Tg2 Dossier “In silenzio” Viaggio tra gli eremiti italiani
L’ascolto del silenzio
In Italia sono circa 200 gli eremiti, di cui una buona metà sono donne e altrettanti sembrano essere i percorsi della ricerca spirituale all’interno di una vita solitaria, dentro e fuori l’istituzione della Chiesa cattolica. Quest’anno, per la prima volta in Italia, si è svolto a settembre il Congresso nazionale degli eremiti a Castelpetroso, in Molise, il segnale di quanto quel mondo, che ha diciotto secoli di vita, sia vivace e in trasformazione. Una trasformazione che oggi incuriosisce e attira sempre più anche i più giovani, che cercano esperienze spirituali “alternative”, dal cammino di Santiago di Compostela, ai soggiorni nei monasteri, ai ritiri spirituali proposti in rete. Proprio come ha fatto Tommaso Amico, 25 anni, studente di Matematica all’Università di Bologna: «Mi sono iscritto a un corso intensivo per imparare una tecnica di meditazione, nel limite del possibile scevra da religioni e ideologie. Cercavo uno strumento diverso rispetto ai comuni modi di conoscenza di sé, come la psicoterapia, per cercare di attenuare quel senso di sofferenza che in ogni caso tutti proviamo, che lo ammettiamo a noi stessi oppure no». «Il convegno di Castelpetroso non mi ha sorpresa», racconta una delle relatrici, Mirella Muià, 74 anni, eremita da 20 anni in una piccola chiesa del X secolo fuori dall’abitato di Gerace, Reggio Calabria. «Perché la vita eremitica non è una chiusura in se stessi ma ascolto accogliente».