Scrittrice per l’infanzia e non solo, apprezzata e tradotta in tutto il mondo, Bianca Pitzorno si è contraddistinta tra gli anni ’70 e ’90 anche come autrice televisiva di programmi per ragazzi, tra i quali “Il Dirodorlando”. “
Wonderland” ha incontrato l’autrice, che si racconterà nella nuova puntata del magazine di Rai Cultura, in onda martedì 18 febbraio alle 23.10 su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre). Con oltre 60 opere all’attivo, tra romanzi, racconti e saggi, Bianca Pitzorno ha incantato varie generazioni di giovani lettori: la sua produzione intreccia fantasia e verità, regalando storie che invitano alla scoperta e parlano direttamente al cuore; si è contraddistinta anche come traduttrice, di autori del calibro di J.R.R. Tolkien, Sylvia Plath e David Grossman.mIn televisione, ha lavorato in Rai a programmi culturali come “Sapere” e “Tuttilibri”, ma soprattutto è stata un’autrice di programmi per ragazzi come “Chissà chi lo sa?”, “L’albero azzurro” e “Il Dirodorlando”. Quest’ultimo, in particolare, ideato insieme a Cino Tortorella e Guglielmo Zucconi e andato in onda dal 1973 al 1975, ha portato in tv tutto quell’immaginario medievale tanto caro all’autrice, trasposto nel genere del gioco a squadre.
Di chi si dedica professionalmente ad attività per l’infanzia spesso si sente dire: è rimasto un bambino (una bambina). Non è sempre chiaro se con ciò si intenda valorizzare una virtù o criticare un difetto, ma resta quella tendenza a identificare chi opera a qualunque titolo per l’infanzia con l’infanzia stessa e con una sorta di perdurante condizione infantile. Nel caso di Bianca Pitzorno, mai mi è venuta in mente una simile definizione, pur avendola conosciuta quando non era più bambina senza che ancora fosse adulta. E tuttavia, un’età della vita come tratto caratteriale e segno di identità mi è capitato di attribuirgliela. È rimasta ragazza. Meglio: è rimasta una ragazza del liceo.
Appuntamento da non perdere.