Stasera in tv torna l’appuntamento con Visioni Stasera in TV: "Visioni". La danza dell'aria e dell'acqua

Stasera in tv torna l’appuntamento con Visioni

Marconi, la voce nel mondo

Stasera in tv torna l’appuntamento con Visioni Stasera in TV: "Visioni". La danza dell'aria e dell'acqua
Tutto ciò che oggi è normale, non lo sarebbe senza l’intuizione, il genio e la capacità d’impresa di Guglielmo Marconi, l’uomo che per primo è riuscito a connettere il mondo. “Visioni”, in onda mercoledì 13 novembre alle 22.10 in prima visione su Rai 5, ne racconta la storia a 150 anni dalla nascita. Attraverso i racconti dei massimi esperti, tra cui il biografo Marc Raboy, la principessa Elettra, figlia di Guglielmo Marconi, e il racconto della prima messa in onda radiofonica da parte di Guido Barbieri, “Visioni” ripercorre alcune delle tappe della sua vita partendo dalle sue origini, che lo vedono già alle prese con i primi esperimenti.
Un uomo di talento intuitivo, ma anche grande imprenditore, sempre tra le fila dei potenti, grazie all’invenzione del telegrafo senza fili salva la vita, tra gli altri, a 700 passeggeri del Titanic e con la scoperta della radio dà avvio alla comunicazione di massa, cambiando la vita di tutto il pianeta.
“Visioni” è un progetto a cura di Alessandra Greca scritto con Silvia Benini, Chiara Biffi, Laura Bolio, Elena Bonora e con Mirella Serri. Regia di Anna Tinti.
La questione dell’adesione di Guglielmo Marconi al fascismo è molto complessa ed è oggetto di studio. Fu corteggiato dal regime, come d’altronde lo era stato dai governi precedenti, e decise di aderire, non tanto per i posti di rilievo negli organi nazionali, quanto per lo spirito patriottico che rappresentava in principio. I fascisti avevano esaltato la figura e l’opera di Guglielmo Marconi tanto che Mussolini, già in un discorso tenuto a Trieste il 6 febbraio 1921, aveva affermato: “L’Italia è l’ala tricolore di Ferrarin, l’onda magnetica di Marconi, la bacchetta di Toscanini, il ritorno a Dante nel sesto centenario della sua dipartita.” Nel 1923, su impulso del governo, nacque l’Unione Radiofonica Italiana (antesignana dell’EIAR e della RAI).

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