Think Poetic in sala a Roma - Presente il regista Think Poetic in sala a Roma - Presente il regista
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Think Poetic in sala a Roma – Presente il regista

Think Poetic in sala a Roma - Presente il regista Think Poetic in sala a Roma - Presente il registaIl documentario Think Poetic (2022, Italia) arriva in sala a Roma mercoledì 29 marzo alle ore 21 presso il Cinema delle Provincie (Viale delle Provincie, 41).

Il regista Luca Immesi sarà presente in sala per un incontro con il pubblico.

Il film ci accompagna in un viaggio provocatorio e surreale nel mondo underground della Street Art Romana, espressione culturale urbana ed azione artistica al limite della legalità, che porta frammenti di bellezza, anche e soprattutto, in zone degradate o abbandonate della città.

Il pensiero poetico è il motore che muove forme e contenuti di queste opere, sempre tese a rovesciare luoghi comuni estetici, culturali, politici. Questo documentario vuole andare alla ricerca dell’anima di un fenomeno sempre più diffuso e ne vuole ripercorrere i tratti e le testimonianze.

Qwerty project è un collettivo che si è formato a Roma e che vuole mantenere l’anonimato. Il nome deriva dal più comune schema per tastiere alfanumeriche, utilizzato nella maggior parte dei computer e cellulari. I componenti del gruppo affermano di lavorare duro alle opere, sette giorni su sette, in previsione delle uscite notturne, sostengono che la natura della Street art sia donazione, e che quando si dona qualcosa non si chiede nulla in cambio. Le opere di Qwerty project si possono vedere al MAAM ex stabilimenti Fiorucci, al Villaggio Globale, alla stazione Nomentana, a Monti, a Trastevere, a Cornelia, a Testaccio, nel centro storico di Roma, nell’ex orfanotrofio della Marcigliana, nell’ex Fleming, altre opere si trovano a Massa-Carrara, Taranto, Cecina, Cortona, Pietrasanta, Camaiore.

Le origini dell’arte figurativa risalgono alle prime incisioni sulle pareti delle grotte.
Una naturale tendenza dell’uomo a lasciare un segno nel tempo.
Nel nostro mondo contemporaneo, il fenomeno della Street Art è tra le innovazioni in grado di tramandare ancora mistero e profondità.
Una sera d’estate, ad una mostra dove c’erano vari artisti della scena romana underground, ho conosciuto Qwerty project. Frequentandoli per un po’, abbiamo ipotizzato la possibilità di fare un lavoro assieme.
Ho seguito Qwerty project per quasi due anni e più ero partecipe delle loro incursioni artistiche più il materiale girato si distaccava dall’idea di racconto che avevo in mente. Ben presto ho abbandonato il tentativo di assoggettare la storia ad una mia idea e mi sono lasciato andare, partecipando, osservando e filmando, fino ad arrivare al montaggio dove la storia ha preso forma.

Luca Immesi

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