Stasera in tv torna l’appuntamento con Rock Legends
Chuck Berry
Negli anni ’50, prima ancora della incendiaria apparizione di Elvis all’Ed Sullivan Show, Chuck Berry rivoluzionò l’approccio alla chitarra elettrica, contribuendo alla nascita del rock’n’roll. “Rock Legends” in onda mercoledì 20 dicembre alle 23.25 su Rai 5, propone un ritratto dell’artista che seppe miscelare il blues, il country, il rockabilly ed il boogie woogie, raccontando storie semplici nelle quali i “baby boomers” degli anni ’50 si riconobbero all’istante: “Ho scritto – diceva Chuck Barry – di automobili perché una persona su due le possedeva. Ho scritto d’amore perché tutti vogliono l’amore”. E sulla sua musica sono illuminanti e i giudizi dati da due grandi del rock, John Lennon e Keith Richards: “Se tu volessi dare un altro nome al rock and roll, lo potresti chiamare Chuck Berry” ha detto il primo, mentre il secondo ha confessato: “C’è stato un momento nella mia vita nel quale l’unica cosa che volevo era imparare a suonare come Chuck Berry. Mi ha fatto un occhio nero, una volta. Io lo chiamo la sua greatest hit. Siamo andati a vederlo suonare a New York e dopo lo show mi sono ritrovato nel suo camerino, vicino alla custodia dove era riposta la sua chitarra. Volevo guardarla, anche solo per interesse professionale, e mentre pizzicavo le corde Chuck è entrato nella stanza. Un secondo dopo mi ha tirato un cavolo di missile sull’occhio sinistro. Ho capito subito di essere nel torto. Se capitasse a me di entrare in camerino e di trovare qualcuno a toccare la mia chitarra, tirare un pugno sarebbe l’atteggiamento più normale del mondo, no? Mi sono solo fatto beccare. Mi avrebbe anche spinto fuori dal palco, cose così. Era un tipo spinoso ma aveva un’anima calorosa. Quando suonavamo, mi diceva cose tipo «Eh, io e te ne abbiamo di merda in comune». Sentirlo parlare così mi emozionava molto”.