Torna "Stand Up For Africa", arte e diritti umani
 | 

Torna “Stand Up For Africa”, arte e diritti umani

Giunge alla quarta edizione il progetto STAND UP FOR AFRICA, piattaforma di convergenza tra i linguaggi del contemporaneo e i diritti umani, che quest’anno prende il sottotitolo “Human Behavior arte per un comportamento umano”. Il tradizionale appuntamento autunnale è preceduto da un’importante anteprima presentata a luglio nell’ambito di Aspettando Naturalmente Pianoforte.Torna "Stand Up For Africa", arte e diritti umani

Con Human behavior si intendono le azioni che contraddistinguono l’essere umano, che lo fanno vivere in empatia con gli altri e con la natura, per il bene comune, per un’apertura della visione individuale a favore di una visione collettiva, altrimenti spinta verso il collasso da un asfittico dominio dell’ego.

Il progetto SUFA (Stand Up For Africa), fondato da Paolo Fabiani e Rossella del Sere, è sostenuto da una rete di soggetti pubblici e privati che ha come capofila l’Unione dei Comuni Montani  e l’Ecomuseo del Casentino, con il contributo della Regione Toscana – Toscanaincontemporanea, del Comune di Pratovecchio Stia, della Fondazione Giovanni Paolo II, di Borri SPA e dell’Associazione Pratoveteri, e il patrocinio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, la collaborazione del Museo dell’Arte della Lana di Stia, degli istituti scolastici, delle associazioni che operano a livello nazionale e internazionale nel volontariato e nell’accoglienza dei migranti.

Waiting a cura di Pietro Gaglianò, critico d’arte contemporanea, dal 16 al 21 luglio è l’elemento di spicco dell’anteprima estiva. Nei giorni di Aspettando Naturalmente Pianoforte, il sentimento del tempo diventa protagonista nelle esperienze proposte dalle artiste invitate.

Maria Morganti per 5 giorni officerà il mistero dell’arte nel suo farsi nel corso de L’appuntamento. Per cinque giorni, l’artista, forte di un lunga ricerca sulla pittura e sul colore, riconosciuta internazionalmente, si recherà alla Chiesa della Propositura di Pratovecchio dove una tela attende il suo lavoro. Il pubblico potrà assistere o potrà osservare l’opera nel tempo che intercorre tra due appuntamenti, incompiuta, in divenire, viva.

Cristina Kristal Rizzo, danzatrice performer, insieme a Enrico Malatesta, musicista, presenterà Khùn (notte in thailandese): una veglia, dalla sera del 20 alla mattina del 21 luglio, prenderà forma a HYmmo Art Lab a Pratovecchio. Quella di Rizzo e Malatesta è una performance di danza e musica contemporanea che si compie lungo il tempo e si nutre del coinvolgimento diretto del pubblico. In una sorta di bivacco, con tanto di materassini, sacchi a pelo e spaghettata notturna, gli spettatori si faranno testimoni e attori di uno straordinario dialogo tra corpo, suono e spazio.

Venerdì 19 luglio alle ore 18,30, Piazzetta della Torre a Pratovecchio, è in programma la consegna dello Stand Up For Africa Prize 2019, conferito al giovane fotografo ivoriano Mohamed Keita.

 

Ad agosto verranno realizzate videointerviste a chi sul territorio si dedica agli altri, a cura di Cesare Baccheschi, con una mostra itinerante sul tema della migrazione.

A settembre SUFA coinvolgerà giovani artisti, migranti e persone del luogo in due workshop, tenuti dagli artisti Filippo Berta e Cristina Kristal Rizzo. Le attività dei laboratori confluiranno nella restituzione in forma di mostra, a cura di Pietro Gaglianò, a HYmmo Art Lab (Pratovecchio).

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *