel 2014 dall’album “Vol. 3: Il Cammino di Santiago in Taxi”, che spinge Dario Brunori nella top ten delle classifiche di vendita. Nel 2015 il tour teatrale di successo e la pubblicazione del quarto lavoro di Brunori: “A casa tutto bene”, accolto con il favore di critica e pubblico. Brunori vince il Premio MEI come artista indipendente dell’anno e l’album si posiziona sul podio della classifica di vendita FIMI, raggiungendo il primo posto anche sulle piattaforme digitali. Tutto esaurito anche il successivo tour nazionale che lo vede esibirsi nei grandi club e sui palchi dei festival estivi. Nell’aprile del 2018 il programma TV “Brunori Sa” fa conoscere l’artista al pubblico televisivo di Rai Tre.
Brunori Sas è oggi uno degli artisti più stimati ed apprezzati della scena musicale. Il suo ultimo lavoro discografico, Cip!, si è aggiudicato la Targa Tenco 2020 per il Miglior Album in Assoluto: uscito per Island Records il 10 gennaio, Cip! ha debuttato direttamente al primo posto della classifica FIMI//Gfk degli album e dei vinili più venduti ed è stato certificato Disco d’Oro; recente anche il Nastro d’Argento per la Migliore Colonna Sonora Originale per Odio l’estate, l’ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori. Da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi. È ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna. Ha ideato e porta avanti la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

Con una Laurea in Fisica e un Dottorato in Modellistica Fisica per la Protezione dell’Ambiente presso l’Università degli Studi di Bologna, Elisa Palazzi è ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e docente di Fisica del Clima all’Università di Torino, città in cui vive dal 2011.

Le sue ricerche riguardano lo studio del clima e dei suoi cambiamenti nelle regioni di montagna, in particolare le Alpi, la catena Himalayana e l’Altopiano del Tibet, per capire quali siano i fattori che influenzano la disponibilità futura di risorse idriche. Studia in particolare i cambiamenti attuali e futuri nel ciclo idrologico montano attraverso l’analisi delle precipitazioni e della neve e il fenomeno di amplificazione e accelerazione del riscaldamento nelle regioni di alta quota, che ha conseguenze sugli ecosistemi montani, sulla biodiversità, e sui molti servizi erogati dalle montagne, primo fra tutti l’acqua.

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