Stasera sul NOVE una serata evento in compagnia degli OBLIVION

I Cinque di Oblivion – Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli – sono una delle realtà più originali e divertenti del panorama comico italiano. Nati a Bologna nel 2003, gli Oblivion hanno saputo conquistare il cuore del pubblico grazie ai loro esperimenti musicali folli e spettacolari, conditi da testi dal potere comico debordante.

Dai teatri alla tv, passando per i social dove i loro video raccolgono milioni di click, gli Oblivion hanno dimostrato di saper trasformare la parodia in un’autentica forma d’arte. E ora, in prima serata su NOVE, arriva uno speciale evento che celebra il loro repertorio più iconico e divertente.

“Oblivion – Ti Sfascio Una Canzone”: Un Viaggio Attraverso i Successi del Gruppo

Giovedì 2 gennaio, alle 21:30, NOVE presenta “Oblivion – Ti Sfascio Una Canzone”, uno show prodotto da Agidi che raccoglie i pezzi più celebri della loro carriera. Uno spettacolo unico, a metà tra un concerto e una chiacchierata tra amici, in cui gli Oblivion muteranno forme e colori per regalare al pubblico una vera e propria playlist di “Alta Rotazione”.

Dalla loro iconica versione dei Promessi Sposi in 10 minuti, vista e emulata da milioni di utenti, alle parodie dei brani sanremesi come “Mengoni all’Ikea” e la rivisitazione del vincitore del Festival 2023 “Due Vite”, passando per i cinque gradi di separazione tra i Queen e Gianni Morandi e i cinque dissacranti dell’Ave Maria Remix, lo show promette di essere un vero e proprio caterpillar che si abbatterà sulla musica italiana.

Gli Oblivion: Dalla Comicità Musicale al Successo

Quello degli Oblivion è un percorso artistico unico nel suo genere, caratterizzato da una comicità musicale che ha saputo conquistare il pubblico di ogni età. Fin dalle loro origini bolognesi, il gruppo ha dimostrato di possedere un talento fuori dal comune, unendo abilità vocali e musicali a una straordinaria verve comica.

Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli si sono affermati come veri e propri mattatori della scena grazie a una formula vincente: parodie, imitazioni e rivisitazioni di brani celebri, condite da una brillante ironia e da una spiccata propensione alla performance.

Dalle loro primissime esibizioni sui palchi dei teatri italiani, gli Oblivion hanno saputo conquistare un pubblico sempre più vasto, fino ad approdare in tv e sui social, dove i loro video hanno raccolto milioni di visualizzazioni.

Il Successo degli Oblivion: Dalla Tv ai Social

Il successo degli Oblivion non si è limitato ai soli palcoscenici teatrali, ma si è esteso anche alla televisione e ai social network. Grazie alla loro versatilità e alla loro abilità nel coniugare musica e comicità, il gruppo è riuscito ad affermarsi come una delle realtà più originali e apprezzate del panorama dello spettacolo italiano.

In tv, gli Oblivion hanno partecipato a numerose trasmissioni, dimostrando di saper adattare il loro stile a diversi contesti e conquistando il pubblico con le loro performance uniche e irresistibili. Basti pensare al successo della loro versione dei Promessi Sposi in 10 minuti, diventata un vero e proprio cult e vista da milioni di utenti.

Ma è sui social che gli Oblivion hanno raggiunto il loro apice, con i loro video che hanno raccolto milioni di click e di condivisioni. Piattaforme come YouTube, Instagram e Facebook si sono rivelate il terreno ideale per la diffusione della loro comicità musicale, permettendo al gruppo di amplificare la propria visibilità e di coinvolgere un pubblico sempre più vasto.

Le Parodie degli Oblivion: Dall’Ave Maria al Festival di Sanremo

Uno degli elementi chiave del successo degli Oblivion è senza dubbio la loro abilità nel realizzare parodie di brani celebri, rivisitandoli in chiave comica e sorprendente. Dalla dissacrante versione dell’Ave Maria alle parodie dei brani sanremesi, il gruppo ha dimostrato di possedere un talento unico nel rileggere in chiave ironica alcuni dei pezzi più noti della musica italiana.

Tra le loro performance più iconiche figurano senza dubbio la parodia di “Mengoni all’Ikea”, in cui gli Oblivion hanno reinterpretato il brano vincitore del Festival di Sanremo 2023 “Due Vite”, e i cinque gradi di separazione tra i Queen e Gianni Morandi, un esilarante esperimento musicale che ha saputo coinvolgere e divertire il pubblico.

Ma le parodie degli Oblivion non si limitano ai soli brani sanremesi: il loro repertorio comprende infatti una vasta gamma di rivisitazioni, che spaziano dalla musica classica alla popular music, sempre con un tocco di irresistibile ironia.

Gli Oblivion e la Musica: Sperimentazione e Innovazione

Oltre alla loro abilità nel campo della parodia, gli Oblivion si sono contraddistinti anche per la sperimentazione musicale e per la costante ricerca di nuove forme di espressione.

Il gruppo ha dimostrato di possedere notevoli doti vocali e musicali, che hanno saputo mettere al servizio di una comicità altrettanto raffinata e innovativa. Dalle armonie vocali complesse alle originali rielaborazioni strumentali, gli Oblivion hanno sempre cercato di spingersi oltre i confini del semplice intrattenimento, trasformando la musica in uno strumento di indagine e di riflessione.

Questo approccio sperimentale e innovativo ha permesso agli Oblivion di distinguersi all’interno del panorama comico italiano, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di pubblico e critica. Il loro impegno e la loro passione per la musica si riflettono in una produzione artistica di altissimo livello, capace di coniugare in maniera unica comicità e sperimentazione.

Il Fenomeno Oblivion: Dalla Scena Teatrale ai Grandi Palcoscenici

Il percorso degli Oblivion è stato caratterizzato da una costante ascesa, che li ha portati a passare dalla scena teatrale ai grandi palcoscenici della televisione e dei social network.

Nati come un gruppo di giovani artisti in cerca di nuove forme di espressione, gli Oblivion hanno saputo evolversi e reinventarsi nel corso degli anni, adattandosi ai gusti e alle tendenze del pubblico.