Rischiano di passare alla storia come le elezioni più contese di sempre: anche i sondaggisti hanno rinunciato a prevedere chi vincerà tra Kamala Harris e Donald Trump. I due candidati sono a un soffio l’uno dall’altro, e negli ultimi giorni di campagna elettorale battono incessantemente i cosiddetti “swing States”, gli Stati altalenanti decisivi nell’assegnazione dei grandi elettori. A Speciale Tg1 – in onda domenica 3 novembre alle 23.40 su Rai 1 – un viaggio di Claudio Pagliara dalla Pennsylvania all’Iowa, dal Texas al Michigan, per capire cosa influenza il voto e come si orientano elettrici ed elettori dei gruppi più corteggiati dai due contendenti: quello delle donne, dei giovani, degli ispanici, degli afroamericani. Obbiettivo anche sulla deindustrializzazione e l’impatto dell’immigrazione, la povertà e il carrello della spesa sempre più caro, gli ostacoli all’interruzione di gravidanza che mette le donne in pericolo di vita negli Stati che hanno messo l’aborto fuorilegge. E poi il fattore che nessuno si aspetta possa influenzare la corsa alla Casa Bianca e rischia invece di giocare, questa volta, un ruolo cruciale: la politica estera. La guerra a Gaza in cima ai pensieri della comunità arabo-americana, tradizionale base dei Democratici che rischia di voltare le spalle a Kamala Harris. Una sfida, insomma, all’ultimo respiro. Il libero scambio non vive certo il suo periodo storico di maggior splendore. Il supporto per l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e per i grandi accordi di libero scambio è ai minimi termini e il numero di restrizioni ai flussi di beni, servizi e investimenti imposte nel mondo ogni anno è triplicato rispetto al 2019. Negli Stati Uniti, che restano uno dei Paesi con il livello tariffario più basso al mondo, è ormai lontana la stagione clintoniana.
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