Successo per THE SECOND LIFE OF FASHION “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile” Successo per THE SECOND LIFE OF FASHION “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile”
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Successo per THE SECOND LIFE OF FASHION “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile”

Successo per THE SECOND LIFE OF FASHION “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile” Successo per THE SECOND LIFE OF FASHION “La necessità di una transizione verso una moda sostenibile”Si è svolta venerdì 15 luglio, a Roma nella cornice di Sala Pietro da Cortona, all’interno dei Musei Capitolini in Campidoglio, la prima edizione dell’evento “The Second life of fashion”, evento di spessore dedicato all’approfondimento della moda sostenibile, organizzato dal Comune di Roma in collaborazione con l’Agenzia di comunicazione di moda “Fashioning”.

Nonostante il lutto cittadino per la morte di Eugenio Scalfari e il cambiamento ovvio della Sala della Protomoteca che ci era stata dedicata per l’evento, data l’importanza della tematica su cui verteva la manifestazione ci è stata riservata la Sala Pietro da Cortona, all’interno dei Musei Capitolini. Nonostante le difficoltà per l’esiguità della Sala e delle stanze che sarebbero state riservate al backstage, l’evento è riuscitissimo grazie ad un gruppo coeso di professionisti che sa adattarsi e districarsi anche nelle situazioni più critiche. Nostro malgrado non è stato possibile presentare aziende che avrebbero presentato e allietato, nonché arricchito l’evento, come l’azienda “Tenuta Borgolano” e il catering preordinato. Causa anche la rigidità dell’orario dei Musei Capitolini, gli interventi di Pinella Vergine per Snep e Danilo Nava non sono stati potuti essere stati presentati come previsto dalla scaletta.

La serata si è aperta con i saluti istituzionali dell’ Assessore Alessandro Onorato, Assessore ai grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.

Su questo tema si è aperto il talk di spessore, moderato dalla giornalista Francesca Baldini, che ha dato parola a Domenico Di Rosa, co-founder di Fashioning, per l’apertura del talk.

L’apertura di Di Rosa ha tracciato una linea chiara per gli intenti futuri dell’Agenzia in ambito di divulgazione della moda sostenibile: “… Il primo passo per la transizione verso la moda sostenibile è sicuramente la consapevolezza. Occorre comprendere e approfondire come produttori e consumatori le problematiche attuali della moda in

Italia, del suo impatto sull’uomo e sull’ambiente, comprendendo che spesso sono le piccole e semplici azioni a migliorare il nostro impatto”.

L’obiettivo ha aggiunto nel settore della moda, promosso dall’Agenzia di comunicazione Fashioning, è quello di tracciare un percorso, italiano in particolare, alla moda responsabile e sostenibile, favorendo la trasmissione dei valori etici e di sostenibilità, attraverso una comunicazione di marketing trasparente ed indirizzata ad uno storytelling efficace per raccontare i progressi ed il lavoro di piccole e medie aziende italiane.”

Il momento centrale dell’evento con il talk sulla moda sostenibile per presentare la situazione in essere della moda italiana, gli sviluppi della moda sostenibile e la necessità di una transizione di brand e aziende, con focus sulla moda sostenibile in Italia e nella capitale e cenni relativi alle istanze urgenti in tale ambito.

Al tavolo del relatori, moderati dalla giornalista Francesca Baldini, si sono avvicendati i relatori, il Prof. Livio De Santoli, Prorettore per la sostenibilità alla Sapienza, Alessandra Gallo, CEO di Fashionable Green, Dott. Antonio Rancati, Coordinatore Generale Cetri-Tires, Ilario Melis, Responsabile CNA Federmoda Roma, Eleonora Riccio, Stilista botanica e fondatrice del brand omonimo, Paola Salzano, ex giornalista e fondatrice del brand Byd Sustainability, Dott.Antonio Ragusa, Primario di Ginecologia al Fatebenefratelli di Roma e autore del libro Nati con la camicia… di plastica.

I relatori hanno approfondito tematiche essenziali per la divulgazione della consapevolezza sulla moda sostenibile e l’approfondimento della necessità di una transizione verso una moda sostenibile.

Chiuso il talk, la moderatrice ha dato la parola ad Arianna Geronzi, co-founder di Fashioning comunicare la moda per l’apertura della sfilata: “La moda sostenibile non è legata esclusivamente e solamente alle Certificazioni, come molti credono, anzi è strettamente connessa alla consapevolezza e alla responsabilità dei singoli, che come consumatori e come produttori, designer e brand che quotidianamente mettono in atto azioni per migliorare e ridurre il proprio impatto sulla società e sull’ambiente.

Supportiamo i brand artigianali italiani di alta qualità, che stanno mettendo in atto azioni volte ad una transizione verso una moda sostenibile e hanno redatto un manifesto aziendale sulla sostenibilità, provando concretamente a ridurre il proprio impatto sull’ambiente e sulla società. In passerella gli abiti di Etikology, i gioielli di Crearti Gioielli e i sandali capresi di Pietro Ferrara.”

Hanno sfilato brand di moda sostenibile e artigianato, sinonimo di quanto la moda italiana, anche nel piccolo, possa essere sostenibile e sia sinonimo di qualità e creatività. L’obiettivo: valorizzare la creatività e l’innovazione di brand che attraverso produzioni limitate, lavorazioni su richiesta, tecniche innovative… realizzano un

prodotto di alta qualità estetica e produttiva, che rispetta i dettami della moda sostenibile.

Il primo evento di spessore del format “The second life of fashion” volto a promuovere e valorizzare la moda sostenibile, nonché sottolineare l’importanza di una comunicazione trasparente e fruibile, incentrata sull’importanza dello storytelling in ambito sostenibilità.

Un evento di successo, testimoniato dalla presenza di un parterre selezionato di invitati, tra professionisti del settore, designer e stilisti, ma anche numerosi esponenti della stampa romana e nazionale.

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