Stasera in tv torna l’appuntamento con “Sei pezzi facili”
“Qui e ora”
“Qui e ora” parte da un incidente frontale tra due scooter in una strada sperduta della periferia di Roma: è il 2 giugno, festa nazionale, e i soccorsi tardano ad arrivare. I due uomini che giacciono a terra sono due opposti, antropologicamente inconciliabili, destinati a odiarsi: Aurelio è un cuoco famoso, che cucina alla radio intrattenendo massaie e non solo, il suo pensiero è sempre positivo, si sente sicuro, si dice fumantino; Claudio è disoccupato, mammone, impacciato, svogliato, sempre sul punto di soccombere ma, per miracolo, ancora vivo.
Torre si è formato nell’ambiente capitolino, dove ha conosciuto il regista e sceneggiatore Giacomo Ciarrapico. Insieme a lui, nei primi anni novanta, è stato autore di lavori teatrali come L’ufficio, Io non c’entro, Tutto a posto e Piccole anime. La versione cinematografica di quest’ultima opera, nel cui cast appare lo stesso Torre, è stata distribuita in sala nel 1998.
Nel 2000 ha pubblicato un libro in forma di diario intitolato Faleminderit Aprile ’99 Albania durante la guerra. Il libro racconta un viaggio in Albania a poche settimane dalla guerra del Kosovo.
Nel 2002, insieme a Luca Vendruscolo, ha scritto il lungometraggio Piovono mucche, che ha ottenuto il premio Solinas per la sceneggiatura. Nel 2003, insieme a Valerio Aprea, è stato autore del monologo teatrale In mezzo al mare, vincitore della rassegna Attori in cerca di autore al Teatro Valle di Roma.
Dal 2004 al 2011 ha scritto il programma televisivo Parla con me, ideato da Dandini. Nel 2005 è autore dello spettacolo teatrale Migliore, interpretato da Mastandrea.