Un Concerto per Due - I pianoforti di Luca Buratto e di Davide Cabassi in un dialogo mozartiano con laVerdi diretta da Gaetano d’Espinosa Un Concerto per Due - I pianoforti di Luca Buratto e di Davide Cabassi in un dialogo mozartiano con laVerdi diretta da Gaetano d’Espinosa
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Un Concerto per Due – I pianoforti di Luca Buratto e di Davide Cabassi in un dialogo mozartiano con laVerdi diretta da Gaetano d’Espinosa

Un Concerto per Due - I pianoforti di Luca Buratto e di Davide Cabassi in un dialogo mozartiano con laVerdi diretta da Gaetano d’Espinosa Un Concerto per Due - I pianoforti di Luca Buratto e di Davide Cabassi in un dialogo mozartiano con laVerdi diretta da Gaetano d’EspinosaUn Concerto per Due è il titolo dell’appuntamento disponibile a partire da venerdì 19 marzo alle ore 21 sulla piattaforma streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org).

Viene eseguito il Concerto per 2 pianoforti n. 10 in Mi bemolle maggiore K. 365 di Wolfgang Amadeus Mozart, sotto la direzione del Maestro Gaetano d’Espinosa. I due solisti si conoscono bene, sono stati maestro e allievo, e adesso sono due colleghi e amici che si stimano. Si tratta di Davide Cabassi, che all’Auditorium di Milano quasi ci è cresciuto, suonando con laVerdi fin dai suoi primi concerti, e Luca Buratto, attuale Giovane Artista in Residenza all’Auditorium di Milano, la cui ultima apparizione “in presenza” con laVerdi lo ha visto solista nel Concerto in Sol di Maurice Ravel, registrando un clamoroso successo. Entrambi hanno studiato con la M. Edda Ponti, cosa che fa sì che Cabassi e Buratto rappresentino due generazioni pianistiche in una continuità interpretativa molto marcata.

A coronare questa comunione d’intenti, a dimostrare quest’affinità nel gusto musicale, una composizione per due pianoforti e orchestra che rappresenta quasi, come afferma Cabassi, “un brano scritto per un ‘super-pianoforte’”: la scrittura destinata ai due solisti è complementare, e li fa apparire come due alleati che mai cercano di prevalere l’uno sull’altro. Con le parole di Hermann Abert, autore di una biografia “punto di riferimento” per Mozart, “in questo concerto i due pianoforti dividono ogni loro melodia, variano uno la musica dell’altro, si interrompono vicendevolmente, all’occasione discutono gentilmente; il loro fraterno dialogo non è turbato da nessuna seria divergenza di opinione“. Gli effetti che si riscontrano, infatti, sono di tipo stereofonico, e pare quasi che un unico discorso musicale, anziché provenire da uno strumento solo, sia spazializzato su due strumenti, che si completano vicendevolmente.

L’ennesimo capolavoro di equilibrio formale del genio che fu Wolfgang Amadeus Mozart, con gli ingredienti perfetti per un’esecuzione che renda gloria alla sua magnifica scrittura cristallina: il talento pianistico di due solisti di grandissimo spessore, e la concertazione di un direttore d’orchestra di grande esperienza, Gaetano d’Espinosa.

Il concerto sarà preceduto da una conferenza introduttiva su Teams, alle ore 18, intitolata “I Pianoforti di Mozart”. Relatore Martino Tosi.

Per partecipare scrivere all’indirizzo mail “[email protected]”.

In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)

Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.

Biografie

Luca Buratto pianoforte

Vincitore dell’edizione 2015 dell’Honens International Piano Competition di Calgary, si distingue per le sue interpretazioni “ricche di finezza e di una fortissima immaginazione” (Musical America). Di lui si è parlato come di “un nome da seguire” (The Guardian) e di “un virtuoso fuori del comune” (The Telegraph). Il periodico International Piano ha definito “magistrale” il suo modo di suonare; le apprezzatissime interpretazioni che offre del prolifico compositore britannico Thomas Adès rivelano inoltre la versatilità di “un artista tanto illuminante quanto impavido” (ConcertoNet). Le recenti apparizioni includono recital solistici e concerti con orchestra in sedi prestigiose quali la Wigmore Hall, la Zankel Hall presso la Carnegie Hall, il Gilmore Festival Rising Stars di Kalamazoo, il Berlin Konzerthaus, il Teatro alla Scala di Milano, la Royal Festival Hall, la Roy Thompson Hall e la Victoria Concert Hall di Singapore. Da solista ha collaborato con direttori quali di Hans Graf, Karina Canellakis, Claus Peter Flor, Jader Bignamini, Thomas Søndergård, e con orchestre tra cui la London Philharmonic, la Calgary Philharmonic, la milanese La Verdi, la Toronto Symphony, la Magedburg Philarmonie e la Edmonton Symphony. A proprio agio sia da solista che in recital, ha partecipato a festival e a residencies quali “Progetto Martha Argerich” del Lugano Festival e Verbier Festival in Svizzera, al Busoni Festival in Italia, al Marlboro Music Festival e alla Music Academy of the West degli USA, all’Ottawa Chamber Music Festival e al Banff Centre in Canada. Le sue interpretazioni di Robert Schumann hanno catturato speciali elogi. In una recensione del suo CD: Schumann/Davidsbündlertänze, Humoreske & Blumenstück (Hyperion Records), Alex Baran, del periodico Wholenote Toronto, ha scritto: “Buratto suona con una tale convinzione da esser certo di aver restituito l’autentica voce di Schumann. È una connessione profonda che egli mantiene senza apparente fatica per l’intera durata della registrazione. Se potete, ascoltatelo dal vivo”. Crede nell’importanza della musica quale potente strumento in favore della giustizia sociale. Ha spesso suonato e collaborato in sostegno di organizzazioni non-profit quali il “Progetto DDD Onlus” a Milano, “The Red Pencil” e “Superhero Me” a Singapore, il progetto “BRAHMSaMILANO” e la “Primavera di Baggio”. Ha studiato con Davide Cabassi ed Edda Ponti. Ottenuto nel 2010 il diploma al Conservatorio di Milano, ha quindi ricevuto il titolo di Master dal Conservatorio di Bolzano. È stato Theo Lieven Scholar al Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano, sotto la guida di William Grant Naborè, ottenendo il Master of Advanced Studies. Fra gli altri successi si segnalano, nel 2012, il Terzo Premio e il Premio del pubblico nella International Robert Schumann Competition.

Davide Cabassi pianoforte

Davide Cabassi è top-prize winner con Van Cliburn International Piano Competition 2005. Dopo il debutto con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all’età di tredici anni ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane (tra le quali Munchner Philharmoniker, Orchestra Filarmonica della Scala, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Magdeburg Philhamoniker, Fort Worth SymphonyOrchestra Verdi Milano, Orchestra Romantique Parigi, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra della Radio Svizzera di Lugano) collaborando con direttori come Gustav Kuhn, James Conlon, Asher Fisch, Antonello Manacorda, David Coleman, Vladimir Delman, Marco Angius, Tito Ceccherini, Carlo Goldstein, Daniele Callegari, Ruben Jais, Massimo Zanetti, David Coleman, Mikhail Tatarnikov, Howard Griffiths, Johannes Wildner, Enrique Mazzola, Daniele Gatti, Kimbo Ishi-Ito, Helmut Rilling e numerosi altri. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane ed europee, in più di 35 Stati Americani, in Argentina, in Cina, in Giappone. E’ stato ospite di sale da concerto quali la Carnegie Hall a New York, Rachmaninoff Hall a Mosca, Gasteig a Monaco di Baviera, Mozarteum a Salisburgo, Louvre e Salle Gaveau a Parigi, Forbidden City Hall e NCPA a Pechino, Roque d’Antheron, Tiroler Festspiele Erl ecc. Nella primavera 2012 una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato ad esibirsi con etoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova e Massimo Murru. A Pechino e ad Atene ha suonato per Sylvie Guillem. Ha al suo attivo numerose registrazioni radiofoniche (Radio Tre, RadioPopolare, Radio Svizzera Italiana, Radio France, Classica Sky) e televisive (RAI UNO, RAI TRE): il canale tematico “Classica” gli ha dedicato uno speciale nella serie “Notevoli” e due trasmissioni monografiche all’interno di “Contrappunti”. E’ inoltre uno dei quattro giovani protagonisti del film “In the heart of Music” girato in occasione del Cliburn 2005, trasmesso da PBS in tutti gli Stati Uniti e distribuito in Europa dal network Artè. E’ molto attivo in campo discografico: dopo il suo esordio nel 2006 con l’album Dancing with the Orchestra, per Sony BMG (che ha ricevuto il premio della critica della rivista Classic Voice come miglior album d’esordio) ha pubblicato “Pictures” (Mussorgskij e Debussy) ed “Escaping” (Bach, Beethoven e Brahms) per Allegro Corporation – Portland, un album monografico su Soler e uno su Schumann (con il Concerto op. 54 diretto da G. Kuhn) per col-legno, la prima incisione non cubana delle Danze di Cervantes, un album dedicato a Clementi e uno a Beethoven-Cherubini per Concerto Classics. Con il quintetto Five Lines, da lui fondato a Bolzano, ha pubblicato per la rivista Amadeus i quintetti di Respighi e Martucci. Sono usciti nel 2012 un monografico su Janacek per Amadeus, la Petite Messe Solennelle di Rossini per Stradivarius e il suo esordio con DECCA, un album mozartiano che ha riscosso straordinario successo. Per il 2015 è uscito il primo disco di una serie, sempre per DECCA, dedicata alla Sonate di Beethoven. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano nella classe della Prof. Edda Ponti ha studiato per cinque anni, primo italiano ammesso, alla International Piano Foundation di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, K. U. Schnabel, L. Fleisher, D. Bashkirov, R. Tureck, A. Weissenberg, e molti altri. Insegna nei conservatori italiani dal 2003: i suoi studenti risultano regolarmente vincitori di grandi concorsi nazionali ed internazionali (Schumann a Zwickau, Cliburn, Epinal, Finale Ligure, Premio delle Arti, Montichiari, Gorizia, Piombino, Prima la Musica ecc). A settembre 2015 il suo allievo Luca Buratto è risultato vincitore dell’importantissimo concorso Honens di Calgary. E’ regolarmente invitato nelle giurie di concorsi internazionali, nonché a tenere masterclass in tutto il mondo (nel 2016 Minsk Conservatory, Texas Piano Academy e Japan National Teacher Association) E’ artist in residence del Tiroler Festspiele Erl, della stagione concertistica e dei corsi estivi Kawai a Ledro, ed è membro del Comitato Artistico del Concorso Internazionale Ferruccio Busoni, nonchè direttore artistico della stagione concertistica “Primavera di Baggio” da lui fondata con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini e “invadendo” gli spazi associativi, specie quelli riscattati dalle mafie. E’ membro fondatore della UPB.

Gaetano d’Espinosa direttore

È considerato uno dei direttori d’orchestra più promettenti della nuova generazione. Classe 1978, nato e cresciuto a Palermo, ha studiato violino con Mihal Spinei e composizione con Turi Belfiore. In seguito, si è perfezionato con Salvatore Accardo all’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Dal 2001 al 2008 è stato Konzertmeister della Staatskapelle di Dresda, con cui ha anche eseguito, in veste di solista, il suo Concerto per violino e orchestra d’archi con la direzione di Christian Arming.

A questo periodo risalgono il suo debutto come direttore d’orchestra alla Konzerthaus di Berlino e l´incontro determinante con Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e più tardi al Pacific Music Festival di Sapporo, in Giappone. Nel 2010 debutta con grande successo alla Semperoper di Dresda con La Traviata; dirige inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester e la Kremerata Baltica. È questo l’inizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a dirigere importanti formazioni, tra cui Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia Roma, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo, Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony, Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre de l’Ile de France, Symphonieorchester Basel, Bamberger Symphoniker. Ha diretto laVerdi al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011. Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni all’Opera di Graz, dirigendo Otello e Maria Stuarda; dirige poi concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan. Nel 2013 ha diretto Cavalleria Rusticana alle Terme di Caracalla, è stato protagonista di un tour di successo in Giappone per la seconda volta in carriera alla guida della NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Ha diretto Traviata, una nuova produzione di Norma al Teatro La Fenice di Venezia e Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma. Tra i suoi impegni sinfonici ricordiamo il ritorno all’Orchestra Sinfonica della RAI e il debutto con l’Orchestra Regionale della Toscana. Nelle Stagioni 2018/19 ritorna alla Sinfonia Varsovia, alla NHK di Tokio, all’Orchestra Sinfonica Siciliana, al Maggio Fiorentino. Dopo un grande successo alla Semperoper di Dresda con Nabucco nel 2019, inizia una frequente collaborazione con la l’opera di Dresda e la Staatskapelle. Proprio con questa formazione incide nel 2020 la prima assoluta di Cinque pezzi per orchestra da camera di Aribert Reimann, Le Nozze di Figaro e Rigoletto.

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