Stasera torna La Torre di Babele con Corrado Augias
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Stasera torna La Torre di Babele con Corrado Augias

Stasera torna La Torre di Babele con Corrado Augias Stasera torna La Torre di Babele con Corrado AugiasLunedì 16 settembre, preparatevi ad un viaggio straordinario tra le pieghe della storia, della musica e dell’attualità. Dalle 21:15 su La7, la Torre di Babele riapre le sue porte con una serata speciale dedicata ad uno dei giganti della musica: Ludwig van Beethoven.

Corrado Augias, con la sua proverbiale capacità di rendere accessibile anche il sapere più complesso, ci accompagnerà alla scoperta della Nona Sinfonia, un’opera monumentale di cui ricorre quest’anno il bicentenario dalla prima esecuzione.

“Beethoven, la meravigliosa Nona. Inno di un’Europa mancata”, questo il titolo evocativo che sembra già preannunciare un’analisi profonda, non solo della musica, ma anche del suo significato storico e sociale.

Immaginate di poter assistere ad un’esecuzione della Nona Sinfonia guidata da uno dei più grandi direttori d’orchestra del nostro tempo: Daniele Gatti. Impossibile? No, perché La Torre di Babele ci regalerà anche questo, con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Coro istruito da Andrea Secchi, insieme alle voci straordinarie di Sara Blanch, Eleonora Filipponi, Bernard Richter e Jordan Shanahan.

Ma la musica non è che l’inizio del viaggio. Michele Dall’Ongaro, presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ci condurrà dietro le quinte della creazione di questo capolavoro, svelandoci i retroscena e le sfide che Beethoven affrontò durante la composizione.

E poi, il nodo centrale, il quesito che aleggia come un’ombra: l’Europa mancata. La Nona Sinfonia, con il suo messaggio universale di fratellanza e unità, è stata scelta come inno dell’Unione Europea. Ma cosa rimane oggi di quell’ideale?

Tonia Mastrobuoni, inviata di Repubblica da Berlino, ci offrirà un’analisi lucida e spietata della situazione politica europea, alla luce della recente vittoria delle destre nelle elezioni regionali in Germania. Un’Europa divisa, in preda a nuove paure e vecchi nazionalismi, sembra essersi allontanata anni luce dal sogno di unità che permea la musica di Beethoven.

E chi meglio di Wim Wenders, il grande regista tedesco, poteva aiutarci a comprendere questo scollamento tra ideale e realtà? Autore del capolavoro cinematografico “Il cielo sopra Berlino”, scritto a quattro mani con il premio Nobel Peter Handke, Wenders ci offrirà la sua visione, in un’intervista esclusiva che andrà in onda al termine della puntata.

La Torre di Babele ci invita dunque ad un confronto serrato con il presente, usando la musica come lente d’ingrandimento. Un viaggio emozionante e stimolante, che ci porterà a riflettere sul senso dell’Europa oggi, sulle sue contraddizioni e sulle sfide che ci attendono.

Non perdetevi questo appuntamento imperdibile, lunedì 16 settembre dalle 21:15 su La7. Un’occasione unica per immergersi nella bellezza della musica, ma anche per interrogarci sul nostro ruolo di cittadini europei in un mondo sempre più complesso e incerto.

La Nona Sinfonia: Un Canto di Speranza in Tempi Oscuri

Composta negli ultimi anni di vita di Beethoven, quando il compositore era ormai completamente sordo, la Nona Sinfonia rappresenta l’apice della sua produzione artistica. Un’opera monumentale, che rompe con gli schemi della sinfonia classica, introducendo per la prima volta il coro e i solisti nel movimento finale.

L’Inno alla Gioia, tratto dall’Ode di Friedrich Schiller, diventa il fulcro emotivo dell’intera composizione. Un inno all’umanità, alla fratellanza, alla gioia di vivere insieme in un mondo finalmente pacificato.

Ma la scelta di Schiller non fu casuale. Il poeta tedesco, con la sua visione idealista e rivoluzionaria, incarnava perfettamente lo spirito del suo tempo, un’epoca di grandi cambiamenti e di fermento sociale.

L’Europa di Beethoven: Un Sogno di Unità e Fratellanza

Beethoven visse in un’epoca di grandi sconvolgimenti politici e sociali. La Rivoluzione Francese aveva scosso dalle fondamenta l’ordine costituito, diffondendo in tutta Europa gli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza.

Il compositore tedesco, profondamente influenzato da questi ideali, vide nella musica uno strumento potente per unire i popoli e abbattere i muri dell’odio e del pregiudizio. La Nona Sinfonia, con il suo messaggio universale di pace e di amore, può essere letta come un manifesto di questa visione utopica.

L’Europa di Oggi: Tra Divisioni e Nuovi Muri

A distanza di due secoli dalla nascita della Nona Sinfonia, l’Europa si trova ad affrontare nuove sfide e vecchie paure. La crisi economica, le migrazioni di massa, il terrorismo internazionale hanno messo a dura prova l’unità del Vecchio Continente.

La vittoria delle destre in diversi paesi europei, alimentata da un diffuso sentimento di paura e di insicurezza, rischia di farci precipitare in un nuovo baratro di nazionalismi e di egoismi.

Wim Wenders: Uno Sguardo Disincantato sul Presente

In questo contesto di crisi e di smarrimento, la voce di Wim Wenders assume un valore ancora più significativo. Il regista tedesco, con la sua sensibilità e la sua capacità di leggere il presente, ci offre uno sguardo disincantato ma non privo di speranza.

“Il cielo sopra Berlino”, girato pochi anni prima della caduta del muro, ci parla di un mondo diviso, in cui gli angeli osservano con malinconia l’incapacità degli uomini di comunicare e di amarsi.

Eppure, anche in quel mondo grigio e desolato, la speranza riesce a farsi strada, attraverso la poesia, l’arte, l’amore. Un messaggio che risuona ancora oggi, in un’Europa che sembra aver smarrito la strada.

La Musica come Ponte tra Passato e Futuro

La musica di Beethoven, con la sua forza evocativa e la sua carica emotiva, ci ricorda che un’altra Europa è possibile. Un’Europa unita, solidale, aperta al dialogo e alla collaborazione.

Sta a noi raccogliere l’eredità del grande compositore tedesco e far rivivere il suo sogno di pace e di fratellanza. La musica può essere il ponte che ci conduce verso un futuro migliore, un futuro in cui le parole “libertà, uguaglianza, fratellanza” non siano solo un ricordo del passato.

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