TINARIWEN nell’anteprima del Festival au Désert Firenze
Mercoledì 14 giugno ore 21.30 all’Anfiteatro delle Cascine a Firenze un’anteprima del Festival au Désert Firenze con il gruppo simbolo della musica e della cultura del popolo tuareg: i TINARIWEN.
Un’occasione imperdibile per ascoltare la musica di questo straordinario gruppo il cui nome in lingua Tamashek significa ‘deserti’.
La storia dei TINARIWEN inizia con quella del suo padre fondatore, Ibrahim Ag Alhabib. Figlio di un ribelle tuareg, all’età di quattro anni assiste all’esecuzione del padre per mano del governo durante la rivolta del 1963 in Mali. Cresciuto tra i deserti e i campi profughi dell’Algeria, Ibrahim è considerato un vagabondo e un solitario, soprannominato “Abaraybone”, “bambino straccione”. Un giorno, guardando un film western in un cinema improvvisato nel deserto, è colpito dalla scena con un cowboy che suona una chitarra. Ispirato, costruisce la sua prima chitarra usando una tanica d’olio, un bastone e un cavo del freno di una bicicletta. Inizia a suonare facendo pratica con antiche melodie tuareg, melodie arabe e i riff di Ali Farka Touré. I Tinariwen vengono scoperti nel 1998 dalla celebre ed eclettica band francese Lo’Jo, con cui nel 2001 organizzano il Festival au Désert, manifestazione culturale tenuta a Essakene. Sempre nel 2001 con Lo’Jo producono l’album di debutto “The Radio Tisdas Sessions”, che prende il nome dall’omonima stazione radio in cui viene inciso. Con “Amassakoui” del 2004 iniziano a ottenere il successo internazionale, ma è con “Aman Iman” del 2007 che i Tinariwen vengono consacrati come capostipiti del blues del deserto. L’album viene elogiato da grandi della musica come Carlos Santana, Bono, Thom Yorke e AllMusic lo definisce, «una gloriosa sonorità sincopata che fa sentire inferiori la maggior parte dei rocker», mentre Pitchfork lo nomina «la più potente dichiarazione che abbiano mai emanato». “Amatssou” è il loro nono album in studio ed è stato pubblicato nel maggio del 2023.
I Tinariwen tornano in Italia per sole tre date (Firenze, Milano, Torino) con il nuovo album “Amatssou”.
Nomadi tuareg insieme a cowboys vagabondi. Carovane di cammelli e cavalli mustang. L’orizzonte senza tempo dell’infinito Sahara e la frontiera selvaggia del Vecchio West e quando il giorno volge al termine, chitarre attorno al fuoco, cantando canzoni di perdita, desiderio e nomadismo. Diverse migliaia di miglia di oceano possono dividere gli azzurri cieli del deserto dei Tinariwen e l’autentica musica country dell’America rurale, ma i legami restano tanto palpabili quanto romantici.
Per questo nuovo lavoro, i Tinariwen hanno iniziato a esplorare queste connessioni utilizzando banjo, violini e pedal steel, e mescolandoli perfettamente con il loro marchio di fabbrica: linee di chitarra serpeggianti e groove ipnotici. Il titolo dell’album significa “Oltre la Paura” e rende perfettamente l’idea di quello che contiene. I Tinariwen si sono sempre caratterizzati per il loro grande coraggio e come disse una volta Bob Dylan, è il potere del rock’n’roll che ci rende “dimentichi della paura” come la musica ci dà la forza e la resilienza per confrontarci con le avversità.
La cultura tuareg è antica quanto quella dell’antica Grecia o di Roma, ma fondendo gli stili tradizionali dell’Africa occidentale e di quella araba, con influenze blues, country, folk e rock, le canzoni di “Amatssou” finiscono per parlare della realtà attuale e spesso dura della vita tuareg di oggi.
Ø BIGLIETTI: € 18 + d.p. (www.ticketone.it) _ INFO: 055 2638480 | www.fabbricaeuropa.net