Stasera in tv tornano I Pirenei con Michael Portillo
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Stasera in tv tornano I Pirenei con Michael Portillo

Tra natura e cucina

Stasera in tv tornano I Pirenei con Michael Portillo

Michael Portillo prosegue il suo viaggio a piedi attraverso la catena dei Pirenei, stavolta tutto in territorio francese, nel dipartimento degli Alti Pirenei. Un percorso al centro del secondo episodio della serie, in onda in prima visione martedì 21 maggio alle 20.15 su Rai 5. Con l’animo dell’escursionista, visiterà meraviglie naturali come il Circo di Gavernie, cantato anche da Victor Hugo, e il Pic du Midi, con il suo altissimo osservatorio astronomico. Strada facendo, incontrerà personaggi interessanti, come una ciclista che ha sconfitto l’epilessia, la pronipote del primo cartografo dei Pirenei, e uno chef che custodisce i segreti della cucina montanara.
I sedimenti che compongono i Pirenei furono inizialmente depositati in bacini litoranei durante le ere paleozoica e mesozoica. Nel periodo cretaceo inferiore, il fondale marino sotto il Golfo di Biscaglia si è alzato spingendo la Spagna contro la Francia e ponendo gli strati di sedimento in una sorta di stretta. La pressione e il sollevamento della crosta terrestre in primo luogo hanno interessato la parte orientale e hanno influenzato progressivamente l’intera catena, con un culmine nell’eocene. La parte orientale dei Pirenei è costituita in gran parte da granito e da rocce di gneiss, mentre nella parte occidentale le cime composte da granito sono fiancheggiate da strati di calcare. L’aspetto voluminoso e “nuovo” della catena viene dalla relativa abbondanza di granito, che è particolarmente resistente all’erosione, così come un’evoluzione glaciale scarsa.
Le foreste dei Pirenei sono caratterizzate da una zonazione altitudinale altamente diversificata, che si fa più evidente nel settore spagnolo meridionale. Nel fondo dei canyon, su terreni calcarei o dolomitici, si sviluppa una vegetazione di tipo mediterraneo, dove prevalgono specie sempreverdi.
Le zone di media altitudine sono caratterizzate da foreste miste decidue (Quercus petraea, Q. pubescens e Fagus sylvatica, soprattutto ad ovest), foreste di pino silvestre (Pinus sylvestris).

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