Stasera in tv torna l'appuntamento con "Sotto Italia"
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Stasera in tv torna l’appuntamento con “Sotto Italia”

Sotto il suolo di Napoli

Stasera in tv torna l'appuntamento con "Sotto Italia"

L’archeologo Dario Arya scopre il sottosuolo napoletano in “Sotto Italia“, in onda martedì 31 ottobre alle 20.20 su Rai 5. Un viaggio che va dalla Crypta Neapolitana alla Piscina Mirabilis, dai cunicoli di Napoli Sotteranea al teatro romano di Neapolis , dalla Galleria Borbonica con le sue infinite ramificazioni agli Ipogei funerari greci e al Cimitero delle Fontanelle.

È nato a Buffalo, nello Stato di New York, da una famiglia di immigrati in America provenienti dall’Iran. Cresciuto a Huntington, nella Virginia Occidentale, ha studiato e si è diplomato alla Phillips Exeter Academy, nel New Hampshire, nel 1989 e presso l’Università della Pennsylvania nel 1993. Ha studiato anche in Italia, a Roma, nell’ambito del programma di laurea ICCS Research Master (Master of Arts), mentre nel 2002 ha conseguito un Ph.D presso l’Università del Texas a Austin.

Specializzato nella storia romana di età imperiale, ha insegnato negli Stati Uniti e in Italia e ha partecipato a vari scavi archeologici. Svolge anche un’attività documentaristica incentrata sulla storia e l’archeologia, tra cui la serie Under Italy, andata in onda su Rai 5 in otto puntate nel 2016 e in sei puntate nella seconda stagione del 2019. Per la sua attività documentaristica e di divulgazione ha ricevuto il premio Shorty Social Good Awards.

Vive con la famiglia a Roma, dove, insieme all’architetto Tom Rankin, è uno dei fondatori dell’American Institute for Roman Culture, del quale è collaboratore e direttore esecutivo.

«Sono sempre stato interessato alla storia antica, fin da bambino. Ricordo con affetto una mostra su Dario il Grande allo Smithsonian di Washington. Ma penso che tutto sia nato dalla mia prima passione per la mitologia: racconti così affascinanti che alla fine sono stati derivati da luoghi, eventi e persone reali. La lingua era una chiave per una comprensione profonda;ho colto al volo l’opportunità di studiare latino e poi greco».

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