TIERKREIS di Stockhausen al Festival di Nuova Consonanza TIERKREIS di Stockhausen al Festival di Nuova Consonanza
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TIERKREIS di Stockhausen al Festival di Nuova Consonanza

TIERKREIS di Stockhausen al Festival di Nuova Consonanza TIERKREIS di Stockhausen al Festival di Nuova ConsonanzaUltima settimana per il 59° Festival di Nuova Consonanza che presenta una serie di appuntamenti tutti al Mattatoio La Pelanda (ad eccezione del Progetto Pasolini che sarà al Teatro Don Bosco).

Si inizia lunedì 12 dicembre con un doppio appuntamento al Mattatoio: nel solco della ricerca il primo concerto (ore 20) vede l’esecuzione di una nuova versione di Tierkreis fra i lavori più celebri di Karlheinz Stockhausen, realizzata da Opificio Sonoro, collettivo di musicisti votato alla sperimentazione di programmi innovativi, che per l’occasione si presenta con Samuele Telari alla fisarmonica e Francesco Palmieri alla chitarra elettrica, in dialogo con le installazioni sonore, controllate da algoritmi, ideate da Simone Pappalardo.

Composto fra il 1974 e il ’75, Tierkreis è un ciclo di dodici melodie ispirate ai dodici segni zodiacali, ai dodici tipi di esseri umani, i dodici mesi dell’anno, le dodici note musicali. Il ciclo, originariamente composto per carillon come parte della fiabesca pièce teatrale Musik in Bauch (Musica nella Pancia), venne presto suddiviso in dodici lavori autonomi: opere semi-aperte da eseguire con qualsiasi strumento e organico variabile (sia individualmente che in formazione ridotta). Stockhausen rimase legato a Tierkreis fino alla sua scomparsa, facendone innumerevoli versioni, cameristiche e orchestrali, e riproponendone frammenti all’interno di opere più grandi, quali Sirius e Licht. Nonostante la sconcertante semplicità dell’opera, che la rende atipica rispetto alla produzione stockhauseniana, l’“ingenuità melodica” che la caratterizza, la flessibilità interpretativa, la chiarezza formale del materiale e delle serie, nonché l’evidente riferimento alla dimensione mistica e onirica, l’hanno resa uno dei lavori più celebri di Stockhausen. Nella presente versione, le dodici melodie vengono eseguite in modo alternato e declinate per duo di chitarra elettrica e fisarmonica, per strumenti musicali di nuova liuteria e per sculture sonore automatiche controllate da algoritmi. L’idea originaria del carillon e l’attrazione dell’autore per il simbolismo numerico vengono qui estese alla dimensione elettroacustica, ai meccanismi di controllo degli strumenti e delle sculture, a formare così un vocabolario timbrico continuamente istituito dal contrasto fra controllo numerico e azione umana.

Il concerto successivo (ore 21), Apparition, è il recital pianistico di Ilaria Baldaccini interprete raffinata e originale che svolge un costante lavoro di ricerca sulla letteratura pianistica del Novecento storico poco conosciuta al grande pubblico o inedita, e di collaborazione con molti compositori del panorama musicale attuale, dedicataria di prime assolute. Partendo da Novelletta (1973) di Sylvano Bussotti, unico pezzo del secolo scorso, la Baldaccini si soffermerà sulla musica del XXI secolo con lavori di Alessandro Solbiati (una selezione da Corde e martelletti del 2018), Giancarlo Cardini (Via del Fico, 2011), Gaetano Giani Luporini (Nove Mantram, 2000), Fabrizio De Rossi Re (Nightfall, 2019) e Osvaldo Coluccino (Prima stanza, 2004).

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

Per il Progetto “I luoghi di Pasolini” il 13 dicembre al Teatro Don Bosco (ore 21), va in scena Mi chiamo forse, Alì, azione scenica, per attori, video e musica su testi di Sandro Cappelletto e musica di Matteo D’Amico, con le voci di Enzo e Lorenzo Mancuso, la narrazione dello stesso Cappelletto, l’attrice Alessandra Arcangeli, con Saria Convertino (fisarmonica bayan) e Alessandra Montani (violoncello). Il lavoro nasce come dialogo con un testo degli anni Sessanta di Pasolini, Profezia, in cui il tema portante è quello dell’abbraccio verso ‘l’altro da sé’, dell’incontro con il ‘diverso’.

Prima assoluta, giovedì 15 dicembre (ore 21) per Se resistere dipende dal cuore, ascoltando Amelia Rosselli su testi di Amelia Rosselli, omaggio all’artista che ha vissuto intimamente degli intrecci fra poesia e musica, interpretati da Elena Bucci e la musica elettroacustica dal vivo di Luigi Ceccarelli, con Andrea Veneri che cura la diffusione sonora. Frutto di una collaborazione artistica di lunga data, lo spettacolo nasce dalla lettura dei versi di Amelia Rosselli (1930-1996). Partendo dalla naturale propensione della parola al suono, particolarmente accentuata nel mondo della poetessa e musicista italiana, Elena Bucci e Luigi Ceccarelli perseguono un’integrazione dei due linguaggi artistici, facendo tesoro delle più recenti risorse della tecnologia digitale e della diffusione sonora. La parola poetica rappresenta dunque un’occasione per costruire un percorso attraverso la voce, il suono, le variazioni ritmiche e le improvvisazioni.

Gli ultimi due appuntamenti del Festival saranno sempre al Mattatoio La Pelanda: In Echi dell’inudibile sabato 17 dicembre (ore 21) protagonisti sono Schallfeld Ensemble, formazione cosmopolita con base austriaca, e Anemone Actiniaria, duo di improvvisazione algoritmica basata sullo sviluppo di software con finalità performativa. Nel presentare un dialogo tra gli strumenti e l’elettronica, il programma presenta alcune tra le voci più sperimentali della scena compositiva, avvalendosi di performance improvvisative al computer con interfacce informatiche innovative.

 

Come di consueto l’ultimo appuntamento del festival, domenica 18 dicembre, sarà con la finale del Concorso di composizione Franco Evangelisti (ore 17) cui si aggiunge quest’anno la consegna del Premio delle arti e la proiezione dei video finalisti del Concorso Sounds of Silences (ore 18) basato sulla sonorizzazione di film muti, con successiva proclamazione dei vincitori.

Link foto Festival

https://www.dropbox.com/sh/7zizf3yy7cnvol9/AABqhhSW977lAaynGx8_SX30a?dl=0

 

Link foto Pasolini

https://www.dropbox.com/sh/7zizf3yy7cnvol9/AABqhhSW977lAaynGx8_SX30a?dl=0

 

Biglietti: da 12 a 5 euro

 

Ufficio stampa: Sara Ciccarelli, cell 339 7097061, [email protected]

 

Info Nuova Consonanza, tel: 06 3700323 / [email protected] / www.nuovaconsonanza.it

FESTIVAL NUOVA CONSONANZA

Mattatoio La Pelanda

Lunedì 12 dicembre

ore 20 TIERKREIS

Samuele Telari fisarmonica, Francesco Palmieri chitarra elettrica, Simone Pappalardo installazioni sonore e strumenti

musica di Karlheinz Stockhausen nella versione a cura di Opificio Sonoro

 

ore 21 APPARITION
Ilaria Baldaccini pianoforte

Alessandro Solbiati (1956)

da Corde e martelletti, cento piccoli pezzi per crescere al pianoforte (2018)

Giancarlo Cardini (1940-2022), Via del fico, Firenze. Una piccola strada disadorna, silenziosa, quasi immota, arida e bella (2011)

Sylvano Bussotti (1931-2021), Novelletta (1973)

Gaetano Giani Luporini (1936-2022), Nove Mantram (2000)

Fabrizio de Rossi Re (1960), Nightfall (2019)

Osvaldo Coluccino (1963), Prima stanza (2004)

Giovedì 15 dicembre ore 21

Se resistere dipende dal cuore* – ascoltando Amelia Rosselli

di e con Elena Bucci, Luigi Ceccarelli

testi di Amelia Rosselli

Luigi Ceccarelli musiche e live electronics

Elena Bucci attrice
in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo- Il Mattatoio

Sabato 17 dicembre

ore 19 presentazione del cd Changes. Contemporary Guitar Music (Naxos) di Arturo Tallini.

Presenta Raffaele Pozzi

ore 21 ECHI DELL’INUDIBILE

Schallfeld Ensemble

Anemone Actiniaria
musiche di Anemone Actiniaria, Germán Toro-Perez**, Davide Gagliardi**, Daniela Fantechi**, Maurizio Azzan*
in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo-Il Mattatoio e Forum Austriaco di cultura a Roma

 

Domenica 18 dicembre

FUTURO PROSSIMO

Concerto dei Concorsi di Composizione “Franco Evangelisti”, “Premio delle arti” e “Sounds of silences”

ore 17 Concerto finale Concorso Evangelisti 3 brani finalisti*

ore 17.30 Esecuzione vincitore Premio delle Arti Composizione* e Musica elettronica* e Videoarte

ore 18 video dei finalisti Sound of Silences 3 brani finalisti*

ore 19 Proclamazione vincitori dei Concorsi
In collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo-Il Mattatoio, Conservatorio di Musica Alfredo Casella dell’Aquila, Edizione Suvini Zerboni

PROGETTO PASOLINI

Martedì 13 dicembre, ore 21

Teatro Don Bosco

Mi chiamo forse, Alì
cantata liberamente ispirata a una poesia di Pier Paolo Pasolini

Testo di Sandro Cappelletto, da Pier Paolo Pasolini

Musica di Matteo D’Amico e di Enzo e Lorenzo Mancuso

Patrizia Polia soprano

Alessandra Arcangeli Sandro Cappelletto voci narranti

Saria Convertino fisarmonica bayan

Alessandra Montani violoncello

allestimento scenico a cura di Cecilia D’Amico

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