Toni Servillo torna al Teatro Grassi con “Elvira”- dal 29 novembre al 22 dicembre
Dopo il tutto esaurito nell’autunno 2016 e una tournée italiana e internazionale salutata da un successo straordinario, torna a Milano, al Teatro Grassi, dal 29 novembre al 22 dicembre, Elvira, lo spettacolo che Toni Servillo ha tratto dalle sette lezioni che Louis Jouvet, il grande attore francese tenne al Consevatoire National d’Art dramatique di Parigi, nei mesi dell’occupazione nazista.
La prima tappa del tour è stata a Parigi, al Théâtre de l’Athénée, intitolato appunto a Louis Jouvet mentre, prima di tornare in via Rovello, lo spettacolo sarà al Maly di San Pietroburgo, venerdì 16 e sabato 17 novembre, in occasione della VII edizione del Forum Internazionale della Cultura, che vede quest’anno l’Italia come ‘Ospite d’Onore’, e della XVII edizione del Premio Europa per il Teatro. Poi a Lione, Théâtre des Célestins (20-24 novembre), e a Cluj-Napoca, in Romania, al Teatro Nazionale ‘Lucian Blaga’ (27 novembre).
Sul palcoscenico di un teatro chiuso, maestro e allievi lavorano appassionatamente su un classico del teatro, il Don Giovanni di Molière. Vanno in cerca della verità dell’interpretazione, accompagnano il pubblico alla scoperta del mondo misterioso della recitazione e delle prove, fino all’istante in cui l’attore comprende di essere arrivato al cuore del suo personaggio, di averlo compreso e di poterlo restituire con autenticità. Oggetto dell’esercitazione è la seconda scena di Elvira, il momento in cui l’infelice innamorata del grande seduttore giunge in scena e lo implora di pentirsi, perché solo così avrà salva l’anima.
Toni Servillo e Petra Valentini, nei ruoli di Jouvet e di Claudia, l’allieva di maggiore talento – che fu costretta ad abbandonare le scene perché ebrea – danno prova di cosa significhi praticare il mestiere dell’attore ossia provare «una passione divorante – spiega Servillo – che è quella di togliere il “sé” per mettersi totalmente a disposizione dell’avventura teatrale. La poesia di questo grande uomo consiste nel sottolineare l’eterno motivo legato al teatro: il luogo in cui ci si perde per ritrovarsi». L’avventura della creazione teatrale, nel contesto tragico di un paese in guerra, si trasforma in un messaggio di speranza e in una forma di vitale resistenza dell’umanità di fronte all’orrore incombente.
I prezzi dei biglietti sono di 40 euro per la platea e di 32 euro per la balconata.
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