Recensione: Cancel culture e ideologia gender - Navigando tra false credenze

Recensione: Cancel culture e ideologia gender – Navigando tra false credenze

Cancel culture e ideologia gender Fenomenologia di un dibattito pubblico di Maddalena Cannito, Eugenia Mercuri, Francesca Tomatis Rosenberg & Sellier Editore In questo saggio, Cancel culture e ideologia gender, tre ricercatrici amiche appartenenti a tre differenti Atenei hanno unito i loro sforzi per produrre qualcosa di nuovo e unico la cui idea è venuta alla…

Recensione: Centomilioni - Il bisogno di essere amati

Recensione: Centomilioni – Il bisogno di essere amati

Centomilioni di Marta Cai edito da Einaudi Breve, ma intenso è il romanzo “Centomilioni” di Marta Cai e già dal titolo comprendiamo che c’entri qualcosa il denaro, una specie di “file rouge” che lega Teresa e Alessandro, i protagonisti di questa storia, “la cui unica pretesa è di essere un’allucinazione della solitudine”, come avverte l’autrice…

Recensione: I volti dell’ombra - un viaggio nell'incubo

Recensione: I volti dell’ombra – un viaggio nell’incubo

I volti dell’ombra – di Boileau–Narcejac Dobbiamo confessarlo: non conoscevamo i romanzi di Boileau–Narcejac. E facciamo pubblica ammenda di un’ignoranza che è difficilmente perdonabile, quantomeno a noi che professiamo un amore incondizionato per il genere noir e che del noir consideriamo gli autori francesi come gli indiscussi maestri (Jean Claude Izzo, André Heléna, Jean-Patrick Manchette,…

Recensione: Alla vigilia - l’ingresso alla vita adulta

Recensione: Alla vigilia – l’ingresso alla vita adulta

Carbonio editore ristampa “Alla vigilia”, un meraviglioso classico di Ivan Sergeevic Turgenev, drammaturgo russo dell’800, tradotto magistralmente da Mario Caramitti. La giovane Elena, figlia di formali e bigotti aristocratici russi è contesa tra due pretendenti: l’intellettuale Bersenev e il capriccioso artista Subin. Alla vigilia della guerra di Crimea il riservato e misterioso Insarov, sostenitore e…

Recensione: "La risata amara", il magnifico commiato della commedia all'italiana
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Recensione: “La risata amara”, il magnifico commiato della commedia all’italiana

I campioni dello sport che restano indimenticati sono quelli che abbandonano la scena al massimo del loro splendore, imbattuti. La gloria, infatti, sta anche nel non esporsi all’inevitabile decadenza. Si può affermare lo stesso della commedia all’italiana, argomento del saggio La risata amara (Bibliotheka) di Cesare Paris, che si è defilata dal grande schermo nella…

Recensione: Una straordinaria antipatica - Oriana Fallaci giornalista e scrittrice

Recensione: Una straordinaria antipatica – Oriana Fallaci giornalista e scrittrice

Una straordinaria antipatica Oriana Fallaci giornalista e scrittrice di Anna Gorini Carocci Editore Anna Gorini in questo libro fa un ritratto a tutto tondo di Oriana Fallaci, giornalista, scrittrice, inviata di guerra, ma soprattutto e nel profondo “donna soldato”, una donna che combatteva fino in fondo le sue battaglie, magari non tutte condivisibili, una donna…

Recensione: I fratelli Mezzaluna - Gabaville e il Mondo Sottopelle

Recensione: I fratelli Mezzaluna – Gabaville e il Mondo Sottopelle

Chiara Gamberale, di cui ho letto tutti i romanzi è una novella Persefone, la dea fanciulla. Riesce con la sua penna intensa, le sue frasi brevi, quasi lanciate di getto, a descrivere l’inferno personale dei suoi personaggi, con i quali è naturale identificarsi. Le debolezze, le insicurezze, le fragilità di ognuno, sono raccontate da Chiara…

Fu ai tempi della scuola che David divenne “il figlio del fisarmonicista”. Era il primo giorno di lezione nella scuola di Obaba. La nuova maestra passava di banco in banco col registro degli alunni in mano. “E tu? Come ti chiami?” chiese quando mi si avvicinò. “José”, risposi, “ma tutti mi chiamano Joseba”. “Molto bene”. La maestra si rivolse al mio compagno di banco, l’ultimo a cui doveva ancora chiedere “E tu? Qual è il tuo nome?” Il ragazzo rispose imitando il mio modo di parlare “Io sono David, ma tutti mi chiamano il figlio del fisarmonicista”. Per esser più precisi, il figlio del fisarmonicista di Obaba, mitica cittadina dei Paesi Baschi. Sono passati tanti anni e tanti ancora, Joseba si reca in California per il funerale di David. Lì riceve da Mary Ann, la vedova di David, un taccuino di ricordi in lingua basca scritto dall’amico. Scrivere in basco era testimonianza di vita e identità di un popolo orgoglioso, testimonianza di una lingua sempre meno parlata, ma per questo ancora più preziosa. Scrivere in basco per David era lasciare in eredità profonde radici alle sue due amate figlie, Liz e Sara. Del taccuino esistevano 5 copie, Joseba, rispettando la volontà testamentaria dell’amico, porterà con sé ad Obaba dove ancora vive, una delle cinque copie per consegnarla alla biblioteca della cittadina. Prima però ha cura di tradurre le memorie dell’amico in castigliano e di integrare alcuni ricordi comuni, perché nulla vada perso, perché tutto possa essere seme e concime. Come seme e concime diventa tutto ciò che viene sotterrato, perché quando sotterri qualcosa con un rituale condiviso, non lo stai occultando, ma gli stai dando una nuova potente e invisibile vita. Così accade agli uomini e così accade alle parole basche che per gioco David seppellisce in giardino con le figlie in scatole di fiammiferi. Seppellire parole per ricordarle in eterno, così come si ricordano gli affetti defunti. Un gesto potente e antico vissuto nell’innocenza del gioco, che racchiude tutta l’essenza di questo incredibile libro: il dono del ricordo, delle origini, dell’appartenenza. Appartenenza che significa anche parlare e capire una lingua che si sta dissolvendo pian piano… Dove sono ora i 100 modi per dire farfalla? Si chiederà per tutta la vita David malinconico. I contadini di Obaba guardavano le farfalle che si muovevano qui e là e non dubitavano mai sui loro nomi: questa mitxirrica, txoleta, inguma, nomi che potevano sembrare privi di senso a chi stava dimenticando il basco. Le parole basche del taccuino di David brillano come stelle nella notte dell’oblio, sono lì a ricordarci di ricordare… La memoria prende vita e racconta degli anni sessanta ad Obaba, del regime franchista, sulle vicende che hanno riguardato il separatismo basco, la democrazia e il terrorismo dell’ETA, della gioventù che solleva veli e scopre gli orrori fascisti e le fucilazioni e le mani sporche di sangue dei propri familiari, dei propri padri… Così David nel quaderno del gorilla trova nomi e elenchi di vittime e carnefici che si muovono nel passato… Un passato doloroso da cui lui stesso discende, un passato che inizia ad abitare i suoi incubi notturni. Ma non possiamo cambiare neppure una virgola del nostro passato, nè cancellare i danni che ci inflitti dai nostri padri. Possiamo però cambiare noi stessi, "riparare i guasti", riacquisire la nostra integrità perduta. Possiamo fare questo nel momento in cui decidiamo di capire, riguardare gli eventi passati memorizzati nel nostro corpo, per accostarli alla nostra coscienza. Si tratta indubbiamente di una strada difficile, ma è l'unica che ci dia la possibilità di trasformarci, da vittime inconsapevoli del passato, in individui responsabili che conoscono la propria storia e hanno imparato a vivere con essa. Ed è proprio come la differenza tra spago e corda che tanti anni fa gli spiegò l’uomo che ad Obaba si guadagnava da vivere vendendo polizze assicurative antincendio. Portava con sé una corda lunga quasi un metro, la corda era il suo arnese per ricordare le cose, in essa erano infilate una serie di piccoli oggetti che l’uomo faceva scorrere tra le mani come un rosario: un pezzo di carbone, un bastoncino bruciato, delle monete, delle farfalle. Ogni volta che le sue dita incontravano un oggetto, si accendeva in lui un ricordo. Quella corda l’uomo la regalò a David. Si potrebbe pensare che a partire da quel giorno David tenne sempre con sé la corda, ma come sempre accade i “fatti non sono mai all'altezza delle idee o delle promesse”. La verità è che la corda finì nel comodino della sua camera per anni e gli tornò in mente solo quando iniziò a scrivere il suo libro e decise di applicare quel modo di ricordare alla sua penna, sarebbe andato da un tema all'altro proprio come le dita dell'agente di assicurazioni andavano dal pezzo di carbone, al bastoncino bruciato, alle monete, alle farfalle. “conserva la corda. Un giorno ti sarà utile - mi disse quell'uomo. La sua profezia si sarebbe avverata”.

Recensione: Il figlio del fisarmonicista – La magia delle parole sepolte

Il figlio del fisarmonicista di Bernardo Atxaga Traduzione di Paola Tomasinelli 21lettere edizioni Fu ai tempi della scuola che David divenne “il figlio del fisarmonicista”. Era il primo giorno di lezione nella scuola di Obaba. La nuova maestra passava di banco in banco col registro degli alunni in mano. “E tu? Come ti chiami?” chiese…

Recensione: “Sudditi di un altro Dio” - Cristiani sotto la Mezzaluna, musulmani sotto la Croce.

Recensione: “Sudditi di un altro Dio” – Cristiani sotto la Mezzaluna, musulmani sotto la Croce.

Sudditi di un altro Dio di Luigi Andrea Berto Salerno Editrice Il libro di Luigi Andrea Berto, insegnante di Storia medievale presso la Western Michigan University, ripercorre accuratamente e dettagliatamente, le vicissitudini tra la fede musulmana e quella cristiana nell’arco dei secoli dalla nascita fino a tempi più recenti. Le fonti a cui lo scrittore…

Recensione: Il capro espiatorio - la vittima sacrificale

Recensione: Il capro espiatorio – la vittima sacrificale

Il capro espiatorio di August Strindberg tradotto da Franco Perrelli Carbonio Editore Chiunque pensi che le emozioni contrastanti siano vaghe non ha mai incontrato il lavoro di August Strindberg. Lo scrittore, vissuto tra il 1849 e il 1912, è considerato in Svezia il padre della letteratura svedese moderna ed è noto come saggista, pittore, poeta,…

Recensione: L’apprendista terapeuta - un timoniere di “mestiere”

Recensione: L’apprendista terapeuta – un timoniere di “mestiere”

“L’apprendista terapeuta”, come lo stesso Giuseppe Pellizzari scrive nelle prime righe del libro edito da Mimesis, non è un manuale né un trattato. E’ una condivisione con il lettore, accorata e personale, del senso insito nel concetto di “mestiere” del terapeuta. Il libro scritto in modo semplice e fluente non è adatto solo ai terapeuti,…

Recensione: Go Deo. Per sempre - Una fiaba sull’amore e sulla comprensione

Recensione: Go Deo. Per sempre – Una fiaba sull’amore e sulla comprensione

Go Deo. Per sempre di Massimo Simonini Edizioni Efesto Illustrazioni di Jonathan Guidotti Morale “Go Deo. Per sempre” è sì una fiaba ma non di quelle che si raccontano ai bambini e quasi sempre a lieto fine, ma piuttosto una fiaba che ci introduce a un’amara riflessione sulla solitudine, sull’incapacità di accettarsi e soprattutto di…

Recensione: Nemesis - la Dea ripartitrice dei torti subiti

Recensione: Nemesis – la Dea ripartitrice dei torti subiti

“Ispettore, lei lo sa cos’è la nemesi? Nemesi” continuò Mrs Morgan, “significa giustizia divina, castigo, punizione. Nella mitologia greca Nemesi era una dea e provvedeva a che giustizia fosse fatta nei delitti irrisolti o impuniti perseguitando i malvagi.” Questo è “Nemesis” di Silvia Capoccia (Giovane Holden Edizioni), nata a Siena nel 1969 da genitori orvietani….

Il film del giorno: "C'è un soffio di vita soltanto" (su Rai Storia)
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Il film del giorno: “C’è un soffio di vita soltanto” (su Rai Storia)

Oggi vi consigliamo C’è un soffio di vita soltanto, in onda su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) alle 22.55. Lucy è una nonna di novantacinque anni. Malgrado l’età è ancora lucida, ha sempre la battuta pronta e racconta la sua vita col suo irresistibile accento, un po’ piemontese e un po’ bolognese. A casa…

Recensione: Se tutti diventassero re - La vera storia

Recensione: Se tutti diventassero re – La vera storia

Se tutti diventassero re di Giuseppe Foderaro Arkadia Editore “In tutte le cose c’è un senso…il bello sta nel capirle” è la frase emblematica che racchiude il messaggio di fondo del libro di Giuseppe Foderaro “Se tutti diventassero re”, il cui titolo è costituito dalla prima parte di un periodo ipotetico che l’autore volutamente non…

Recensione: “Il Letto è una rosa” - Viaggio nei ricordi e nella fantasia di Monica Vitti

Recensione: “Il Letto è una rosa” – Viaggio nei ricordi e nella fantasia di Monica Vitti

Il letto è una rosa di Monica Vitti Edizioni Mondadori Introduzione di Roberto Russo Chi si accinge a leggere “Il letto è una rosa” credendo di trovare pettegolezzi o episodi piccanti o addirittura retroscena scomodi della grande attrice Monica Vitti, potrebbe rimanere molto deluso. Niente di tutto questo, infatti, traspare da una biografia intima quanto…

Recensione: "Prigione 77", la Spagna nella difficile transizione verso la democrazia, vista dal carcere

Recensione: “Prigione 77” – La Spagna nella difficile transizione verso la democrazia, vista dal carcere

Le mura del “carcere modello” di Barcellona raccontano, più di tante fotografie delle piazze, quanto sia difficile per la Spagna abbracciare la democrazia. Siamo nel 1976, Francisco Franco è morto da qualche mese e nelle strade c’è euforia. Ma questo il regista Alberto Rodriguez (conosciuto per La isla minima) ce lo lascia solo immaginare, perché…

Recensione: I ragazzi di sessant’anni - Oltre lo status quo

Recensione: I ragazzi di sessant’anni – Oltre lo status quo

I ragazzi di sessant’anni di Romolo Bugaro Einaudi Edizioni Si può… esser giovani a sessant’anni, si può… [cit. G. Gaber, Si può, dall’album Libertà obbligatoria]. Non appena entrata nel mood del testo, sono risuonate nella stanza le note di una canzone di Giorgio Gaber che nell’oramai lontano 1976 aveva lanciato un pitch ironico sul tema…

Recensione: La libreria alla fine del mondo - “Ho un piccolo libro per te”

Recensione: La libreria alla fine del mondo – “Ho un piccolo libro per te”

La libreria alla fine del mondo di Ruth Shaw Tradotto da Giada Riondino Giunti Editore L’amore per la vita, nonostante le tragiche vicissitudini che si sono abbattute su di lei, non ha mai abbandonato Ruth Shaw, che quindi alla fine della storia, può affermare: “Per molti versi le cicatrici che porto, come i disegni che…

Recensione: Classici alla gogna - La Cancel Culture e la cattiva interpretazione della storia

Recensione: Classici alla gogna – La Cancel Culture e la cattiva interpretazione della storia

Classici alla gogna I Romani, il razzismo e la cancel culture di Mario Lentano Salerno Editrice Classici alla gogna è un saggio sorprendente perché rappresenta un connubio tra letteratura e metodo scientifico. L’autore, Mario Lentano con grande cura e dovizia di riferimenti storici e letterari smonta letteralmente il fenomeno Cancel Culture, nato in seno all’Università…

Recensione: Così si suonava in Paradiso. Romanzo dei musicisti italiani
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Recensione: Così si suonava in Paradiso. Romanzo dei musicisti italiani

Così si suonava in Paradiso Romanzo dei musicisti italiani di Andrea Mingardi Edizioni Pendragon Andrea Mingardi è conosciuto per essere un artista e cantautore bolognese dalla lunga carriera e dalla forte vena creativa che percorre i suoi progetti. Leggere Così si suonava in Paradiso. Romanzo dei musicisti italiani è un modo per conoscere l’artista nella…

Recensione: "Taji, una donna ribelle" - la solitudine delle donne forti

Recensione: “Taji, una donna ribelle” – la solitudine delle donne forti

Taji, una donna ribelle di Inaam Kachachi tradotto da Elisabetta Bartuli Brioschi Editore Non è un romanzo convenzionale Taji, una donna ribelle, di Inaam Kachachi perché racconta di una protagonista che ha nel suo stesso nome un presagio. Il nome Taji al_Mulik si traduce in italiano “Corona dei re” e la bellissima e seduttiva protagonista…

Recensione: La forza gentile degli alberi - uomini e alberi, destini incrociati

Recensione: La forza gentile degli alberi – uomini e alberi, destini incrociati

“Un albero madre è in grado di riconoscere, grazie alle radici, quali sono le proprie plantule attraverso delicate connessioni, le sostenta con una soluzione zuccherina: una pratica che ricorda molto il nostro allattamento.” Questo è: La forza gentile degli alberi di Peter Wohlleben (tradotto da Paola Rumi per Garzanti) nato a Bonn, in Germania, nel…

Recensione: Totalitarismo 100. Ritorno alla Storia - L'urgenza di definire una realtà

Recensione: Totalitarismo 100. Ritorno alla Storia – L’urgenza di definire una realtà

Totalitarismo 100. Ritorno alla Storia di Emilio Gentile Salerno Editrice In questi ultimi anni si è creato un forte dibattito nel rapporto tra parola e realtà: in un continuo gioco di scambi e riflessi, l’essere umano usa le parole per plasmare la realtà, ma a volte anche la realtà richiama perentoriamente l’attenzione dell’uomo e gli…

Recensione: Il Leopardo e l’anima - Il punto d’origine, che è anche il nostro
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Recensione: Il Leopardo e l’anima – Il punto d’origine, che è anche il nostro

“Il Leopardo e l’anima” di Attilio D’Arielli, edito da Graus Edizioni, pone a confronto uomo e natura selvaggia. Protagonista del romanzo è un naturalista che viaggia all’interno della giungla malese in cerca del Lepoardo maculato, una specie in via di estinzione, che egli desidera fotografare. Il naturalista ha compiuto già un viaggio senza riscontro in…

Recensione: La levatrice - Una donna fuori dagli schemi

Recensione: La levatrice – Una donna fuori dagli schemi

La levatrice di Moira Berti Giovane Holden Editore Sono molti e variegati i personaggi di questo romanzo ambientato in un paese non ben precisato e per la maggior parte in un periodo storico tormentato dalla dittatura fascista e dalla guerra. Elena, la protagonista, “cresceva fuori dagli schemi e non rispettava le regole che l’epoca imponeva”…