Tommasi presenta De Buris 2010: il vino diventa un concept album musicale
La famiglia Tommasi celebra l’annata 2010 di De Buris – Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva – attraverso l’innovativo progetto The Wine Record: il primo concept album dove il vino diventa musica. Le otto tracce musicali che lo compongono uniscono i suoni delle fasi di produzione del vino alla traduzione sonora dei dati meteorologici dell’annata 2010, creando sonorità singolari e inedite.
De Buris è il lusso del tempo. Il Tempo è infatti il concetto centrale attorno a cui ruota il progetto culturale ed enologico della quarta generazione della Famiglia Tommasi, che nel rispetto della tradizione, ha creato un Amarone Riserva che vuole essere la più contemporanea interpretazione del territorio che rappresenta, la Valpolicella Classica.
Lo scorrere del tempo che accompagna il ciclo produttivo del vino con colori, sentori e gusto si fondono in equilibrio artistico e diventano lo spartito di un’originale opera enologica e musicale: De Buris Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva 2010, vino icona, che definisce una nuova interpretazione della Valpolicella.
«De Buris è la potenzialità massima che un singolo vigneto e un terroir, unico per le sue straordinarie qualità, possono esprimere in un vino. – commenta Giancarlo Tommasi, enologo di Tommasi Family Estates – Mi piace pensare, con soddisfazione e orgoglio, che l’annata 2010 custodisca l’essenza della Valpolicella: De Buris rappresenta la reinterpretazione contemporanea delle tradizioni, delle tecniche ancestrali di lavorazione e al contempo l’eleganza e l’armonia di un’opera o, in altre parole, la bellezza dell’arte. Per questo abbiamo deciso di presentarlo attraverso un linguaggio tanto inconsueto per un vino quanto appropriato per raccontarne le peculiarità: la musica. The Wine Record è arte. È il racconto del ciclo produttivo del vino come mai è stato narrato prima. Il vino è colore, aroma, gusto ed emozione, ma è anche suono, movimento e armonia, che Giacomo Ceschi, artista e sound designer veronese, ha saputo tradurre in una collezione musicale unica ed originale».
The Wine Record – concept album
1 – LA CHIAVE – LaparcellaDeBuris,
2 – LA PAUSA – L’appassimentodescrive un respiro lungo 110 giorni, dopo la vendemmia: un delicato momento d’intervallo, un vero e proprio sussurro capace di scandire.
3 – LA COMPOSIZIONE–Lavinificazione,
4 – L’ACCENTO – L’elevazione in botte è un riposo che si protrae per cinque anni, nel silenzio delle botti di rovere nella cantina di Villa De Buris, la più antica della Valpolicella Classica, dove il vino viene lasciato alla propria intimità per maturare l’imprescindibile componente armonica.
5 – IL RITMO – L’imbottigliamentoè un momento incalzante, concitato, durante il quale la cantina diventa una suggestiva coreografica e il ritmo è protagonista, con i tintinnii delle bottiglie e i cadenzati passi dei macchinari che scandiscono la danza del vino.
6 – IL CRESCENDO – L’affinamento in bottiglia: l’affinamento spartisce le note, sedimentando l’armonia costruita nel tempo, e Villa De Buris ospita e accompagna le bottiglie di De Buris nella completezza della propria evoluzione.
7 – L’ACCORDO – L’abbinamento: De Buris è pronto, l’intonazione dell’intesa è essenziale, che si
abbini per contrasto o per completezza, e richiede una compagnia all’altezza dell’esperienza.
8 – IL SOLO – Degustazioneè l’abbandono nei sensi nella distesa meditazione che un grande vino accompagna.
The Wine Record è opera di Giacomo Ceschi, artista e sound designer.
De Buris – Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva 2010
De Buris 2010 è un grande vino. Un cru Riserva che nasce dalla parcella De Buris (1,9 ha) sulle quote più alte del vigneto La Groletta, 10 ettari complessivi a 250 metri sul livello del mare, che ospita viti di 30 anni affacciate sul Lago di Garda. De Buris è la massima espressione di questo singolo vigneto e delle uve che hanno fatto la storia della Valpolicella Classica: Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta.
La raccolta 2010 è iniziata lievemente in ritardo rispetto agli anni precedenti, condizionata dal freddo invernale e dalla piovosità, che si è protratta per tutta la primavera e l’estate contraddistinta da notevoli escursioni termiche. Ciò ha determinato un rallentamento dello sviluppo delle piante e, quindi, uno slittamento della vendemmia, che ha però prodotto uve sane, con grappoli spargoli ed una buccia spessa, ideale per l’appassimento.
Una fase, quest’ultima, estremamente delicata, che si è protratta per 110 giorni su graticci di bambù nel fruttaio dedicato, dove un sistema di ventilazione mantiene un flusso d’aria costante ed una bassa percentuale di umidità.
Il processo di vinificazione è proseguito con la pigiatura, a gennaio, e con una criomacerazione di 10 giorni circa. La fermentazione alcolica è avvenuta lentamente per 30 giorni in tini di rovere, esclusivamente con lieviti indigeni, mentre la malolattica è stata effettuata una volta durante il primo anno di invecchiamento in botti di rovere di Slavonia. Il vino ha proseguito l’affinamento per 5 anni nelle botti di rovere da 15/30hl dell’antica cantina di Villa De Buris, dove ha proseguito il riposo in bottiglia.
De Buris è un vino che richiede dieci anni di attenzioni costanti e ossessive, un tempo che tornerà moltiplicato nel bicchiere vestito di ricchezza, complessità, profondità ed equilibrio: l’aroma di erbe del sottobosco preannuncia il colore rosso denso e corposo, insieme a dettagli di more, caffè macinato e sentori di cioccolato fondente e pepe rosa. Al palato mostra i suoi tannini vellutati, decisi e ben integrati, bilanciati da una vibrante acidità e sapide note minerali. Il ricco retrogusto di liquirizia è persistente, seguito da un intrigante finale moka.
De Buris 2010 è stato prodotto in 8.268 bottiglie e 150 magnum.
Premio De Buris
Si assegna quest’anno, per la prima volta, il Premio De Buris, in collaborazione con ArtVerona. L’arte è il fil rouge, che negli anni ha accompagnato e raccontato questo vino superbo, perla enoica della famiglia Tommasi, che ha quindi deciso di valorizzare la creatività di tutti i giovani artisti figurativi italiani e stranieri under 35. Il premio prevede l’acquisizione di un’opera che esprima l’essenza dell’annata 2010 di De Buris e sappia esaltare il lusso del Tempo: tale scelta nasce infatti dalla volontà di ricordare il Tempo come concetto centrale del progetto vinicolo e culturale legato a De Buris e per trasmettere l’impegno a sostegno della ricerca, della visibilità e del talento delle giovani generazioni. Il premio De Buris è assegnato a Marco Rossetti – Galleria Nicola Pedana con l’opera “Fare il deserto per emergere e distinguersi” per lo stretto nesso con il progetto, che è la reinterpretazione contemporanea di tradizioni e tecniche ancestrali di lavorazione dell’Amarone, e la storia della Famiglia Tommasi, oggi alla quarta generazione, custode di un passato ancora vivo, ma capace di plasmarlo in nuove forme per far emergere nuove tendenze ed un prodotto di vera eccellenza, che vuole distinguersi e tracciare un nuovo stile non solo in termini di prodotto, ma anche di comunicazione e collaborazioni trasversali.
È il legame con un artista che sa guardare e sentire il presente cogliendo i semi del futuro; è il modo perfetto per celebrare l’eccezionalità di De Buris Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva 2010.
De Buris per la Famiglia Tommasi
Dal 1902 la Famiglia Tommasi produce vino con un obiettivo che in quasi 120 anni è rimasto lo stesso: restituire al territorio, alla Valpolicella, il sapere e l’eccellenza, che produce la sua natura e il suo patrimonio umano. Tommasi rappresenta infatti quattro generazioni di pionieri, precursori e soprattutto visionari attenti al valore della qualità in ogni fase produttiva, nel rispetto delle tradizioni e con il gusto per la scoperta che l’innovazione e le sperimentazioni determinano. De Buris Amarone non è solo un grande vino, ma un progetto che esprime questa filosofia: un vino, un territorio, un patrimonio di conoscenze da condividere e celebrare nel tempo.