Stasera in tv vita e disfatte di Napoleone
Con il professor Alessandro Barbero
Il primo grande protagonista dell’era contemporanea. Anzi, secondo i testi di storia, colui che ne ha provocato l’inizio. In occasione dell’anniversario della morte di Napoleone il 5 maggio 1821 Rai Cultura ripropone “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”, in onda lunedì 6 maggio alle 21.10 su Rai Storia.
Il professor Alessandro Barbero ripercorre vita e imprese di Napoleone quasi in “presa diretta” nello speciale scritto con Davide Savelli per la regia di Graziano Conversano. Un viaggio dall’infanzia alla fine dei suoi giorni tutto basato sulle fonti storiche – documenti, biografie, memoriali – e arricchito dalle testimonianze di alcuni grandi testimoni, interpretati da attori, che in alcuni casi erano fan sfegatatati o caustici detrattori, e in altri casi commentatori “imparziali”: Alessandro Manzoni; Luciano Bonaparte, Madame De Stael, Giuseppina Bonaparte, Maria Luisa d’Austria, il duca di Wellington, e alcuni dei suoi soldati, pronti a seguirlo sempre e ovunque.
Nato in Corsica da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia, dove divenne ufficiale d’artiglieria e quindi generale durante la Rivoluzione francese. Famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d’Italia, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell’anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d’Italia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Confederazione svizzeradal 1803 al 1813 e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813.
Grande uomo di guerra, protagonista di oltre vent’anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart, mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo “l’incomparabile maestro dell’arte della guerra” “il più grande”.
Appuntamento imperdibile.