Stasera in tv torna Portillo con Prossima fermata America
Da Milwaukee a Chicago
Milwaukee, la città sulle rive del lago Michigan, è la culla di un’icona americana: la motocicletta Harley Davidson. In “Prossima fermata America” – in onda giovedì 12 ottobre alle 20.25 su Rai 5 – Michael Portillo scopre come è stato costruito il primo magnifico veicolo nel 1903. La sfida successiva per Michael è una lezione di ginnastica femminile presso la “Turner Hall”, un retaggio di una comunità di coloni tedeschi del XIX secolo di Milwaukee. Portillo, poi, viene colpito dai grattacieli della Windy City dell’Illinois, dove scopre come il moderno skyline di Chicago abbia sostituito una città in gran parte in legno, distrutta in un grande incendio poco prima della pubblicazione della sua “Appleton’s Guide”
Le premesse alla fondazione dell’azienda si ebbero nel 1901 a Milwaukee quando i due ventenni amici d’infanzia William Silvester Harley (29 Dicembre 1880 – 18 settembre 1943) e Arthur Davidson (11 Febbraio 1881 – 30 Dicembre 1950), montando su una bicicletta un motore da loro costruito, crearono un prototipo marciante di bicicletta motorizzata (siamo nei primissimi anni dello sviluppo del motociclismo). Il motore era un monocilindrico di 7,07 in³ (115,9 cm³) con una corsa di 4 pollici (100 mm). Questo mezzo venne realizzato nel garage dell’abitazione di Davidson, che misurava 3 metri per 5. Questo primo prototipo fu un disastro per le abbondanti perdite d’olio e le forti vibrazioni scaricate sul telaio da bicicletta non sufficientemente robusto per sopportare peso e vibrazioni del motore.
Senza perdersi d’animo, i due amici aiutati da Walter Davidson (30 Settembre 1876 – 7 Febbraio 1942) fratello maggiore di Arthur, per due anni lavorarono allo sviluppo di un nuovo motore ed un telaio più specifico. Nel 1903 viene prodotta la prima “vera” Harley Davidson, su un telaio da bicicletta adattato per sopportare il nuovo motore di 24,74 in³ (405,4 cm³) con una corsa di 9,75 pollici (248 mm) e un volano di 28 libbre (13 kg). Il telaio si ispirava alla “1903 Milwaukee Merkel Mo.” (disegnato da Joseph Merkel, della Flying Merkel).