Stasera in TV: “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, il ruolo della Chiesa ai tempi della pandemia. Su Rai1 un programma di Massimo Milone e Nicola Vicenti
Combattere la pandemia, ridare speranza, ripensare bene il futuro. È la via della Chiesa davanti al mondo cambiato dal Covid-19. L’impegno della Santa Sede con i suoi vari dicasteri e organismi è raccontato nel nuovo appuntamento con “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, il programma di Massimo Milone e Nicola Vicenti, in onda domenica 25 aprile alle 24.25 su Rai 1, in replica domenica 2 maggio alle 12.30 su Rai Storia e, per l’estero, sui canali di Rai Italia.
“A livello internazionale – dice a Rai Vaticano Monsignor Ivan Jurkovič, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu a Ginevra – il supporto va all’azione multilaterale: una visione del mondo corresponsabile in questi anni un po’ danneggiata o modificata per sensibilità politiche che sono sorte in vari Paesi del mondo, mentre la Santa Sede e l’attuale Pontefice sono sempre saldamente, fortemente in favore dell’azione multilaterale, che non vuol dire solo Nazioni Unite, ma anche collaborazioni regionali e più dinamiche, più dirette rispetto a un bilateralismo che nasconde una visione limitativa”. Per monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita “i vaccini anti-covid devono essere sviluppati e distribuiti come “bene pubblico”, in modo giusto ed equo, dando priorità a coloro che ne hanno più bisogno. In questo momento è urgente scongiurare la tentazione di partecipare al “nazionalismo dei vaccini” che come “bene universale” sta diventando una questione di ingiustizia globale”.
In primo piano nella puntata anche i risvolti economici e sociali della crisi pandemica affrontati dal nuovo Sotto-Segretario del Dicastero per lo Sviluppo Umano, l’economista salesiana suor Alessandra Smerilli. Sempre nella puntata, a dieci anni dalle guerre in Siria, appello da Gerusalemme, del Custode di Terra Santa, il francescano Francesco Patton.
Infine, l’altra faccia della pandemia, ossia il rischio che milioni di malati oncologici (in Italia circa 4 milioni) vedano rarefatte le cure. Come affrontare e superare l’impatto con un tumore, come far vivere un rapporto di fiducia con i medici, come riacquistare la fede rispetto a momenti drammatici della propria vita? In un cortometraggio, in rete e premiato all’estero, la regista libanese Randa Ghattas racconta la propria esperienza di vita insieme al figlio attore a Los Angeles. Protagonisti medici come lo scienziato Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute presso la Temple University di Philadelphia, e l’oncologo Massimiliano D’Aiuto, che ha promosso un’associazione per sensibilizzare istituzioni e volontariato.