Una danza per l’Iran “Mohàbbat” del coreografo Afshin Varjavandi al San Rocco Festival
La Danza d’autore è protagonista domenica 13 agosto, alle ore 21.30, sul palco del San Rocco Festival a Marina di Grosseto: Mohabbàt del coreografo e regista iraniano Afshin Varjavandi che, pur vivendo in Italia è legato alla terra e alla cultura di origine.
Mohabbaàt in persiano significa “affetto, cura” e Varjavandi lo identifica come nucleo centrale e profondo della cultura iraniana, un’antica radice culturale che diventa il perno della sua coreografia, in contrasto con ciò che sono le disumanità dell’Iran di oggi, conosciuto come luogo di negazione di diritti umani e di atrocità, come le proibizioni e la mancanza di diritti di espressione e di uguaglianza di genere, con le proteste dei giovani nelle strade e le donne che si tagliano le trecce nelle piazze. I danzatori diventano quindi il simbolo delle tante famiglie fuggite dal paese di origine per trovare nuove speranze altrove.
La regia di Varjavandi evidenzia, attraverso il corpo dei danzatori in una danza eclettica, fusione di gesto contemporaneo e tecnica urban, che vi è un prezzo da pagare nel lasciare la terra d’origine per cercare altrove la libertà. “Mohabbàt” è un flusso di coscienza e di ricordi personali, episodi, telefonate tra parenti e amici distanti, è mescolanza di immagini e riferimenti poetici, tra la dimensione di affetto e cura e le attuali negazioni. In scena Jenny Mattaioli, Alessandro Marconcini, Chiara Morelli, Elia Pangaro. Dopo il debutto a Roma nello scorso maggio per “Futuro remoto” e la replica del San Rocco Festival, “Mohàbbat” è atteso a New York ap prestigioso La MaMa ETC, che coproduce insieme ad Astragali Teatro e La MaMa Umbria International.
Afshin Varjavandi inizia lo studio della danza a 14 anni, si avvicina da prima alla tecnica hip hop e agli stili urbani con alcuni tra i più grandi maestri internazionali tra cui Omid Ighani, Marisa Ragazzo, Dominique Lesdema, Bruce Ikhanij, Archie Burnett, Cristopher Huggins, Khosro Adibi e Baba Israel.
Il suo retaggio familiare muticulturale, insieme alla sua istintiva curiosità, lo hanno portato ad avvicinarsi alla danza e al movimento corporeo in tutte le sue forme. Nel 2007 crea la coreografia “Heim” con la quale è vincitore assoluto della Settimana Internazionale della Danza di Spoleto. Da allora è ospite dei più importanti Festival italiani tra i quali Amores di Bologna, Cross Roads di Firenze e Giffoni Film Festival. È autore di numerose importanti produzioni divenute famose in tutto il mondo.
Il San Rocco Festival, che insieme a DUNE – Arti Paesaggi Utopie fa parte del più vasto progetto Laboratorio Utopia, è organizzato da Accademia Mutamenti, con il contributo di Comune di Grosseto, Regione Toscana, Ministero della Cultura, Fondazione CR Firenze e Pro Loco di Marina di Grosseto e Principina a Mare.
Per informazioni:
388 5850722
Biglietti:
Ingresso 10 €, ridotti 8 € (under 25, over 65, soci Pro Loco Marina di Grosseto e Principina a Mare, soci Fondazione Grosseto Cultura);
Prevendita online: www.sanroccofestival.it