Stasera in TV: Una prima italiana di Kaija Saariaho per Sakari Oramo e Santa Cecilia. Emmanuel Tjeknavorian esegue “I profeti” di Mario Castelnuovo-Tedesco
È il direttore finlandese Sakari Oramo il protagonista del concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che Rai Cultura trasmette in prima tv su Rai 5 giovedì 16 giugno alle 21.15. Direttore principale della BBC Symphony Orchestra, Oramo in questa stagione è stato ospite, tra le altre, dei Berliner Philharmoniker e dei Wiener Symphoniker.
In apertura di concerto propone Ciel d’hiver di Kaija Saariaho, tra le massime compositrici di oggi e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2021. Ciel d’hiver, in prima esecuzione italiana, è un arrangiamento del secondo movimento della composizione Orion (2002), la cui prima esecuzione ha avuto luogo nell’aprile del 2014 al Théâtre du Châtelet di Parigi, ed è la descrizione in musica del misterioso e avventuroso Orione, il cacciatore della mitologia greca e figlio di Posidone che Zeus, dopo la sua morte, fece ascendere al cielo.
Si prosegue con il giovane violinista Emmanuel Tjeknavorian che affronta un brano di rara esecuzione come il Secondo Concerto per violino “I profeti” di Mario Castelnuovo-Tedesco, eseguito per la prima volta alla Carnegie Hall di New York il 12 aprile del 1933, dalla New York Philharmonic diretta da Arturo Toscanini e con Jascha Heifetz, al quale il concerto è dedicato, al violino. La composizione si articola in tre movimenti, ciascuno dedicato a un profeta dell’Antico Testamento: Isaia, Geremia ed Elia. Evoca un lontano e glorioso passato, con la voce del violino solista che vuole suggerire, anche grazie all’utilizzo di temi ebraici che il compositore aveva trovato in un libro di canti, “l’eloquenza degli antichi Profeti al cospetto delle voci circostanti: voci di popolo, voci della natura”.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 1 “Primavera” di Robert Schumann, scritta nell’inverno del 1841 ed eseguita la prima volta a Lipsia sotto la direzione di Mendelssohn il 31 marzo dello stesso anno.