Stasera in tv torna l’appuntamento con The sense of beauty
L’evoluzione della bellezza
Da dove ha origine la bellezza? Come e perché la sua percezione cambia a seconda del tempo e dei luoghi? Esiste una bellezza universale? In altre parole: che cos’è la bellezza? Interrogativi al centro della serie “The Sense of Beauty”, in onda da martedì 8 ottobre alle 20.20 su Rai 5. Sei episodi – condotti dall’attore e scrittore Domenico Frisby insieme ad artisti, critici, filosofi e scienziati – in cui l’arte e il sapere sono le lenti attraverso le quali inquadrare il “senso” della bellezza. Il primo appuntamento è dedicato all’evoluzione della bellezza: come nasce? La risposta non è frutto della mente di un filosofo né di quella di un importante critico d’arte bensì di un esperto di cirripedi, vermi e uccelli: Charles Darwin. La sua teoria sul potere evolutivo della bellezza ci accompagna in un viaggio che parte dalle prime opere d’arte mai realizzate dall’uomo, prosegue tra i capolavori della natura, ci riporta ai grandi pensatori e capolavori classici per concludersi oggi, a Seul, nel tempio della chirurgia plastica dove il processo evolutivo è passato dalle mani di madre natura al bisturi.
distinto il concetto di “bellezza oggettiva” da quello di “bellezza soggettiva”.
Sebbene in molte culture questi due concetti siano facilmente scindibili, la bellezza oggettiva è l’unica con la quale si possa impostare un discorso concreto. La definizione di concetti non oggettivi porta, infatti, all’influenza su di essi del gusto personale. Risulta così impossibile discutere obiettivamente su di un argomento, senza essere influenzati dal proprio senso e gusto. La bellezza è soggettiva. La bellezza oggettiva è funzione del tempo e alla propria cultura, poiché tali canoni cambiano nel tempo ma restano validi per il periodo indicato. La bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell’osservatore un senso piacevole.