TOPI: Uno sguardo a 20 anni dal G8 di Genova TOPI: Uno sguardo a 20 anni dal G8 di Genova
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TOPI: Uno sguardo a 20 anni dal G8 di Genova

TOPI: Uno sguardo a 20 anni dal G8 di Genova TOPI: Uno sguardo a 20 anni dal G8 di GenovaVent’anni possono sembrare un tempo infinito o un battito di ciglia, a seconda di come li si guarda. Il G8 di Genova del luglio 2001, con le sue immagini di violenza e repressione, è una di quelle pagine nere della storia recente italiana che sembrano al tempo stesso lontane e ancora brucianti. Vent’anni dopo, l’opera teatrale “TOPI”, prodotta dalla compagnia Usine Baug, non si limita a rievocare quei tragici giorni: li disseziona, li ingrandisce, li amalgama con una narrazione visionaria fatta di realtà e finzione, per ricordare che certe ferite non si rimarginano mai davvero, anche se ben nascoste.

Con la regia e drammaturgia di Usine Baug e un cast di talenti quali Ermanno Pingitore, Stefano Rocco e Claudia Russo, “TOPI” ha già guadagnato il prestigioso Premio Scenario Periferie 2021 e il patrocinio di Amnesty International, a dimostrazione del suo impatto artistico e della profondità con cui affronta il tema.

Un racconto che mischia realtà e allegoria

Cosa sono i topi? Sono davvero piccoli animali che si aggirano per il palazzo del signor Canepa, il protagonista dello spettacolo, o sono qualcos’altro? La risposta, ovviamente, non è così lineare. Nella realtà dello spettacolo, i topi sono una metafora potente, un mezzo per raccontare un dramma collettivo e universale attraverso una lente individuale e surreale.

Sandro Canepa è un uomo comune, assorbito dalla propria quotidianità, talmente distante dagli eventi da ignorare quasi completamente ciò che accade attorno a lui, eppure anche lui non può sfuggire all’invasione dei topi. In questa narrazione, l’impossibilità di rappresentare fedelmente eventi di portata storica come il G8 si trasforma in una narrazione parallela: da una parte, i narratori ricostruiscono gli avvenimenti storici attraverso testimonianze, documenti e registrazioni audio; dall’altra, si innesta la finzione, la storia del signor Canepa e della sua battaglia contro i roditori invisibili.

La dualità tra verità e immaginazione non solo affianca due piani narrativi, ma invita anche il pubblico a riflettere. Chi rappresenta davvero Sandro Canepa? Un simbolo del potere che si nutre del silenzio e della distrazione? Una metafora delle nostre omissioni come cittadini? O più semplicemente un tramite per comprendere che la storia personale e quella collettiva sono legate da fili invisibili, ma indistruttibili?

Il G8 di Genova: una ferita ancora aperta

Luglio 2001. La città di Genova si prepara ad accogliere i leader mondiali per il G8, ma il clima festivo lascia presto spazio al caos. Migliaia di manifestanti si riversano nelle strade per esprimere dissenso contro la globalizzazione capitalista. Quel che accade nei giorni successivi è una repressione senza precedenti: scontri violenti, cariche della polizia, lacrimogeni, arresti indiscriminati. Ma ciò che colpisce di più è la brutalità con cui lo Stato ha reagito.

L’apice è raggiunto nella notte tra il 21 e il 22 luglio, quando la scuola Diaz, utilizzata come dormitorio dai manifestanti, viene trasformata in un teatro dell’orrore. Decine di persone vengono picchiate selvaggiamente dalla polizia, alcune rischiano la vita; quella notte, la democrazia stessa sembra essere sospesa sotto il peso dei manganelli.

E poi c’è la morte di Carlo Giuliani, giovane manifestante rimasto ucciso durante gli scontri. La sua morte è diventata un simbolo, ma anche una ferita insanabile che continua a interrogare l’Italia su quel che è accaduto e su ciò che avrebbe potuto essere evitato.

TOPI: una memoria collettiva tra parole e silenzi

A vent’anni di distanza, “TOPI” non si limita a raccontare il G8. Questo spettacolo teatrale si propone di penetrare nella complessità dell’evento e del suo impatto, per restituirne non solo i fatti, ma anche la carica emotiva e simbolica che ne scaturiscono. Il lavoro di Usine Baug si basa su una ricerca accurata e interdisciplinare: testimonianze raccolte da chi c’era, documentari, materiali d’archivio, interviste a coloro che hanno vissuto quei giorni in prima persona. Le voci di chi ha subito ingiustizie si mescolano con quelle di chi ricorda solo frammenti confusi o lontani, creando così una narrativa plurale e stratificata.

Ma c’è di più. L’opera non si affida solo alle parole: le ricostruzioni sonore, i silenzi, l’azione scenica assumono un ruolo fondamentale nel portare lo spettatore dentro l’esperienza. Ogni elemento della messa in scena è studiato per evocare l’angoscia, la tensione, ma anche il senso di resistenza e la volontà di non dimenticare.

Una produzione dal forte impatto civile

Il patrocinio di Amnesty International è un segnale evidente dell’impegno civile e della rilevanza sociale di questa produzione. Non è solo un omaggio a chi ha lottato e sofferto durante il G8, ma un invito a non archiviare la storia come qualcosa di passato e finito. Perché, come sottolinea lo spettacolo, certe ferite non si richiudono mai, anche se il tempo cerca di nasconderle sotto strati di silenzio.

A questo proposito, il regista di Usine Baug sottolinea come sia fondamentale continuare a parlare di avvenimenti come quello del G8 di Genova, non per crogiolarsi nel passato, ma per interrogarsi sul presente e sul futuro: Siamo migliorati come società? Abbiamo imparato qualcosa? “TOPI” non offre risposte semplici, ma invita lo spettatore a cercare le proprie risposte.

Un’opportunità da non perdere al Teatro Binario 7

La produzione andrà in scena al Teatro Binario 7 di Monza, nei giorni di sabato 11 gennaio alle ore 21 e di domenica 12 febbraio alle ore 16. Con una durata di 70 minuti, lo spettacolo promette un’esperienza intensa e memorabile, capace di coinvolgere emotivamente e di far riflettere su temi ancora attualissimi.

I biglietti sono disponibili online a prezzi accessibili: 20 euro per il biglietto intero, 15 euro per i ridotti e 6 euro per gli under 18.

Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare la biglietteria del teatro al numero telefonico 039 2027002 o tramite email all’indirizzo [email protected].

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