“Un nome che non è il mio” in prima tv assoluta
In occasione del Giorno della Memoria
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Diretto da Dario Piana, il corto è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Brunialti basato sulla vera storia dell’eroina polacca Irena Sendler e si avvale della voce narrante del giovane umanista Edoardo Prati e delle musiche originali di Paolo Jannacci. Per il suo grande valore di Servizio Pubblico, il cortometraggio ha ricevuto l’endorsement dell’organizzazione ebraica Benè Berith Roma e della Comunità Ebraica di Milano.
L’idea del cortometraggio, il cui tema centrale è la memoria, della durata di circa 13 minuti, è quella di inserire il cast di veri attori in un contesto di “realtà pittorica” in cui gli ambienti circostanti sono stati realizzati con disegni originali all’acquarello grazie alle illustrazioni di Michele Tranquillini. In un secondo momento, anche gli attori reali sono stati trattati in acquarello: “L’abbiamo fatto per ottenere un effetto pittorico generale unico e coinvolgente. Ho scelto di trattare l’animazione in modo più “artistico” per spaziare in una dimensione più poetica e innovativa, tramite una tecnica leggera come quella dell’acquerello, libera da vincoli”, spiega il regista Piana.
Il racconto prende il via nella Varsavia del 1939, quando il piccolo Janusz (Samuel Ventura) sale sul furgone dell’infermiera Irena (Debora Palmieri), lascia la mano della madre e vede i suoi genitori sparire all’orizzonte.