“Dance First” è il titolo della nuova stagione di Torinodanza Festival 2024 e “
Visioni” prova a decifrarne il linguaggio insieme ai suoi protagonisti nell’appuntamento in onda in prima visione mercoledì 6 novembre alle 22.10 su Rai 5. Un’espressione sempre più innovativa di un festival che prova a mettere in relazione compagnie e studi sulla danza provenienti da tutto il mondo. Per comprendere meglio il presente di questa pratica artistica così densa di significato, tema conduttore della puntata diventa il passato. Grazie al contributo di Alessandro Pontremoli, docente di Storia della danza dell’Università degli Studi di Torino e a quello di Anna Cremonini, direttrice artistica del Festival, la narrazione partendo dalle origini, ripercorre le tappe storiche salienti della danza e si interroga sulla sua contemporaneità.
“Visioni” è un progetto a cura di Alessandra Greca scritto con Silvia Benini, Chiara Biffi, Elena Bonora, Marta Teodoro, Graziella Turiello e con Mirella Serri. Regia di Barbara Pozzoni.
Fedele alla propria missione, Torinodanza Festival esplora il mondo della creazione, accostando alle grandi firme della coreografia contemporanea le espressioni di ricerca e di tendenza che si affacciano sulla scena odierna.
La linea che attraversa lo spirito della programmazione di quest’anno riguarda soprattutto la coreografia come pratica e costruzione estetica, semantica: una “regia del corpo” capace di esprimere processi artistici densi di significato, che parlino allo spettatore, offrano possibilità di astrazione, forme di lettura e interpretazione della realtà.
Obiettivo primario della manifestazione è quella di privilegiare una pluralità di espressioni in un confronto fecondo e attivo tra la scena internazionale e la produzione italiana, favorendo un intreccio dialettico tra linguaggi, culture ed esperienze.
Il Festival è reso possibile grazie all’impegno di partner illuminati che sostengono le arti performative e la danza come necessità di crescita culturale e sociale della propria comunità. In primo luogo il Teatro Stabile di Torino.