Torna a Roma INTERAZIONI FESTIVAL, la IV edizione
Roma si prepara ad accogliere, dal 22 settembre al 6 ottobre, la quarta edizione di “Interazioni Festival”, un viaggio immersivo nel panorama artistico multidisciplinare contemporaneo, orchestrato dalla sapiente direzione artistica di Salvo Lombardo e promosso da Chiasma, in co-produzione con ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, Orbita | Spellbound – Centro di Produzione Nazionale della Danza e in collaborazione con Largo Venue, Centrale Preneste e Libreria Griot.
Un “luogo intermedio” tra passato e futuro
Il filo rosso che attraversa questa edizione, intitolata “Flashback – Flashforward”, è un invito a esplorare un territorio di confine tra il ricordo e la premonizione, tra le macerie del passato e i tumulti del presente, per scorgere, attraverso una sottile fessura, bagliori di un futuro desiderato.
Come suggerisce lo stesso Lombardo: “il Flashback è un riportare a galla eventi, immagini, memorie, azioni, che si sono svolti in un momento precedente rispetto al presente della “storia”; il Flashforward costituisce il processo inverso, la prolessi o anticipazione di un tempo a venire, di eventi, immagini, memorie non ancora emerse rispetto al presente. Ed è tra le macerie del già accaduto e tumulti del tempo attuale che si apre una fessura dalla quale scorgere accenni di un tempo a venire: il tempo del desiderio.”
Un caleidoscopio di linguaggi e sguardi
Oltre 30 eventi, tra spettacoli di teatro, danza, musica e performance, talk e installazioni, animeranno la scena romana, ospitando 31 artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, in un dialogo costante tra linguaggi e sguardi differenti. Un’occasione unica per immergersi in un’atmosfera vibrante e stimolante, dove il confine tra spettatore e artista si fa labile, lasciando spazio all’interazione e alla condivisione.
Un viaggio in due tappe
Il festival si sviluppa in due momenti distinti:
- Dal 22 al 26 settembre, il palcoscenico sarà il quadrante est della città, con Centrale Preneste e Largo Venue a fare da cornice a performance e installazioni.
- Dal 2 al 6 ottobre, l’azione si sposterà presso lo Spazio Rossellini, per un finale ricco di emozioni.
Un festival inclusivo e accessibile
“Interazioni Festival” si conferma un appuntamento imperdibile per chi desidera avvicinarsi alla scena artistica contemporanea in modo inclusivo e accessibile, grazie a un’offerta culturale di alto livello e a un’attenzione particolare alla formazione, con laboratori, seminari e workshop aperti al pubblico.
Un’occasione per riflettere sul presente
“Interazioni Festival” non è solo un’occasione per lasciarsi trasportare dalla bellezza e dalla potenza dell’arte, ma anche un invito a riflettere sul nostro tempo, sulle sue contraddizioni e sulle sue sfide. Come sottolinea Salvo Lombardo: “La proposta del festival è la risultante di un complesso campo di forze orientato ad amplificare domande, interrogativi, critiche e problemi del nostro tempo che dalla sfera del linguaggio irrompono in quella del pensiero e dell’azione politica.”
Un programma ricco di spunti
Il programma di “Interazioni Festival” 2024 è un vero e proprio caleidoscopio di proposte artistiche, capaci di coinvolgere e stimolare la riflessione.
Tra gli eventi da non perdere:
- “Hijra”, la performance di Saif ur Rehman Raja (22 settembre, Largo Venue), un racconto autobiografico che affronta il tema dell’identità e dell’integrazione.
- “Wow Wide Web”, la performance di Michela Depretis (22 settembre, Largo Venue), un’esplorazione del potere trasformativo della relazione attraverso la danza, il suono e l’ipnosi.
- “Ricevimento”, la piattaforma curata da Fabritia D’Intino, Daria Greco e Marta Olivieri (23 e 24 settembre, Centrale Preneste), un’occasione di incontro e di confronto sul tema della formazione.
- “Spintə”, la performance di Claudio Larena (23 settembre, Centrale Preneste), una riflessione sull’ambiguità del gesto della spinta.
- “Invisible Piece”, la performance di Cristina Kristal Rizzo (24 settembre, Centrale Preneste), una rilettura contemporanea de “La Morte del Cigno” di Anna Pavlova.
- “Daughters”, la performance site-specific di Teodora Grano (24 settembre, Largo Venue), un racconto di legami familiari che vanno oltre la biologia.
- “The Waterproofed Artist”, la performance di Youness Atbane (25 settembre, Centrale Preneste), uno scenario apocalittico ambientato nella Venezia del 2048.
- “Moftarak”, la performance di danza di Moad Haddadi (25 settembre, Centrale Preneste), un viaggio alla ricerca del proprio posto nel mondo.
- “Umlaut”, la performance di Vincent Giampino (26 settembre, Centrale Preneste), un’esplorazione del corpo come entità in continua trasformazione.
- “Graziosissimo”, la performance di Laura Gazzani (26 settembre, Centrale Preneste), un’indagine sul gesto codificato della danza classica.
- “Jeplane”, la performance di Aurelio Virgilio (3 ottobre, Spazio Rossellini), una riflessione sul paesaggio interiore.
- “KERN”, la performance di Daria Greco (3 ottobre, Spazio Rossellini), un’esplorazione del movimento attraverso l’improvvisazione.
- “Come sopravvivere in caso di danni permanenti”, la performance di Francesca Santamaria (3 ottobre, Spazio Rossellini), un’indagine sul dolore fisico ed emotivo post-trauma.
- “Dreams about Dyng”, la performance di Lucrezia Palandri e Marta Capaccioli (4 ottobre, Spazio Rossellini), una riflessione sulla morte e sul lutto.
- “Hide”, la performance di Edoardo Mozzanega (4 ottobre, Spazio Rossellini), un’esplorazione della “notte buia dell’anima”.
- “Dove hanno tremato le placche”, la performance di Valerie Tameu (5 ottobre, Spazio Rossellini), un’indagine sulla relazione tra il corpo e l’archivio.
- “Coniugazioni”, la performance del compositore Alessandro Bosetti (5 ottobre, Spazio Rossellini), un’esperienza sinestetica che unisce musica e linguaggio.
- “Genoma scenico”, la performance interattiva di Nicola Galli (6 ottobre, Spazio Rossellini), un’esplorazione dell’unicità di ogni individuo.
- “Hit”, la performance di Parini Secondo (6 ottobre, Spazio Rossellini), un progetto coreografico e musicale sul salto della corda.
Un’esperienza da non perdere
“Interazioni Festival” 2024 si preannuncia come un’esperienza imperdibile per chi desidera immergersi nel cuore pulsante della scena artistica contemporanea, lasciandosi trasportare da un turbinio di emozioni, suggestioni e riflessioni.
Conclusioni
“Interazioni Festival” è molto più di un semplice festival: è un’esperienza immersiva nel panorama artistico contemporaneo, un’occasione di incontro e di confronto, un invito a riflettere sul nostro tempo e a immaginare il futuro. Un appuntamento da non perdere per chi desidera vivere l’arte in modo attivo e partecipativo.