Stasera lo Speciale TG5 «LA TAVOLA DI ABRAMO – IL CIBO NELLA BIBBIA E NEI VANGELI»
Sabato 27 novembre, in seconda serata, su Canale 5, va in onda lo Speciale TG5 «La tavola di Abramo – Il cibo nella Bibbia e nei Vangeli».
A cura di Claudio Fico, di Roberto Olla, l’approfondimento della testata diretta da Clemente J. Mimun ricorda quanto mangiare non sia mai un atto banale. Offrire del cibo, cucinarlo per gli altri, infatti, significa conoscenza e rispetto.
Dal deserto del Negev al mare di Galilea, le troupe del Tg5 sono andate nei luoghi della Bibbia e dei Vangeli, alla ricerca dei piatti lì descritti e poi analizzati dagli archeologi nei più recenti reperti ritrovati, quindi studiati dagli scienziati nelle nuove coltivazioni, riproposti dai grandi cuochi, riletti dai biblisti, per far arrivare fino a noi tradizioni millenarie.
Nella Bibbia, le istruzioni per cuocere l’agnello sono davvero precise. Gesù sapeva come fare il pane, forse per aver visto preparare l’impasto tante volte da sua Madre e dalle altre donne di Nazareth. Sapeva arrostire i pesci alla brace, cucinava per i suoi discepoli.
Mosè offriva pasti abbondanti ai visitatori che si presentavano alla sua tenda. Davide portava grandi provviste ai combattenti. Quando alla tenda di Abramo arrivarono tre visitatori, il patriarca non sapeva fossero angeli, ma subito fece preparare tante focacce con fior di farina.
E dovevano essere straordinarie le lenticchie cotte da Giacobbe, perché Esaù rinunciò alla primogenitura pur di averne un piatto. La manna nel deserto cade ininterrottamente, ma ogni giorno se ne può raccogliere solo quanto basta per nutrirsi, sia pure con abbondanza. Chi la vuole accumulare, scoprirà che marcisce e la troverà coi vermi. Il cibo nella Bibbia, infatti, non è mai scarso: è cibo per un popolo, ma con l’avvertenza che mai dovrà andare sprecato.
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