Torna lo spettacolo dal vivo al Teatro Massimo di Palermo con una delle opere più amate di Donizetti "Lucia di Lammermoor". Sul podio Roberto Abbado Torna lo spettacolo dal vivo al Teatro Massimo di Palermo con una delle opere più amate di Donizetti "Lucia di Lammermoor". Sul podio Roberto Abbado
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Torna lo spettacolo dal vivo al Teatro Massimo di Palermo con una delle opere più amate di Donizetti “Lucia di Lammermoor”. Sul podio Roberto Abbado

Torna lo spettacolo dal vivo al Teatro Massimo di Palermo con una delle opere più amate di Donizetti "Lucia di Lammermoor". Sul podio Roberto Abbado Torna lo spettacolo dal vivo al Teatro Massimo di Palermo con una delle opere più amate di Donizetti "Lucia di Lammermoor". Sul podio Roberto AbbadoSabato 22 maggio alle 18.30, con Lucia di Lammermoor in forma semiscenica e integrale, il Massimo di Palermo riapre al pubblico le porte del Teatro per rivivere il piacere e la magia dello spettacolo dal vivo. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo il Maestro Roberto Abbado, Maestro del Coro Ciro Visco.

Lucia al Teatro Massimo è stata interpretata da grandissime cantanti: per ricordarne solo alcune, Toti Dal Monte, Joan Sutherland in una memorabile edizione con la regia di Zeffirelli, Renato Scotto, Mariella Devia; a questo elenco si aggiunge ora la giovane promessa catalana del belcanto Sara Blanch (Lucia), per la prima volta al Teatro Massimo, primo di una serie di impegni che la vedranno impegnata in altri grandi ruoli sui più importanti palcoscenici della lirica. Per il debutto palermitano non poteva avere miglior cast: a sostenerla infatti, oltre a Roberto Abbado sul podio, ci saranno due affermatissimi interpreti del repertorio belcantistico, il tenore Celso Albelo (Edgardo di Ravenswood), che torna a Palermo con un grande ruolo del belcanto dopo l’eccezionale successo de I puritani di Bellini di tre anni fa, e Michele Pertusi (Raimondo Bidebent), che qualche mese fa sempre al Teatro Massimo è stato Silva per l’Ernani di Verdi in streaming (ancora disponibile sul canale YouTube del Teatro). Un ritorno a Palermo anche per il baritono Ernesto Petti (Lord Enrico Ashton), che nella scorsa stagione estiva era stato Alfio in Cavalleria rusticana al Teatro di Verdura con Roberto Alagna e Aleksandra Kurzak. Con loro David Astorga (Arturo), Matteo Mezzaro (Normanno) Natalia Gavrilan (Alisa). Alla Glass harmonica Sascha Reckert.
La mise en espace è di Ludovico Rajata, i costumi di William Orlandi che con Rajata cura anche il progetto visivo; l’animazione digitale di Fabiola Nicolettile luci di Fiammetta Baldiserri. Maestro del Coro, Ciro Visco.
L’opera, composta da Donizetti nel 1835, su libretto di Salvatore Cammarano, è uno dei capolavori del romanticismo musicale ottocentesco, ancora oggi tra le opere più amate e rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Ed è anche uno dei titoli per cui il Maestro Abbado è stato più apprezzato e che ha diretto nei più importanti teatri tra cui il Metropolitan di New York e il Théâtre des Champs Elysées di Parigi.

Il soggetto di Lucia di Lammermoor è tratto dal romanzo storico di Walter Scott, The bride of Lammermoor. Protagonisti dell’opera, ambientata in Scozia, sono Edgardo e Lucia che malgrado l’odio profondo che separa i rispettivi casati, si amano e si promettono amore eterno. Ma Edgardo ed Enrico, fratello di Lucia, sono nemici giurati per questioni politiche e lotte di potere legate al possesso delle terre e del castello: Lucia verrà costretta dal fratello ad un matrimonio di convenienza con Arturo. L’epilogo non potrà che portare i due amanti verso un destino tragico: divisi in vita, anelano a ricongiungersi nella morte. Il duetto “Verranno a te sull’aure”, la scena della pazzia di Lucia, l’aria finale di Edgardo “Tu che a Dio spiegasti l’ale” sono solo alcune delle pagine più famose di quest’opera, immortalata anche da Flaubert in Madame Bovary.

Donizetti raccoglie le suggestioni sonore del romanzo e le trasforma in una drammaturgia musicale  che, a partire dalla scelta degli strumenti, ricrea le atmosfere di Walter Scott grazie al suono dei corni, dell’arpa, e soprattutto, nella celeberrima scena della pazzia, grazie al duetto di Lucia con la glass harmonica, uno strumento formato da calici di cristallo e canne di vetro che produce suoni eterei e diafani che evocano la fragilità e l’infelicità della protagonista.

La durata dello spettacolo è di 2h e 55′, così suddivise: Prima parte 1h e 25′, intervallo 30′, Seconda parte 1h.
L’accesso in Teatro sarà sempre regolato dalle norme di distanziamento. Sul sito www.teatromassimo.it e in biglietteria è disponibile il regolamento dello spettacolo aggiornato.

Come di consueto si potrà assistere all’opera anche in diretta streaming, sulla WebTv del Teatro www.teatromassimo.it e dell’ANFOLS e sul canale YouTube della Fondazione con il coordinamento di Gery Palazzotto e la regia televisiva di Antonio Di Giovanni.

Biglietti: da 45 a 10 euro. Prevendite al botteghino del Teatro Massimo e on-line su ticketone.it
Sarà possibile pagare i biglietti anche con i voucher degli spettacoli non goduti a causa della chiusura per la pandemia della stagione 2020. Botteghino: da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 15.30 e nei giorni di spettacolo a partire da due ore prima dell’inizio. [email protected] 091 6053580. Il Call center è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.00 per info e acquisto telefonico: Tel. 091 8486000.

22 maggio ore 18.30
Sala Grande
LUCIA DI LAMMERMOOR
in forma semiscenica
Dramma tragico in due parti e tre atti
Libretto di Salvatore Cammarano
Musica di Gaetano Donizetti

Direttore Roberto Abbado
Mise en espace Ludovico Rajata
Costumi William Orlandi
Progetto visivo William Orlandi e Ludovico Rajata
Animazione digitale Fabiola Nicoletti
Luci Fiammetta Baldiserri
Maestro del Coro Ciro Visco

Personaggi e interpreti
Lord Enrico Ashton Ernesto Petti
Lucia Sara Blanch
Edgardo di Ravenswood Celso Albelo
Raimondo Bidebent Michele Pertusi
Arturo David Astorga
Normanno Matteo Mezzaro
Alisa Natalia Gavrilan

Glass harmonica Sascha Reckert 
Orchestra e Coro del Teatro Massimo

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