Stasera La Grande Opera Italiana Patrimonio dell'Umanità
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Stasera La Grande Opera Italiana Patrimonio dell’Umanità

La serata all’Arena di Verona

Stasera La Grande Opera Italiana Patrimonio dell'Umanità

Il 7 giugno 2024, dall’Arena di Verona, il Ministero della Cultura ha celebrato l’Opera Italiana Patrimonio dell’Umanità. Un appuntamento che Rai Cultura ripropone giovedì 1° agosto alle 21.15 su Rai 5. Tra i solisti Jonas Kaufmann, Juan Diego Florez, Ludovic Tézier, Francesco Meli, Luca Salsi, Eleonora Buratto, Mariangela Sicilia, Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Direttore Francesco Ivan Ciampa. Con la partecipazione di Cristiana Capotondi, Alberto Angela e Luca Zingaretti.

Le origini del melodramma risalgono fino all’inizio del XVI secolo negli “intermedi” eseguiti fra un atto e l’altro di una commedia recitata e nella cosiddetta “pastorale drammatica”, o “tragicommedia”, durante la quale alcuni personaggi intervenivano nell’azione drammatica esprimendosi sia cantando che suonando strumenti. I primi librettisti e compositori che musicarono completamente alcuni spettacoli teatrali, dando origine al melodramma, utilizzarono gli stessi soggetti delle tipologie di spettacolo appena citate, poiché poteva essere plausibile che un personaggio si esprimesse cantando solo se esso apparteneva al mondo fantastico ed idilliaco dell’Arcadia.

La prima opera interamente in musica, la favola pastorale Dafne si cominciò a progettare in ambiente fiorentino già nel 1594 per mano del librettista Ottavio Rinuccini con musica di Jacopo Corsi e Jacopo Peri. L’opera fu rappresentata in pubblico nel 1598.

Negli stessi anni molti altri compositori arrogarono a sé il merito di aver dato vita al nuovo tipo di spettacolo: Emilio de’ Cavalieri nel 1600 ricorda di aver composto, già tra l’anno 1590 e il 1596 tre pastorali recitate in musica e Giulio Caccini pubblicò di tutta fretta la sua Euridice prima ancora che fosse rappresentata.

Il nuovo tipo di spettacolo si diffuse ben presto a Roma, dove operava il noto prelato-librettista Giulio Rospigliosi (diventato poi papa Clemente IX) favorito dalla famiglia toscana dei Barberini, ai vertici della vita mondana romana nei primi decenni del Seicento.

Un appuntamento assolutamente da non perdere con la grande musica. Raiplay.

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