Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole
 |  | 

Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole

“Roberto Bazlen. Con uno zaino pieno di libri”

Stasera in tv torna Sciarada, il circolo delle parole

Un ritratto di Roberto detto “Bobi” Bazlen, una figura singolare di intellettuale e animatore culturale, fondatore della casa editrice Adelphi e consulente di Einaudi. Lo propone il doc “Roberto Bazlen, con uno zaino pieno di libri” di Giampaolo Penco, in onda lunedì 22 luglio alle 23.05 su Rai 5 per “Sciarada, il circolo delle parole”. Un percorso a più voci alla scoperta di un personaggio che, pur restando in disparte e avendo pubblicato in vita un solo libro, ha inciso profondamente nella storia culturale del nostro Novecento, intessendo una fittissima rete di relazioni. Artefice dell’arrivo in Italia di autori come Franz Kafka e Robert Musil, è grazie ai suoi suggerimenti che Eugenio Montale ha scoperto gli scritti di Italo Svevo. Il doc, con un’introduzione di Cristina Battocletti, autrice di “Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste”, ospita numerose testimonianze che delineano la figura di questo personaggio straordinario, tra cui quelle di Daniele del Giudice, Ernesto Franco, Giuseppe Marcenaro.

Bazlen nacque a Trieste il 10 giugno 1902. Il padre, Eugenio Bazlen, nativo di Stoccarda (in Germania) e di religione luterana, morì un anno dopo la nascita di Roberto; crebbe quindi con la famiglia della madre, Clotilde Levi Minzi, triestina, appartenente alla media borghesia ebraica, convertita alla confessione del marito, il che permise al figlio di far stabilire la sua “non appartenenza alla razza ebraica”. Studiò nella scuola di lingua tedesca Realgymnasium, dove si appassionò alle materie letterarie, in ciò incoraggiato dal suo insegnante, il professor Mayer. Lasciata Trieste, visse a Genova, Milano e Roma.

Fu amico di Luciano Foà, Adriano Olivetti, Umberto Saba, Giacomo Debenedetti, Italo Calvino e Eugenio Montale (che conobbe nell’inverno del 1923, e che gli dedicò la lirica Mediterraneo, negli Ossi di seppia dell’ed. 1928).

Appuntamento da non perdere con uno dei protagonisti della letteratura italiana e non solo.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *