"Trenta Ore per la Vita 2020" torna in tv per aiutare concretamente tante mamme con la sclerosi multipla (SM) in 80 città italiane "Trenta Ore per la Vita 2020" torna in tv per aiutare concretamente tante mamme con la sclerosi multipla (SM) in 80 città italiane
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“Trenta Ore per la Vita 2020” torna in tv per aiutare concretamente tante mamme con la sclerosi multipla (SM) in 80 città italiane

"Trenta Ore per la Vita 2020" torna in tv per aiutare concretamente tante mamme con la sclerosi multipla (SM) in 80 città italiane "Trenta Ore per la Vita 2020" torna in tv per aiutare concretamente tante mamme con la sclerosi multipla (SM) in 80 città italianeOgni giorno in Italia 6 donne scoprono di avere la sclerosi multipla, sono perlopiù giovani donne o giovani mamme (tra i 20 e i 40 anni) e da quel momento la loro vita e quella dei loro figli viene stravolta completamente.

Si stima che in Italia le giovani donne con SM tra i 16 e i 44 anni siano 33.000: spesso mamme o future mamme che stanno affrontando o dovranno affrontare le numerose sfide che la SM comporta.

L’aiuto principale sul quale possono contare le donne con SM è, normalmente, quello offerto dai loro familiari conviventi: compagni, figli, fratelli e genitori che rappresentano nel 71,6% dei casi il solo supporto sul quale fare affidamento. Ma, anche quando ciò è possibile, l’aiuto familiare in molti casi non è sufficiente. Prima di tutto perché in questi casi è necessario disporre di un aiuto qualificato offerto da operatori professionali che conoscano bene le modalità con cui operare nell’ambito dell’assistenza alle persone con SM. Ma anche, purtroppo, per il fatto che nei casi più difficili, a volte, si assiste all’abbandono da parte dei familiari delle persone malate.

Oggi grazie al progetto di Trenta Ore per la Vita e AISM, finanziato con l’edizione 2019, le mamme possono contare su una rete di supporto in 50 città italiane. In più, quest’anno l’obiettivo di Trenta Ore per la Vita 2020 in collaborazione con AISM è quello di estendere questa rete di protezione e di assistenza per le mamme con SM in 80 città italiane.

La campagna 2020 di “Trenta Ore per la Vita” sarà ospitata dall’8 al 21 marzo su Sky e dal 23 al 29 marzo sulle reti Rai per proseguire, fino al 31 luglio 2020, con varie iniziative speciali sul territorio.

Una équipe composta da psicologi, consulenti legali, volontari e operatori professionali agevolerà le mamme con SM in tutte le azioni quotidiane e nella loro sfida contro la malattia, garantendo loro supporto psicologico, sostegno nelle attività quotidiane domiciliari; consulenza e orientamento professionale; consulenza legale; informazione e formazione sulla gestione dalla SM.

“Una mamma con la sclerosi multipla va sostenuta, interviene Lorella Cuccarini, socio fondatore e testimone dell’Associazione Trenta Ore per la Vita. “Grazie alla vostra generosità continueremo ad aiutare concretamente tante donne in 80 città italiane”.

“I bambini sono i primi a risentire della malattia della mamma – continua Rita dalla Chiesa, che quest’anno ci sostiene al fianco di Lorella Cuccarini – sviluppando stati di disagio talvolta gravi che, a loro volta, richiederebbero un sostegno che la mamma, da sola, non può dare. Grazie al progetto di Trenta Ore per la Vita, tutti insieme potremo migliorare la loro vita e quella dei loro figli”.

Infine, come da tradizione, Trenta Ore per la Vita sosterrà anche altre associazioni, la manifestazione contribuirà, infatti, alla realizzazione del progetto speciale, Progetto HOME, che ha come obiettivo il completamento della seconda casa di Pescara in collaborazione con l’Associazione AGBE e il proseguimento dei lavori del Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo (a Bari), per completare le prime due unità abitative e garantire ai piccoli malati di tumore e alle loro famiglie, costretti a lunghi viaggi per affrontare le terapie, la possibilità di soggiornare gratuitamente in un ambiente accogliente, vicino al centro di cura.

Una mamma con la SM va sostenuta. Con il tuo contributo ci aiuterai a sostenere concretamente tante donne in 80 città italiane.

Come donare

  • NUMERO SOLIDALE 45580 attivo dall’8 marzo al 29 marzo, per donare:

2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali.

5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa, TWT, Convergenze e PosteMobile.

5/10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, e Tiscali.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.trentaore.org

Con il progetto “Sclerosi multipla: Giovani mamme e bambini” si vogliono aiutare le giovani donne e le mamme con SM, estendendo a 80 città italiane un programma di protezione rivolto ai casi più gravi che non trovano riscontro in determinati contesti territoriali, dove la rete dei servizi sociali e sanitari è carente.

Attraverso una équipe composta da psicologi, legali, professionisti e volontari, Trenta Ore per la Vita e AISM saranno al fianco delle giovani donne e delle mamme con una forma grave di SM, per garantire loro un’assistenza personalizzata e domiciliare in tutte le attività quotidiane e nella loro sfida contro la malattia.

La rete di protezione sarà attiva in 80 città italiane con 100 volontari qualificati nell’accoglienza, nell’orientamento e nell’informazione, 650 volontari impegnati nelle attività e servizi di supporto diretto, 40 donne con SM volontarie per il confronto alla pari e per lo scambio di esperienze, 70 psicologi formati in SM per l’attivazione di percorsi di supporto psicologico ed emotivo, 40 consulenti legali per la consulenza e il supporto in tema di tutela dei diritti soprattutto in ambito lavorativo e altri operatori professionali specifici in base alle esigenze individuate (es, terapisti occupazionali).

La rete di protezione garantirà:

  • supporto psicologico per le donne e per i loro bambini

  • sostegno nelle attività quotidiane domiciliari

  • consulenza e orientamento professionale (in particolare legale)

  • informazione, formazione sulla gestione dalla SM

  • confronto e condivisione alla pari

Si stima siano 12.000 le potenziali donne con SM (con figli) che potrebbero beneficiare del progetto.

Mentre potrebbero essere 10.000 le persone che indirettamente potranno trarre dei benefici dalla rete di protezione rivolta alle donne: ovvero tutta la rete famigliare e sociale attorno alle mamme: in particolare figli, partner/coniugi e altri famigliari.

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