Stasera in tv torna l'appuntamento con Report
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Stasera in tv torna l’appuntamento con Report

“La mafia a tre teste” e “Presto che è tardi”

Stasera in tv torna l'appuntamento con Report

A Milano ‘ndrangheta, camorra e cosa nostra si sono federate in un unico consorzio mafioso. All’ombra della Madonnina, esponenti apicali delle tre più importanti organizzazioni mafiose pianificano insieme affari e agganci con la politica. Una realtà al centro dell’inchiesta “La mafia a tre teste” di Giorgio Mottola con la collaborazione di Greta Orsi e Norma Ferrara, in onda domenica 14 gennaio alle 20.55 su Rai 3 per “Report” con Sigfrido Ranucci. Un sistema criminale che negli ultimi anni è riuscito a infiltrare settori economici e finanziari strategici del territorio milanese e sono riusciti a entrare in contatto con alcuni tra i politici lombardi più in vista di Fratelli d’Italia che attualmente ricoprono incarichi al governo e nelle istituzioni europee. Della cupola milanese trasversale alle tre mafie avrebbero fatto parte rampolli di antiche famiglie di cosa nostra lombarda, parenti stretti di Matteo Messina Denaro, capi delle locali di ‘ndrangheta ed emissari di un potente clan di camorra.

A seguire, “Presto che è tardi” di Bernardo Iovene, con la collaborazione di Lidia Galeazzo e Greta Orsi, racconta i ritardi, l’attesa e l’incertezza dei finanziamenti che stanno mettendo a dura prova un popolo che da subito non si è perso d’animo. Dopo 7 mesi nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna ci sono ancora quartieri completamente disabitati, le famiglie hanno perso tutto e attualmente hanno ricevuto i primi tremila dei cinquemila euro come immediato sostegno, e dal 16 novembre possono fare domanda per ricevere, previa perizia certificata, al massimo 20 mila euro. Non saranno rimborsati i mobili, le auto e i motorini. Sono in un limbo, non riescono ad entrare nelle proprie case, a questo si aggiunge la paura di una nuova alluvione. Stessa situazione vivono le imprese, che hanno avuto milioni di danni, ma possono richiedere un contributo di 40 mila euro.

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