“STREAM” , il nuovo evento digitale targato FESTIVAL DELLA SCIENZA: Il programma completo
Da martedì 18 a sabato 22 maggio 2021 debutta Stream, nuovo format digitale targato Festival della Scienza. Un progetto fortemente interdisciplinare, incentrato sulle materie STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) e concepito esclusivamente per il mondo online. La prima edizione si sviluppa su un doppio binario: da un lato Stream #SpaceTravels, un programma di 21 incontri gratuiti trasmessi in streaming e on demand sulla piattaforma festivalscienza.online dedicati all’esplorazione spaziale. Dall’altro Stream Creator, un palinsesto di 13 masterclass rivolto a giovani comunicatori, content creator e appassionati di comunicazione digitale, con docenti alcuni tra i più importanti e influenti professionisti del settore tra YouTuber, podcaster e creatori di contenuti per il web.
«Nella scorsa edizione del Festival della Scienza – racconta Fulvia Mangili, direttore del Festival della Scienza – siamo entrati per necessità nel mondo della comunicazione online: abbiamo lanciato un programma di incontri interamente digitale sulla nostra neonata piattaforma festivalscienza.online, e abbiamo sviluppato un progetto di laboratori a distanza per le scuole. Con Stream vogliamo andare avanti: sperimenteremo nuovi metodi e nuovi linguaggi, per parlare di scienza a un pubblico che sempre più cerca nei canali digitali i mezzi per informarsi e acquisire nuove conoscenze e per supportare la nostra community in un percorso di sviluppo di nuove competenze».
Stream include nel suo programma anche un palinsesto di 13 masterclass, in grado di offrire formazione di alto livello. «Grazie all’esperienza di 17 tra docenti e professionisti di settore – continua Sabina Barcucci, consulente di innovazione che ha seguito il Festival nella transizione digitale e co-ideato Stream – in Stream Creator raccontiamo come sia arrivato il momento di iniziare a pensare alla divulgazione scientifica in maniera diversa e creativa. Comunicare la scienza online non significa solo educare e fare cultura: significa anche poter trovare la chiave che permette di creare una narrazione affascinante, di coinvolgere un pubblico e di dialogarci costruttivamente».
Da mercoledì 19 a sabato 22 maggio la nuova piattaforma del Festival della Scienza (festivalscienza.online) ospita quindi Stream #Spacetravels, una serie di eventi dedicati all’esplorazione spaziale raccontata da diversi prospettive. 21 appuntamenti, con protagonisti ricercatori, artisti, comunicatori, rappresentanti del mondo dell’industria e delle istituzioni: donne e uomini che, attraverso la propria esperienza diretta, conducono alla scoperta dell’affascinante mondo dello spazio che circonda la Terra: di quello conosciuto e di quello ancora ignoto, delle potenzialità presenti e future legate alla sua esplorazione e delle implicazioni economiche, politiche e sociali legati alla sua esplorazione.
Da martedì 18 a sabato 22 maggio 2021, invece, tocca alle masterclass e agli incontri formativi di Stream Creator, rivolti a un pubblico di giovani comunicatori e creatori di contenuti digitali o di semplici appassionati di comunicazione online. Nelle vesti di docenti alcuni tra i più importanti e influenti content creator, YouTuber e podcaster. È possibile iscriversi e scaricare il programma dettagliato alla pagina dedicata festivalscienza.online/stream-
Stream fa parte di Festival 2.022, il progetto biennale di transizione digitale del Festival della Scienza finanziato da Fondazione Compagnia di San Paolo per il programma Open2Change. Questa edizione ha ottenuto il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Europea, CERN, Istituto Italiano di Astrofisica, Istituto Italiano di Fisica Nucleare, Istituto Italiano di Tecnologia, è sostenuta da Audible ed è realizzata in partnership con numerosi media come Factanza, Seds Bocconi, She is a scientist, Spaceiscool, Tortuga e Visionary Days.
STREAM #SPACETRAVELS: PROTAGONISTI E PROGRAMMA COMPLETO
A condurre il pubblico tra le stelle è l’astronauta Luca Parmitano, che racconta le attività svolte all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Insieme a lui Paola Catapano, giornalista scientifica e direttrice delle produzioni audiovisive per il CERN di Ginevra, ed Elisa Laudi, ingegnere dei materiali del CERN, che ha collaborato proprio con Parmitano, rigorosamente da terra, nell’ambito dell’esperimento per la ricerca dell’antimateria installato sulla Stazione Spaziale Internazionale (AMS).
Affascinante ma ostico: lo spazio non è un ambiente semplice per gli essere umani, anche per quanto riguarda bisogni elementari come l’alimentazione. Su questo tema si esprime l’astrochef Stefano Polato, responsabile dello Space Food Lab dell’azienda ingegneristica aerospaziale Argotec di Torino (che ha supportato l’ideazione e la produzione del cibo di Samantha Cristoforetti in vista della missione spaziale Futura); insieme alla giornalista scientifica Giulia Bonelli, spiega come sono progettati e creati gli odierni cibi spaziali, in grado di coniugare gusto e proprietà nutritive. Invece, l’architetto dello spazio di MIT MediaLab Valentina Sumini, dialogando con Noemi Burgio e Daniele Chioetto di Visionary Days, approfondisce le nuove frontiere della space architecture nel progettare edifici adatti alla permanenza a lungo termine nello spazio.
Quali tecnologie, possono aiutare l’essere umano a scoprire e forse a raggiungere, nel futuro, lo spazio ancora più profondo? Potrebbero essere quelle ispirate alla natura: a svelarlo nel suo keynote speech è Roberto Battiston, fisico sperimentale, professore dell’Università di Trento e uno dei massimi esperti di raggi cosmici a livello mondiale. Su come preparare il corpo ad affrontare viaggi nello spazio sempre più lunghi si esprime Matteo Cerri, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia e professore associato di fisiologia dell’Università di Bologna, in dialogo con l’astrofisica e giornalista scientifica Elisa Nichelli sul tema dell’ibernazione applicata all’esplorazione spaziale.
I viaggi spaziali rappresentano, fin dai loro esordi, la sfida iconica per l’intelletto e l’ingegno umano, in un sforzo sinergico tra scienza e tecnologia. In questo senso, una delle più recenti frontiere è rappresentata dall’intelligenza artificiale: ad aiutare a capire quali sono le applicazioni attuali e future di queste tecnologie nell’esplorazione spaziale, e nell’utilizzo dei dati che ne derivano, è il panel moderato dalla giornalista Letizia Davoli, esperta di scienza, tecnologia, spazio, ambiente e Internet, con protagonisti Mario Salatti, project manager dell’Agenzia Spaziale Italiana, Lorenzo Feruglio, ad di AIKO, deep tech software company specializzata nello sviluppo di soluzioni di automazione per le missioni spaziali basate sull’Intelligenza Artificiale, Lorenzo Rosasco, esperto di machine learning e professore associato presso l’Università di Genova e Arianna Traviglia, coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. A parlare di dati provenienti dallo spazio e di astrogeologia, disciplina che studia la geologia dei pianeti lontani, è Valentina Galluzzi, ricercatrice dell’Istituto Italiano di Astrofisica che si occupa di Geologia Planetaria e lavora per le camere ad alta risoluzione a bordo delle missioni BepiColombo e JUICE, intervistata dall’astrofisico e comunicatore scientifico Luca Nardi.
Come in molti altri ambiti scientifici, la ricerca dell’esplorazione spaziale odierna deve tenere conto delle sue implicazioni sociali e ambientali. Non esiste scienza ad alti livelli senza cooperazione internazionale e non c’è vero progresso se le conquiste scientifiche non sono sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico (anche per i Paesi meno industrializzati). Ad affrontare questo tema il direttore dell’ICTP Sandro Scandolo, l’astrofisico Emiliano Merlin di INAF e Chiara Ferrari, astronoma e coordinatrice per la sezione francese del progetto internazionale SKA – Square Kilometre Array), in un panel dedicato all’Agenda 2030 e moderato da Arianna Ricchiuti (divulgatrice scientifica presso l’ESA).
Satelliti, sonde, razzi: di questi strumenti fondamentali per la ricerca scientifica e delle loro implicazioni sulla sostenibilità parla Ettore Perozzi, esperto di dinamica del sistema solare, meccanica celeste e missioni spaziali dell’Agenzia Spaziale Italiana, che insieme ad Alice Carpi di Visionary Days approfondisce il tema della “spazzatura spaziale, riflettendo sull’impatto che la corsa allo spazio avrà sul pianeta. Ospite di Stream anche Anna Gregorio, ceo di PicoSaTs, startup innovativa nata nell’ambito di Innovation Factory, recentemente classificata tra le 100 italiane di successo da Forbes che, con l’head of networking di Seds Bocconi Francesco Catanzariti, illustra le potenzialità e le applicazioni dei piccoli satelliti.
Al tema della Space economy è dedicato l’incontro con Raffaele Mauro, co-fondatore e General Partner di Primo Space, fondo di venture capital specializzato nella new space economy e nelle tecnologie correlate, con Ilaria Capelli e Andrea Chiantello di Tortuga Econ, think tank di studenti, ricercatori e giovani professionisti nel campo dell’economia e delle scienze sociali.
Nella Giornata Mondiale per la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo di venerdì 21 maggio Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e chief diversity officer all’Agenzia Spaziale Europea, dialoga con Maura Gancitano, scrittrice, filosofa e fondatrice di Tlon, sul tema dell’inclusione delle missioni spaziali: sono davvero, a oggi, accessibili a tutte e a tutti? E se non è così, cosa si sta facendo affinché davvero chiunque possa, in un futuro prossimo, diventare esploratore dello spazio?
Su stereotipi e gender gap nella scienza, e non solo, riflettono Silvia Sironi, comunicatrice scientifica e vice presidente di She is a Scientist (associazione di promozione sociale nata per portare un cambiamento culturale e valorizzare l’apporto delle donne alla scienza), Linda Mazzotti (analista finanziaria all’interno di Primo Space), Claudio Colaiacomo (vicepresidente Academic Relations di Elsevier) e il giornalista scientifico Romualdo Gianoli.
All’interno di Stream approda anche il format #Telospiega, sviluppato in collaborazione con Factanza, che coinvolge tre ospiti d’eccezione: Giovanni Caprara, giornalista scientifico, storico della scienza, esperto e testimone straordinario di tutto quanto riguarda l’esplorazione spaziale, Maura Graziani, ricercatrice astroparticellare dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso l’Università degli Studi di Perugia che affronta il tema della materia oscura, antimateria e raggi cosmici, e la giovane divulgatrice scientifica e aspirante astronauta Linda Raimondo, che racconta la sua passione e le prime esperienze affrontate sul lungo cammino necessario per diventare un’esploratrice dello spazio.
Non solo scienza e tecnologia ma anche arte, musica e cinema a tema spazio nel palinsesto di Stream. Tra gli ospiti anche l’artista e compositore Nahum Romero, direttore dell’agenzia culturale spaziale Kosmica Institute che, in Orbital Poetics, affronta una serie di storie poetiche e critiche sull’esplorazione dello spazio e sul nostro rapporto con il cosmo. Tra i protagonisti anche Alessandra Bonavina, ceo di Next One Film Group, giornalista, regista e produttrice che, intervistata dalla giornalista e co-founder del progetto Spaceiscool Francisca Gutiérrez, parla di cinema e spazio, in particolare della sua trilogia di docufilm dedicati allo spazio di cui fanno parte Expedition, Lunar City e Destination Mars.
Nella performance sonora Esploratori dell’infinito Armando Rotondi, drammaturgo, professore associato e presidente del corso di laurea specialistico in Teatro, e Mirko Ettore D’Agostino compositore, ingegnere del suono, program leader del corso di laurea in Contemporary Music Production entrambi presso lo IAB (Istituto delle Arti di Barcellona), insieme all’attore e doppiatore Claudio Boschi, rendono omaggio a Yambo, precursore della fantascienza italiana.
E per finire in leggerezza A Capella Science che, con un’esibizione a ritmo di hip-hop, aiuta a ripercorrere le tematiche scientifiche trattate durante i quattro giorni di Stream #SpaceTravels: un innovativo e coinvolgente modo per parlare di scienza a un pubblico sempre più ampio.
STREAM CREATOR: PROTAGONISTI E PROGRAMMA COMPLETO
Comunicazione scientifica online, creator economy, digital strategy, influencer marketing, meme & scienza, visual web, space art e audience engagement: queste sono alcune delle tematiche affrontate nelle masterclass di Stream Creator, da martedì 18 a giovedì 20 maggio (dalle 17 alle 20) e sabato 22 maggio (dalle 10 alle 13) sulla piattaforma Zoom.
Tra i docenti Adrian Fartade, divulgatore scientifico specializzato in astronomia e astronautica e fondatore del canale YouTube Link4Universe con più di 350mila iscritti che, nella sua masterclass, spiega ai partecipanti come si diventa science creator e come si dialoga con una community sempre più grande. Barbascura X, poliedrico divulgatore scientifico e YouTuber da oltre 600mila iscritti, insieme all’original content senior manager di Audible Fabio Ragazzo, racconta come si crea e si conduce un podcast scientifico di successo come il suo Storie brutte sulla Scienza.
A tenere le masterclass di Stream Creator anche Tim Blais, comunicatore scientifico canadese e creatore del canale YouTube A Capella Science (322mila iscritti), che approfondisce il tema Art&Science e svela ai partecipanti come la comunicazione scientifica possa diventare coinvolgente. L’artista e compositore Nahum, insieme ad Aoife van Linden Tol, condivide l’esperienza nel connettere l’arte, il settore spaziale e la società nell’agenzia di cultura spaziale Kosmica Institute, di cui sono rispettivamente founding director e direttrice dello Studio Programme.
Tra i docenti presenti anche la storica dell’arte Valentina Tanni, che si esprime sull’arte dei “meme” nella comunicazione online e nella scienza, Andrea Bersani e Ilaria Zanardi, rispettivamente fisico delle particelle e biologa molecolare e insieme fondatori di Scientificast, il primo podcast italiano a tema scientifico, e Lara Della Gaspera, creator partnerships manager di Patreon, la più nota piattaforma digitale che aiuta i creator a monetizzare i contenuti online senza intermediari. Presenti inoltre Marcello Ascani, influencer e YouTuber con oltre 600mila iscritti nonché ceo della neonata agenzia di Influencer Marketing Flatmates insieme a Michele Pagani, in una masterclass sul tema dell’influencer marketing e sul lavoro del content creator.
A parlare di crypto art è invece il designer e artista parigino Raphaël De Courville, co-fondatore di Creative Code Berlin, una comunità online che promuove la collaborazione tra artisti e programmatori, mentre sul tema della platform economy tiene una masterclass Alessandro Gandini, professore associato in sociologia dei media all’Università Statale di Milano. Nel programma di Stream Creator sono presenti anche gli illustratori Sandro Natalini ed Edoardo Massa, protagonisti di una live demo di science scribing e illustrazione scientifica, e la storica della scienza Serena Fabbrini, per parlare di linguaggi inclusivi della scienza grazie alla sua esperienza con l’associazione di promozione sociale She is a scientist.
L’iscrizione alle masterclass è disponibile sul sito festivalscienza.online/stream-
Il Festival della Scienza online
Sito web: festivalscienza.it
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