Torna il Festival del Cinema D'Idea - Women's Film Festival. Madrina: Lidia Vitale In attesa della 5a Edizione del Festival Cinema d’Idea – International Women’s Film Festival, che si svolgerà a Roma a settembre con la cerimonia di Premiazione, arrivano tre giornate di eventi speciali. Si parte martedì 13 luglio presso Il Cantiere (Via Gustavo Modena, 92) nel cuore di Trastevere, con la proiezione alle ore 21.30 dell’opera prima della regista libanese Noor Gharzeddine Are you Glad I’m Here? (2018). A seguire, alle ore 23.00, si terrà la proiezione in anteprima del documentario iraniano Gracefully di Arash Es’Haghi/ Tala Azadravesh (2019), presentato da Parisa Nazari. La serata sarà anticipata alle ore 21.00 dalla presentazione del Festival alla presenza della madrina, l’attrice e regista Lidia Vitale e della Presidente di Giuria, l’attrice, regista e pittrice Rosa Pianeta (che sarà presente anche agli appuntamenti del 14 e del 20 luglio). Mercoledì 14 luglio alle 21.30 si terrà la proiezione in anteprima dell’opera prima di Natalija Avramovic Spring Poem (2021); alle 23.00, invece toccherà al documentario (sempre in anteprima) di Megan Jones Six Angry Women (2021). Martedì 20 luglio, poi, si proseguirà sempre alle ore 21.30 con la presentazione del lavoro teatrale scritto da Dacia Maraini dal titolo “Figlio, figlio amato” un intenso monologo scritto per ed interpretato da Liliana Paganini. Seguirà alle 21.45 la proiezione di Desrances di Apolline Traorè (2019); la serata si concluderà con la visione del documentario In the image of God (2020) di Bianca Rondolino. Il Festival Cinema d’Idea, realizzato dall’associazione culturale La Tribù dell’Arte, vuole essere una vetrina ed un punto d’incontro per il talento ed il lavoro femminile, combattendo la scarsa presenza del punto di vista femminile, troppo spesso completamente assente. Per questo il Festival – diretto dalla regista e autrice Patrizia Fregonese de Filippo, vicepresidente dell’Associazione – ogni anno si batte per delle reali “pari opportunità”, portando all’attenzione del pubblico numerosi film diretti da donne provenienti da tutto il mondo, con uno special Focus sull’Iran. NOTE PATRIZIA FREGONESE DE FILIPPO: "Cinema d'iDEA non è una semplice rivendicazione di genere, ma sostiene una battaglia culturale per dare più spazio al talento femminile. Il cinema ha un’importanza strategica nella formazione e nell’eliminazione degli stereotipi di genere: la persistenza di questi stereotipi è una delle cause principali della disuguaglianza. Per riempire quel vuoto e per raggiungere delle reali ‘pari opportunità’, il Festival è sicuramente un punto di partenza fondamentale per l'educazione all'immagine, ridisegnando un nuovo immaginario femminile, necessario per una diversificazione della cultura cinematografica (e non solo). Quando vedo i volti felici delle registe che hanno partecipato al Festival anche senza vincere, mi rendo conto che stiamo dando a noi donne un'opportunità per esprimere un talento troppo spesso ostacolato, non condiviso, per antichi preconcetti che ci vogliono divise, invidiose, litigiose. Noi vogliamo lottare per abbattere questi muri e pregiudizi, per una società migliore e più equilibrata". (Patrizia Fregonese de Filippo) SINOSSI DEI FILM: ARE YOU GLAD I’M HERE? di Noor Gharzeddine (2018, Libano) Nadine è una casalinga devota o, per meglio dire, sottomessa al marito e con un figlio. Un giorno, stringe amicizia con Kristen, la vicina di casa, una giovane insegnante americana da poco stabilitasi in Libano. La visione occidentale di Kristen sconvolge la vita ordinata di Nadine e, una notte, le due donne diventano complici accidentali di un crimine. Riusciranno a tenerlo nascosto? GRACEFULLY di Arash Es’Haghi (2019, Iran) E se un uomo in Iran volesse danzare o essere come una donna? Questa è la storia di un uomo innamorato della danza, che ha ballato per anni come una donna, e della sua famiglia. DESRANCES di Apolline Traorè (2019, Burkina Faso) Dopo il brutale massacro della famiglia, Francis Desrances lascia Haiti e si trasferisce ad Abidjain, in Costa D’Avorio. Ha una moglie e una figlia di 12 anni e aspetta con impazienza la nascita di un figlio maschio. Mentre Aissey sta per partorire, scoppia la guerra civile e l’orrore potrebbe ripetersi. Quando tutto sembra perduto, Francis scoprirà finalmente il valore ed il coraggio inaspettato di sua figlia, degna erede dei Desrances… SPRING POEM di Natalija Avramovic (2021, Serbia) Petra, giovane mamma single, dopo il divorzio e la morte di suo padre, cerca di barcamenarsi come può nel tentativo di vivere la sua vita, a dispetto di quello che pensano gli altri e sempre in cerca dell’uomo giusto… SIX ANGRY WOMEN Di Megan Gones (2021, Nuova Zelanda) La storia vera e bizzarra di una delle azioni femministe più dirette e sensazionali che siano mai state fatte al mondo. Tutto questo è successo in Nuova Zelanda. IN THE IMAGE OF GOD Di Bianca Rondolino (2020, Italia) Al rabbino Levi, quarta generazione ad esser nato intersessuale (ermafrodita) fu affibbiato il genere femminile alla nascita. Cresce perciò sentendosi malato e difettoso finchè scopre finalmente che può essere se stesso. Il film racconta la storia delle sue lotte e transizioni, culminate oggi in una vita da Leader religioso e attivista LGBQTI+ che vive felicemente a Los Angeles con sua moglie.
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Torna il Festival del Cinema D’Idea – Women’s Film Festival. Madrina: Lidia Vitale

Torna il Festival del Cinema D'Idea - Women's Film Festival. Madrina: Lidia Vitale In attesa della 5a Edizione del Festival Cinema d’Idea – International Women’s Film Festival, che si svolgerà a Roma a settembre con la cerimonia di Premiazione, arrivano tre giornate di eventi speciali. Si parte martedì 13 luglio presso Il Cantiere (Via Gustavo Modena, 92) nel cuore di Trastevere, con la proiezione alle ore 21.30 dell’opera prima della regista libanese Noor Gharzeddine Are you Glad I’m Here? (2018).  A seguire, alle ore 23.00, si terrà la proiezione in anteprima del documentario iraniano Gracefully di Arash Es’Haghi/ Tala Azadravesh (2019), presentato da Parisa Nazari.  La serata sarà anticipata alle ore 21.00 dalla presentazione del Festival alla presenza della madrina, l’attrice e regista Lidia Vitale e della Presidente di Giuria, l’attrice, regista e pittrice Rosa Pianeta (che sarà presente anche agli appuntamenti del 14 e del 20 luglio).  Mercoledì 14 luglio alle 21.30 si terrà la proiezione in anteprima dell’opera prima di Natalija Avramovic Spring Poem (2021); alle 23.00, invece toccherà al documentario (sempre in anteprima) di Megan Jones Six Angry Women (2021).  Martedì 20 luglio, poi, si proseguirà sempre alle ore 21.30 con la presentazione del lavoro teatrale scritto da Dacia Maraini dal titolo “Figlio, figlio amato” un intenso monologo scritto per ed interpretato da Liliana Paganini.  Seguirà alle 21.45 la proiezione di Desrances di Apolline Traorè (2019); la serata si concluderà con la visione del documentario In the image of God (2020) di Bianca Rondolino.   Il Festival Cinema d’Idea, realizzato dall’associazione culturale La Tribù dell’Arte, vuole essere una vetrina ed un punto d’incontro per il talento ed il lavoro femminile, combattendo la scarsa presenza del punto di vista femminile, troppo spesso completamente assente.  Per questo il Festival – diretto dalla regista e autrice Patrizia Fregonese de Filippo, vicepresidente dell’Associazione – ogni anno si batte per delle reali “pari opportunità”, portando all’attenzione del pubblico numerosi film diretti da donne provenienti da tutto il mondo, con uno special Focus sull’Iran.     NOTE PATRIZIA FREGONESE DE FILIPPO:  "Cinema d'iDEA non è una semplice rivendicazione di genere, ma sostiene una battaglia culturale per dare più spazio al talento femminile. Il cinema ha un’importanza strategica nella formazione e nell’eliminazione degli stereotipi di genere: la persistenza di questi stereotipi è una delle cause principali della disuguaglianza. Per riempire quel vuoto e per raggiungere delle reali ‘pari opportunità’, il Festival è sicuramente un punto di partenza fondamentale per l'educazione all'immagine, ridisegnando un nuovo immaginario femminile, necessario per una diversificazione della cultura cinematografica (e non solo).  Quando vedo i volti felici delle registe che hanno partecipato al Festival anche senza vincere, mi rendo conto che stiamo dando a noi donne un'opportunità per esprimere un talento troppo spesso ostacolato, non condiviso, per antichi preconcetti che ci vogliono divise, invidiose, litigiose. Noi vogliamo lottare per abbattere questi muri e pregiudizi, per una società migliore e più equilibrata".   (Patrizia Fregonese de Filippo)        SINOSSI DEI FILM:   ARE YOU GLAD I’M HERE?  di Noor Gharzeddine (2018, Libano)  Nadine è una casalinga devota o, per meglio dire, sottomessa al marito e con un figlio. Un giorno, stringe amicizia con Kristen, la vicina di casa, una giovane insegnante americana da poco stabilitasi in Libano. La visione occidentale di Kristen sconvolge la vita ordinata di Nadine e, una notte, le due donne diventano complici accidentali di un crimine. Riusciranno a tenerlo nascosto?     GRACEFULLY  di Arash Es’Haghi (2019, Iran)  E se un uomo in Iran volesse danzare o essere come una donna? Questa è la storia di un uomo innamorato della danza, che ha ballato per anni come una donna, e della sua famiglia.     DESRANCES  di Apolline Traorè (2019, Burkina Faso)  Dopo il brutale massacro della famiglia, Francis Desrances lascia Haiti e si trasferisce ad Abidjain, in Costa D’Avorio. Ha una moglie e una figlia di 12 anni e aspetta con impazienza la nascita di un figlio maschio. Mentre Aissey sta per partorire, scoppia la guerra civile e l’orrore potrebbe ripetersi. Quando tutto sembra perduto, Francis scoprirà finalmente il valore ed il coraggio inaspettato di sua figlia, degna erede dei Desrances…     SPRING POEM  di Natalija Avramovic (2021, Serbia)  Petra, giovane mamma single, dopo il divorzio e la morte di suo padre, cerca di barcamenarsi come può nel tentativo di vivere la sua vita, a dispetto di quello che pensano gli altri e sempre in cerca dell’uomo giusto…     SIX ANGRY WOMEN  Di Megan Gones (2021, Nuova Zelanda)  La storia vera e bizzarra di una delle azioni femministe più dirette e sensazionali che siano mai state fatte al mondo. Tutto questo è successo in Nuova Zelanda.     IN THE IMAGE OF GOD  Di Bianca Rondolino (2020, Italia)  Al rabbino Levi, quarta generazione ad esser nato intersessuale (ermafrodita) fu affibbiato il genere femminile alla nascita. Cresce perciò sentendosi malato e difettoso finchè scopre finalmente che può essere se stesso. Il film racconta la storia delle sue lotte e transizioni, culminate oggi in una vita da Leader religioso e attivista LGBQTI+ che vive felicemente a Los Angeles con sua moglie. In attesa della 5a Edizione del Festival Cinema d’Idea – International Women’s Film Festival, che si svolgerà a Roma a settembre con la cerimonia di Premiazione, arrivano tre giornate di eventi speciali. Si parte martedì 13 luglio presso Il Cantiere (Via Gustavo Modena, 92) nel cuore di Trastevere, con la proiezione alle ore 21.30 dell’opera prima della regista libanese Noor Gharzeddine Are you Glad I’m Here? (2018).

A seguire, alle ore 23.00, si terrà la proiezione in anteprima del documentario iraniano Gracefully di Arash Es’Haghi/ Tala Azadravesh (2019), presentato da Parisa Nazari.

La serata sarà anticipata alle ore 21.00 dalla presentazione del Festival alla presenza della madrina, l’attrice e regista Lidia Vitale e della Presidente di Giuria, l’attrice, regista e pittrice Rosa Pianeta (che sarà presente anche agli appuntamenti del 14 e del 20 luglio).

Mercoledì 14 luglio alle 21.30 si terrà la proiezione in anteprima dell’opera prima di Natalija Avramovic Spring Poem (2021); alle 23.00, invece toccherà al documentario (sempre in anteprima) di Megan Jones Six Angry Women (2021).

Martedì 20 luglio, poi, si proseguirà sempre alle ore 21.30 con la presentazione del lavoro teatrale scritto da Dacia Maraini dal titolo “Figlio, figlio amato” un intenso monologo scritto per ed interpretato da Liliana Paganini.

Seguirà alle 21.45 la proiezione di Desrances di Apolline Traorè (2019); la serata si concluderà con la visione del documentario In the image of God (2020) di Bianca Rondolino.

Il Festival Cinema d’Idea, realizzato dall’associazione culturale La Tribù dell’Arte, vuole essere una vetrina ed un punto d’incontro per il talento ed il lavoro femminile, combattendo la scarsa presenza del punto di vista femminile, troppo spesso completamente assente.

Per questo il Festival – diretto dalla regista e autrice Patrizia Fregonese de Filippo, vicepresidente dell’Associazione – ogni anno si batte per delle reali “pari opportunità”, portando all’attenzione del pubblico numerosi film diretti da donne provenienti da tutto il mondo, con uno special Focus sull’Iran.

Cinema d’iDEA non è una semplice rivendicazione di genere, ma sostiene una battaglia culturale per dare più spazio al talento femminile. Il cinema ha un’importanza strategica nella formazione e nell’eliminazione degli stereotipi di genere: la persistenza di questi stereotipi è una delle cause principali della disuguaglianza. Per riempire quel vuoto e per raggiungere delle reali ‘pari opportunità’, il Festival è sicuramente un punto di partenza fondamentale per l’educazione all’immagine, ridisegnando un nuovo immaginario femminile, necessario per una diversificazione della cultura cinematografica (e non solo).

Quando vedo i volti felici delle registe che hanno partecipato al Festival anche senza vincere, mi rendo conto che stiamo dando a noi donne un’opportunità per esprimere un talento troppo spesso ostacolato, non condiviso, per antichi preconcetti che ci vogliono divise, invidiose, litigiose. Noi vogliamo lottare per abbattere questi muri e pregiudizi, per una società migliore e più equilibrata“.

(Patrizia Fregonese de Filippo)

I FILM:

ARE YOU GLAD I’M HERE?

di Noor Gharzeddine (2018, Libano)

Nadine è una casalinga devota o, per meglio dire, sottomessa al marito e con un figlio. Un giorno, stringe amicizia con Kristen, la vicina di casa, una giovane insegnante americana da poco stabilitasi in Libano. La visione occidentale di Kristen sconvolge la vita ordinata di Nadine e, una notte, le due donne diventano complici accidentali di un crimine. Riusciranno a tenerlo nascosto?

GRACEFULLY

di Arash Es’Haghi (2019, Iran)

E se un uomo in Iran volesse danzare o essere come una donna? Questa è la storia di un uomo innamorato della danza, che ha ballato per anni come una donna, e della sua famiglia.

DESRANCES

di Apolline Traorè (2019, Burkina Faso)

Dopo il brutale massacro della famiglia, Francis Desrances lascia Haiti e si trasferisce ad Abidjain, in Costa D’Avorio. Ha una moglie e una figlia di 12 anni e aspetta con impazienza la nascita di un figlio maschio. Mentre Aissey sta per partorire, scoppia la guerra civile e l’orrore potrebbe ripetersi. Quando tutto sembra perduto, Francis scoprirà finalmente il valore ed il coraggio inaspettato di sua figlia, degna erede dei Desrances…

SPRING POEM

di Natalija Avramovic (2021, Serbia)

Petra, giovane mamma single, dopo il divorzio e la morte di suo padre, cerca di barcamenarsi come può nel tentativo di vivere la sua vita, a dispetto di quello che pensano gli altri e sempre in cerca dell’uomo giusto…

SIX ANGRY WOMEN

Di Megan Gones (2021, Nuova Zelanda)

La storia vera e bizzarra di una delle azioni femministe più dirette e sensazionali che siano mai state fatte al mondo. Tutto questo è successo in Nuova Zelanda.

IN THE IMAGE OF GOD

Di Bianca Rondolino (2020, Italia)

Al rabbino Levi, quarta generazione ad esser nato intersessuale (ermafrodita) fu affibbiato il genere femminile alla nascita. Cresce perciò sentendosi malato e difettoso finchè scopre finalmente che può essere se stesso. Il film racconta la storia delle sue lotte e transizioni, culminate oggi in una vita da Leader religioso e attivista LGBQTI+ che vive felicemente a Los Angeles con sua moglie.

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