Stasera in TV: “Z: vuole giocare”. Un viaggio tra gli incubi della mente
16Il thriller psicologico “Z: vuole giocare” è proposto martedì 5 settembre alle 21.20 su Rai 4, per il ciclo “Dark Thriller”.
Z: vuole giocare è un film horror psicologico del 2019 diretto da Brandon Christensen e interpretato da Keegan Connor Tracy, Jett Klyne e Stephen McHattie.
La storia segue Joshua, un bambino di otto anni che si crea un amico immaginario di nome Z. Inizialmente, i genitori di Joshua, Beth e Kevin, non si preoccupano, pensando che sia solo una fase normale dello sviluppo del bambino. Tuttavia, Z inizia a prendere il controllo della vita di Joshua, trasformandolo in qualcuno che non è.
Beth inizia a sospettare che Z sia qualcosa di più di un semplice amico immaginario, e a ragione. Z è un’entità maligna che sta cercando di usare Joshua per raggiungere i suoi scopi.
Il film è un horror psicologico piuttosto efficace, che gioca con le paure più profonde del pubblico. Il tema dell’amico immaginario malvagio è stato esplorato in molti altri film, ma Z: vuole giocare riesce a trovare un approccio originale e inquietante.
La regia di Christensen è solida, e riesce a creare un’atmosfera di tensione e suspense costante. La recitazione è buona, con Klyne che si distingue per il suo ruolo di bambino ossessionato da un’entità malvagia.
Il finale del film è inaspettato e sorprendente, e lascia lo spettatore con una sensazione di inquietudine e inquietudine.
I punti di forza del film
- Il tema originale e inquietante dell’amico immaginario malvagio;
- La regia solida di Christensen;
- La buona recitazione, in particolare di Klyne;
- Il finale inaspettato e sorprendente.
I punti deboli del film
- Alcune scene sono un po’ troppo forzate;
- Il ritmo è un po’ lento in alcuni punti.