Stasera "Sanità differenziata" a "PresaDiretta"
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Stasera “Sanità differenziata” a “PresaDiretta”

Ad “Aspettando PresaDiretta” un viaggio nella disabilità

Stasera "Sanità differenziata" a "PresaDiretta"

In Veneto, cliniche super attrezzate e centri di prime cure dove ogni prestazione è solo a pagamento. In Calabria, strutture inadeguate e debito regionale non ancora quantificato. La riforma dell’autonomia differenziata allargherà a dismisura il divario nord-sud? “PresaDiretta” analizza le contraddizioni della sanità differenziata nella terza puntata della stagione che sarà preceduta da un viaggio nella disabilità. Ad “Aspettando PresaDiretta”, in onda domenica 15 settembre alle 20.35 su Rai 3, si parla dell’insufficiente attenzione della politica ai bisogni delle persone con disabilità e dei loro familiari. Una quotidianità fatta di visite mediche, terapie, liste d’attesa, ostacoli burocratici, mancanza di sostegni adeguati, ricorso a specialisti privati. Dalla Liguria alla Lombardia, dal Lazio alla Campania, la cura dei circa 3 milioni di disabili gravi pesa in gran parte sulle spalle delle famiglie. E in Italia i caregiver familiari non hanno diritto a contributi, ferie, malattia. In trasmissione le loro storie e le proteste delle associazioni che chiedono maggiori investimenti pubblici. In studio con Riccardo Iacona – per analizzare le carenze del paese e la strada da seguire per garantire autonomia e dignità – l’atleta Martina Caironi, vincitrice di tre medaglie d’oro e quattro d’argento ai Giochi paralimpici, e il presidente del Coordinamento nazionale famiglie con disabilità Alessandro Chiarini. Alle 21.25 “PresaDiretta” si occupa, invece, di “Sanità differenziata”. Mentre il Governo prepara la manovra finanziaria, sul territorio si comincia a fare i conti con l’autonomia differenziata.  “PresaDiretta” ha raccolto le voci del sì e quelle del no a una riforma che per chi l’ha scritta sarà a costo zero mentre secondo gli esperti del Mezzogiorno d’Italia come lo Svimez serviranno 80 miliardi per azzerare il divario nord-sud.
E ancora, un viaggio nella sanità calabrese – nelle strutture di Polistena, Palmi, Locri e Cosenza – tra presìdi inadeguati e progetti di nuovi ospedali, carenza di operatori sanitari.

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