Per il ciclo “Il grande cuore di Napoli” dedicato al cinema partenopeo, sabato 27 luglio alle 21.10 Rai Movie trasmette “
Nevia”, un film di Nunzia De Stefano, con Virginia Apicella, Pietra Montecorvino, Rosi Franzese.
Minuta e acerba, Nevia ha diciassette anni, ed è cresciuta fra i container del quartiere Ponticelli in una famiglia di sole donne. La loro non è una vita facile: un giorno però nella zona arriva un circo, e a Nevia e alla sorella si apre un’opportunità inatte. Interessante opera prima, il film riesce a costruire una storia di disagio al femminile, con profondo realismo e un notevole risvolto poetico.
L’adolescenza è il periodo decisivo e più controverso per la costruzione dell’identità e della personalità di un individuo. I ricordi della giovinezza appartengono ai dieci anni vissuti in un container nella periferia di Napoli, quando il terremoto degli anni Ottanta costrinse la famiglia della regista a sfollare in un campo improvvisato, in attesa di una sistemazione adeguata. I giorni diventarono mesi e poi anni, ma la casa popolare non è mai arrivata e la famiglia imparò così ad adattarsi a quella situazione drammatica, cercando di ristabilire una quotidianità e abituandoci a vivere dignitosamente anche con quel poco che aveva. Le generazioni sono andate e venute, ma i campi container ancora esistono: si sono tramutati in un piccolo mercato immobiliare di serie Z, che offre spesso un tetto ai rifugiati di altre sfortunate realtà. Tuttavia, credo sarebbe limitativo ricercare solo nella autobiografia della regista il valore di questa storia. Nevia è un racconto di formazione, descrizione delle varie peripezie e dei tanti ostacoli che si frappongono tra una giovane adolescente e la conquista di una libera consapevolezza di sé. Il contesto rappresenta lo sfondo di una vicenda che acquisisce un significato universale.