Torna il Festival Organistico nei luoghi sacri di Terra di Lavoro Torna il Festival Organistico nei luoghi sacri di Terra di Lavoro
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Torna il Festival Organistico nei luoghi sacri di Terra di Lavoro

Torna il Festival Organistico nei luoghi sacri di Terra di Lavoro Torna il Festival Organistico nei luoghi sacri di Terra di LavoroDal 23 aprile al 18 giugno 2023 ritorna il Festival Organistico in Terra di Lavoro a cura dell’associazione “Anna Jervolino” e degli Amici dell’Organo di Pietramelara. Cinque i concerti in programma tra la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Vairano Patenora, la Chiesa dei SS. Marcello e Michele di Sepicciano di Piedimonte Matese e il Santuario dell’Addolorata (già Chiesa della SS. Annunziata) di Alvignano.

L’apertura di questa nuova edizione del Festival, domenica 23 aprile (ore 20) presso la Chiesa dei SS. Cosma & Damiano di Vairano, è affidata a Mauro Castaldo, docente di organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Benevento e concertista di lungo corso. L’organista eseguirà musiche di Bach, Corrette e Stanley.

Il Festival prosegue sabato 6 maggio (ore 20) presso la Chiesa dei SS. Marcello e Michele di Sepicciano di Piedimonte Matese, con l’organista Vincenzo Di Ianni, che si cimenterà in brani di Schneider, Mozart, Bach, Walther, Corrette, Fauré e Bélier.

La manifestazione prevede quindi un dittico di concerti presso il Santuario dell’Addolorata di Alvignano (sabato 27 maggio, ore 20) e la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Vairano (domenica 28 maggio, ore 20) a cura di Gianfranco Nicoletti, affermato organista, già direttore del Conservatorio di Messina e titolare di organo presso tale istituzione.

Il gran finale del Festival Organistico 2023 è invece affidato a Michele D’Agostino, organista titolare dell’Abbazia di Montecassino, che domenica 18 giugno (ore 20), sempre presso la Chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Vairano proporrà brani di Bach, Mendelssohn, PerosiFranck, Widor e Bedard.

Tutti i concerti sono ad ingresso libero ed inizieranno alle ore 20. Il Festival è sostenuto dal Ministero della Cultura (MiC) e dalla Regione Campania e si avvale della collaborazione delle amministrazioni comunali di Vairano Patenora, Alvignano, Piedimonte Matese e dell’Archeoclub di Alvignano.

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